Le pagine della cultura

 

 

I casati del Sud

di Ciro La Rosa

La Rosa

A-AM AN-AZ

 B-BI BL-BU

 C-CA  CE-CO  CR-CU

 D  

 E  

 F-FE  FI-FU

 G-GA GE-GI  GO-GU

H-I-J

 L-LE LI-LU

 M-MA  ME-MI  MO-MU

 N 

 O

 P-PA  PE-PI  PL-PU

 Q

R-RI  RO-RU

S-SA  SC-SI  SL-SY

T-TE  TI-TU

 U

 V-VE  VI-VU  W-X-Y-Z

U

ULLOA e ULLOA SEVERINO

Titoli: Marchese e Nobile, Baroni di Cerzacupa e Poggio Vetere

Dimora: Napoli

ULLOA e ULLOA y SEVERINO, divenuto poi ULLOA SEVERINO, inizia ad esistere, come Ulloa o Uglioa o Ugliola, con GIUSEPPE, nato in Spagna nel 1610 circa. Il figlio ANTONIO (1639-Napoli, 1709), forse nato anch’egli in Spagna (a Napoli manca la dichiarazione di nascita) con il solo cognome Ulloa, diventa Ulloa y Severino nel 1668, con la dichiarazione di nascita del figlio GIUSEPPE (n. Napoli 18 dicembre 1668).Resta a tutt'oggi ignoto il motivo della distinzione della famiglia ULLOA con il secondo cognome SEVERINO, non supportato da chiari ed inequivocabili documenti.

L'aggiunta del "SEVERINO" può essere avvenuta quale elemento di distinzione, poichè non è stato possibile reperire alcun documento che provi una formale aggiunta del cognome, né per alleanza matrimoniale (Antonio era già sposato ed aveva già avuto tre figli, prima della nascita di Giuseppe nel 1668), né per surrogazione nobiliare, né per volontà testamentaria.

In Italia gli ULLOA y SEVERINO (poi ULLOA SEVERINO) erano distribuiti fra Napoli, Genova e Palermo. Ora sono residenti prevalentemente in Torre del Greco (NA), Ruvo di Puglia (BA) e Sunland - Los Angeles (California, USA).Il cognome Ulloa Severino è presente anche a Puente Alto (Santiago del Cile) e nella Repubblica Domenicana. Gli ULLOA SEVERINO dimorarono a Napoli dal 1638 al 1923, principalmente nei Quartieri Avvocata e S. Carlo Arena, dove si trovava la maggior parte del loro cospicuo patrimonio immobiliare.

Titolo di Marchese: a ERASMO, figlio di ANTONIO, nato a Napoli il 19.6.1687, prima avvocato, poi magistrato, componente del Sacro Regio Consiglio di Santa Chiara, dell’Accademia Medica, Ministro Togario, Cavaliere dell’Ordine di Grazia dell’ Ordine Costantiniano, Uditore Generale dell’Esercito e Amministratore d’Opere Pie, fu concesso il titolo di marchese “de ULLOA” il 17 settembre 1752 da re Carlo III. Don ERASMO, Consigliere Uditore Generale, in data 23 dicembre 1741, era stato delegato dal Re, su parere della Camera di Santa Chiara, per i pii luoghi del Monastero di Gesù e Maria del Soccorso e della Trinità degli Spagnoli, in luogo del defunto Consigliere Don Francesco Guarrasio.

Il titolo originale su pergamena è conservato nell’archivio di casa Ulloa Severino. Lo stesso ebbe il riconoscimento del Regno Sabaudo.

Feudi: gli Ulloa Severino dal 1760 in poi furono anche feudatari. PIETRO (2 giugno 1712 - 29 dicembre 1772), diventato marchese alla morte dello zio ERASMO (15 dicembre1762), che non aveva figli maschi, acquistò il Feudo della Contea di Poggio Vetere (Podii Veteris) della Provincia di Abruzzo Ultra. Questo nome fu dato proprio dall’acquirente e fu staccato dal feudo Giovannelli o Joannello in Teramo, il 24 agosto 1761 Il feudo nel mese di febbraio 1776 passò al figlio FRANCESCO, per il decesso del padre PIETRO. Altro feudo era la baronia di Cerzacupo nella Terra del Lavoro, appartenente a Caterina del Gecco, ereditato dal padre Felice del Gecco, deceduto nel 1789.Caterina del Gecco era la moglie di PIETRO Ulloa Severino, per cui il feudo al suo decesso, avvenuto il 17 marzo 1800, fu ereditato dal figlio PAOLO, il 17 maggio 1800. I due feudi, di piccola entità territoriale, sono stati affrancati con la eliminazione degli stessi; il primo era situato nel comprensorio della città di Teramo, confinante con la giurisdizione della Terra di Morica; il secondo in provincia di Caserta.

