A leggere o anche solo a sfogliare le opere curate da
Mariano Pastore non ci si può esimere dal raccomandare a
tutti coloro che ancora sono innamorati della cultura,
quella vera, del bello, quello eterno e non solo “di
moda”, del raro e quindi prezioso di dedicarvi molta
attenzione.
Mariano Pastore da Eboli è un appassionato cultore di
Storia. Leggere i suoi articoli non è facile, gli
argomenti di cui tratta e i personaggi che ripesca da un
antico passato spesso sono noti solo a cultori della
materia, ma la sua opera certosina di “topo d’archivio”
ha reso fruibili a molti testi e personaggi altrimenti
sconosciuti. Lui scrive, trascrive, commenta ed edita,
con il contribuito del “Sanatrix Nuovo Elaion” di Eboli,
in curatissimi testi reperti preziosi che narrano la
storia di Eboli e dei suoi figli più illustri.
Fanno parte di questa serie una splendida edizione del
De Rebus Siculis Carmen ad honorem Augusti di Pietro
da Eboli, curata, appunto, da Mariano Pastore e
tradotta da Carlo Manzione. Un’opera che è il frutto del
grande impegno di studio e di ricerca che ripropone un
testo di fondamentale importanza per far conoscere ad un
più vasto pubblico un pezzo di storia di queste terre
che oggi, con malcelato disprezzo viene definito
meridione d’Italia. Quasi fosse un’appendice di cui
doversi vergognare.
Il manoscritto originale del De Rebus, è
conservato presso la Burgerbibliothek Bern (CH) ed è
un’opera di vitale importanza per le nostre conoscenze
sulla cultura, le usanze e la politica meridionale nel
periodo federiciano. L’autore, Pietro da Eboli,
racconta, in maniera elogiativa e propagandistica, le
gesta di Enrico VI e la sua intenzione di creare,
riunendo il Sacro Romano Impero, l’Italia e la Sicilia,
in una Monarchia universale quale centro di propulsione
sociale e spirituale, intorno a cui dovevano ruotare
sudditi e potentati.
Di particolare importanza a questo riguardo, per
bilanciare l’elogio di Pietro, è l’introduzione storica
di Carmelo Currò che mette in luce quanto invece di
negativo ci fu nella politica sveva, in particolare di Federico II, riguardo
soprattutto il Regno di Sicilia che allora comprendeva
buona parte dell’Italia meridionale. Una strategia di
sfruttamento e di oppressione, di spietata rappresaglia
verso gli oppositori e verso i musulmani che detenevano
ancora buona parte del potere economico che avevano
creato. Una politica che sfociò in una depressione
economica e in un diffuso malcontento che una certa
storiografia ottocentesca e novecentesca chiaramente
centralista filo-tedesca e filo-fascista ha preferito
ignorare tramandandoci una falsa immagine mitizzata del
Puer apuliae.
Altro testo che Pastore ci fa conoscere e ci illustra
con sapienza è il componimento poetico di Pietro da
Eboli “De balneis puteolanis”(I bagni di
Pozzuoli) anche questo dedicato al “Sol Mundi” Federico
II di Svevia e infine la bella e completa biografia di
questo autore, anch’essa ospitata nel nostro Portale
(vedi elenco in calce).
Quella di Pastore è la eccellente realizzazione del
sogno di un uomo che ancora crede nella Cultura con la C
maiuscola e che ritiene che la vera e unica maniera per
onorarla è trasmetterla agli altri.
,
monografia
Pietro da Eboli,
De Rebus Siculis Carmen ad honorem Augusti
Pietro da Eboli,
“De balneis puteolanis”
Gherardo degli Angeli,
monografia
Agostino de’ Cupiti,
monografia
Matteo Ripa,
monografia
Giacinto Romano,
monografia
Storia dell’antica e nobilissima città di
Eboli
P. Roberto Novella da Eboli,
monografia
Beato Benedetto Giuliani d’Evoli, monografia
Lodovico Lodovici Vescovo di Policastro e ministro
plenipotenziario dell’Armata Cristiana del cardinale
Fabrizio Ruffo
P. Giovanni Aromatisi
Felice Cuomo Poeta e Musico nei miei ricordi
Prospero Caravita patrizio Ebolitano
Francesco Malacarne Condottiero ebolitano del XIV
sec. (1375 ca.–1450 ca.)
Beato Antonio Romano
Frate Antonio da Eboli
Bernardo Silvano geografo e umanista del XV sec