Il Sud ha dato molto all'Italia. Nel 1861 le ingenti riserve auree, terre demaniali, il risparmio, gli impianti industriali e ferroviari, la flotta. Da allora il Sud ha continuato a contribuire allo sviluppo del Paese con la cultura, l'arte, le rimesse degli emigranti, con i soldati mandati in guerre sabaude e fasciste che noi
meridionali non ci saremmo mai sognati di fare.
L'apporto continua ancora adesso: ogni anno "sparisce" dal Sud una città grande come Lecce. Pertanto il Sud non è in debito con il resto del Paese (lo però nei confronti di se stesso, non essendo riuscito a valorizzarsi a dovere).
Alcune di queste pagine di storia post-unitaria danno la dimensione dell'apporto del Sud alla storia d'Italia,
non facilmente quantificabile, ma sicuramente mai compensato,
poiché impagabile.
La popolazione
meridionale è pari a circa un terzo del totale italiano. Nelle varie
guerre, le vittime meridionali ammontano a due terzi delle perdite complessive. |