Nobili :la famiglia ULLOA SEVERINO fu riconosciuta di “nobiltà generosa”, in occasione dell’ammissione nella “Compagnia delle Regie Guardie del Corpo”, nel 1843 con GIOVANNI e nel 1849 con PAOLO (Verbali Regia Commissione dei Titoli di Nobiltà, vol. III e VI). Il precedente GIOVANNI fu poi capitano del “7° Battaglione Cacciatori” e partecipò alla difesa del Regno delle Due Sicilie nella campagna del 1860/61 contro l’invasione piemontese.

Altri Personaggi: NICOLA Cristofaro Simeone Biagio, detto NICOLAS, nato a Napoli il 3.2.1670 ed ivi deceduto il 9.9.1738, dotto giureconsulto, giudice della Gran Corte della Vicaria nel 1724, Uditore Generale nei presidi di Toscana, Avvocato fiscale in Salerno, Lecce, Trani; letterato poeta, studioso di Teologia, Filosofia, e Matematica, membro “dell’Accademia degli Spensierati” in Rossano e oratore all’apertura dell’ Accademia degli Arcadi in Napoli;

ANGELA nata a Napoli il 4.10.1681, sposata a Don Giulio Serena il 19.9.1702, dai quali nacque il ramo SERENA ULLOA;

PIETRO Ottaviano Salvatore Filippo, detto PIETRO, nato a Napoli il 2.6.1712, barone, ufficiale esercito, feudatario;

PIETRO, nato a Napoli il 26.12.1779, sposato con M.sa Anna Maria de Tumscitz dei Baroni del Poggio dell’Isso e Patrizi di Augusta, ufficiale esercito;

GIOVANNI, nato a Napoli il 26.3.1823, reale guardia del Corpo a cavallo, tenente del VII Battaglione Cacciatori nel 1843-47;

PAOLO, marchese, nato a Napoli il 21.8.1817, componente del Regio Corpo della Guardie del Re;

MARIA ERRICHETTA, nata a Napoli l8.2.1821, sposata con D. Filippo Perrino ed in seconde nozze in data 22.8.1853 con D. Mariano Cuomo , dai quali nacque il ramo CUOMO ULLOA.

Gli ULLOA SEVERINO si imparentarono con numerose famiglie nobili napoletane come Pettinato, Melchior(Melchiorre), Perrino dei Baroni di Gallinaro, Battimelli, Pandofelli, Conti Coppola, Cuomo Grimaldi, Milano dei Principi di Ardona, Baroni Scafeta Castiglione.

Validità dei titoli: La XIV norma transitoria della Costituzione della Repubblica Italiana recita: ” I titoli nobiliari non sono riconosciuti. I predicati di quelli esistenti prima del 28 ottobre 1922 valgono come parte del nome.” Così ancora oggi la famiglia Ulloa Severino può fregiarsi dei titoli riconosciuti dallo Stato Regio Sabaudo (Decreto 3 luglio1921), quello di “Marchese” proveniente da ERASMO, trasmissibile ai primogeniti figli maschi, e quello di “nobile” proveniente dall’appartenenza di PAOLO (1817) e GIOVANNI (1823) alla “Compagnia delle Reali Guardie del Corpo”, trasmissibile a tutti gli Ulloa Severino, maschi e femmine.

 Il riconoscimento dei titoli è negli atti ufficiali dello Stato Italiano. Difatti i due decreti dell' 11 gennaio 1900 e 3 luglio 1921, emanati entrambi in base alla legislazione vigente nei due periodi, e udito il “Nostro Commissario per la Consulta Araldica” e la stessa “Consulta Araldica”, comprendono gli Ulloa e Ulloa Severino nell’ “Elenco ufficiale - definitivo - delle Famiglie nobili e titolate del Napoletano” e poi nell’ “Elenco ufficiale nobiliare italiano del 1922”.

Il titolare oggi dei titoli di Casa ULLOA SEVERINO è il dottor FRANCESCO SAVERIO, nato a Torre del Greco (NA) il 1 febbraio 1926, al quale succederà il figlio ANTONIO, nato a Ruvo di Puglia il 30 settembre 1957 e successivamente, in assenza di figli maschi, succederà il fratello VINCENZO, nato a Ruvo di Puglia il 4 marzo 1959, e quindi suo figlio FRANCESCO SAVERIO, nato a Ruvo di Puglia il 23 giugno 1995.

Documenti acquisiti:

1.- originale titolo di marchese “de Ulloa” concesso ad Erasmo Ulloa Severino il 17.9.1752;

2.– copia titolo di acquisto Contea di Poggio Vetere (Teramo) il 24 agosto 1761 Don Pietro Ottaviano Salvatore Filippo (n. a Napoli il 2.6.1712 † Napoli 29.12.1772);

3. - copia titolo acquisizione Baronato di Cerzacupa per successione materna in data 22.8.1800 del Marchese D. Paolo Erasmo Giuseppe Antonio Raffaele (n. a Napoli il 16.10.1759 † Napoli 7.1.1804);

4.- titolo di "Nobile", perchè discendenti di Giovanni ULLOA SEVERINO, componente della “Compagnia delle Reali Guardie del Corpo”, come previsto dai decreti del 1899 e 1921(decreto 1921).

