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Carta 46-139a Particolare: Pietro da
Eboli consegna il libro a Enrico VI (1195 - 1197) |
Ego magister Petrus de Ebulo, servus imperatoris
Et fidelis, hunc librum ad honorem Augusti composui.
Fac mecum, Domine, signum bonum, ut videant me
Tancredini et confundantur. In aliquo beneficio michi
provideat Dominus meus et Deus meus, qui est et erit
benedictus in secula. Amen.
Io, magister
Pietro da Eboli, fedele servitore dell’imperatore,
ho composto
questo libro in onore di Augusto.
Concedimi, o
Signore, un buon segno, affinché mi vedano
i Tancredini
e ne siano sconvolti. Con qualche beneficio
mi compensi
il mio Signore e mio Dio, che è e sarà
benedetto nei
secoli. Amen.
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Tav. XLV.
Enrico VI in trono riceve l'offerta del poema da Pietro da Eboli,
mediante l'intercessione del cancelliere Corrado vescovo d'Hildesheim. |
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Tav. XXI.
Insurrezione dei salernitani contro l’Imperatrice Costanza. |
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Tav. XXII.
L’Imperatrice Costanza parla agli insorti salernitani. |
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Tav. XXIII.
Assalto degli insorti al Palazzo Terracena. Costanza prega. |
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Retrocopertina |