Altri elementi

1 – Cappella ULLOA, costruita nella seconda metà del 1600 da Antonio Ulloa Severino e Agata Pettinato, moglie, nell’attuale piazzetta Cappelluccia su via Francesco Saverio Correra (ex via Infiascata (da “Napoli – Atlante della città storica” di Ferraro Italo, IV volume, pagg .132/139 e A.S.N. Archivio Sanseverino di Bisognano, app. 17). 2.- possesso di Oratorio privato in Napoli nel 1858, perchè la famiglia dette Sacerdoti (Girolamo, morto nel 1685, e Giuseppe, morto nel 1811) e una Badessa nel 1857;(da Archivio Storico Diocesano di Napoli); 3 - istituzione pii legati a Napoli e Portici (NA) (da Archivio Storico Diocesano di Napoli) anni: 1851, 1856-1857, 1919, 1925.

Iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare italiano anno 1922.

n.d.a: uno speciale ringraziamento va al dottor Francesco Saverio Ulloa Severino per le utilissime notizie fornite per l’ampliamento della storia del casato e per il permesso di poter pubblicare in immagine il diploma acquisito dal casato del titolo di marchese.

Arma: scaccato di rosso e di oro di 15 pezzi, sette d’oro caricate di tre fasce di rosso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Diploma emesso da Carlo di Borbone il 17.9.1792 di marchese Ulloa Severino. Clicca sull'immagine per ingrandire

UNGARO

Titoli: nobile

Dimora: Taranto, Napoli

Famiglia nobile di Castellaneta, passata in Taranto ed aggregata ala nobiltà di detta città; possedette il feudo di Tafagnano sotto re Carlo II d’Angiò nel XIV secolo; GIOVANNI razionale della Regia Camera, ottenne il feudo di Casal Laureto dalla regina Giovanna nel 1510; il casato ottenne il feudo di Casale Montejasi nel XVIII secolo, sul quale CARLO ottenne l’investitura di duca da re Ferdinando IV di Borbone; GIACOMO capitano del “Reggimento Terra d’Otranto” e grassiere del re; CARLO intendente della Provincia di Terra d’Otranto dal 1832 al 1837. Ricevuta nell’Ordine di Malta in persona del cavaliere VINCENZO nel 1787 (Archivio di Napoli volume 42 provincia di Barletta e del Gran Magistero di Roma 294, Priorato di Napoli anno 1790), ascritta nell’Elenco delle Famiglie dei Cavalieri per “giustizia” nel S. M. O. di Malta con i seguenti: VINCENZO,GIACOMO, MICHELE, GIUSEPPE, GIOACCHINO, GIUSEPPE, CARLO. Riconosciuta di “antica nobiltà” dalla Regia Commissione dei Titoli di Nobiltà nel 1843 e nel 1851 (Volume VII pag. 51 e 64) per l’ammissione nella “ Regia Compagnia delle Guardie del Corpo” in persona di LUIGI, guardia del corpo a cavallo.

Iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano anno 1922.

Arma: d’argento al leone di rosso tenente con le branche anteriori una mezzaluna dello stesso colore, accollato da un lambello a tre pendenti d’oro.

URSINO

Titoli: barone della Torre

Dimora: Catania

Famiglia nota dal XVI secolo, succeduta nel titolo di barone di Torre alla famiglia Recupero con riconoscimento di D. M. del 1899 in persona di PIETRO quale eredità materna ed in successione ai primogenito maschi.

Iscritta nel Libro d’Oro della Nobiltà Italiana, iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano anno 1922.

Arma: d’azzurro alla torre d’argento sostenuta a destra da un orso al naturale, ritto e rivoltato, e sormontato da due stelle d’oro.

URSO

Titoli: nobile

Dimora: Messina, Palermo

Nobile in Messina nel secolo XV, passò all’ordine di Malta come quarto di altra famiglia nella fine del secolo XVI. Possedette il feudo Ranieri, la gabella dell’Olio e Cotone di Noto nel principio del secolo XVI. ANTONIO ottenne, il 10 marzo 1452, di costruire tre “cianche” dentro il porto di Messina; PAOLO acquistò nel principio del secolo XVI Mangaliviti da casa Santangelo; MATTEO capitano di giustizia in Caltagirone nell’anno 1515-16; FRANCESCO giudice della corte pretoriana di Palermo nell’anno 1758-59, giudice del tribunale del Concistoro negli anni 1769/71.

Iscritta nelle Elenco Ufficiale Regionale delle famiglie Nobili Siciliane

Arma: d’azzurro, all’orso d’oro; alias: d’azzurro, alla fascia d’argento sostenuta da tre bande dello stesso e sormontata da un orso passante d’oro.

 

Centro Culturale e di Studi Storici "Brigantino - il Portale del Sud" - Napoli e Palermo admin@ilportaledelsud.org ®copyright 2008: tutti i diritti riservati. Webmaster: Brigantino.

Sito derattizzato e debossizzato