Numismatica

Le monete delle due Sicilie

coniate nella zecca di Napoli

a cura di Francesco di Rauso

Periodo Borbonico (1734-1861) parte quinta

Ferdinando II di Borbone: 1830 - 1859

30 Ducati in oro del 1831. Clicca sull'immagine per ingrandire

 

30 Ducati in oro del 1840. Clicca sull'immagine per ingrandire

30 Ducati in oro del 1845, link all'articolo sulla moneta. Clicca sull'immagine per ingrandire

 

30 Ducati in oro del 1852. Clicca sull'immagine per ingrandire

30 Ducati in oro del 1854, volto adulto. Clicca sull'immagine per ingrandire

 

15 Ducati in oro del 1831. Clicca sull'immagine per ingrandire

15 Ducati in oro del 1851. Clicca sull'immagine per ingrandire

 

6 Ducati in oro del 1831

6 Ducati in oro del 1840

 

6 Ducati in oro del 1842 (si differenzia dal tipo precedente per la scritta al rovescio 8 50-100 anziché 12)

6 Ducati in oro del 1847, FDC. Clicca sull'immagine per ingrandire

 

6 Ducati in oro del 1856

3 Ducati in oro del 1832. Clicca sull'immagine per ingrandire

 

3 Ducati in oro del 1840

3 Ducati in oro del 1845

 

3 Ducati in oro del 1852

Piastra in argento del 1834. Clicca sull'immagine per ingrandire.

 

Piastra in argento del 1839. Clicca sull'immagine per ingrandire.

Piastra in argento del 1841 (con scritta offensiva BOMBA apposta dai rivoluzionari dopo il 1848). Clicca sull'immagine per ingrandire.

 

Piastra in argento del 1841, tipo con il volto di stile diverso dal precedente e la testa leggermente più grande. Clicca sull'immagine per ingrandire.

Piastra in argento del 1849. Clicca sull'immagine per ingrandire.

 

Piastra in argento del 1853. Clicca sull'immagine per ingrandire.

Mezza Piastra in argento del 1832. Clicca sull'immagine per ingrandire.

 

Mezza Piastra in argento del 1838. Clicca sull'immagine per ingrandire.

Mezza Piastra in argento del 1845. Clicca sull'immagine per ingrandire.

 

Mezza Piastra in argento del 1846 (pettinatura del sovrano diversa rispetto al tipo precedente). Clicca sull'immagine per ingrandire.

Tarì in argento del 1836. Clicca sull'immagine per ingrandire.

 

Tarì in argento del 1839. Clicca sull'immagine per ingrandire.

Carlino in argento del 1832

 

Carlino in argento del 1833

Carlino in argento del 1846

 

Carlino in argento del 1855 (inedito) link all'articolo sulla moneta

Carlino in argento del 1855

 

Carlino in argento del 1855 (tipo comune)

Cingranella in argento del 1855 da 5 grana. link all'articolo sulla moneta

 

10 Tornesi in rame del 1832. Clicca sull'immagine per ingrandire

10 Tornesi in rame del 1833. Clicca sull'immagine per ingrandire

 

10 Tornesi in rame del 1836. Clicca sull'immagine per ingrandire

10 Tornesi in rame del 1837. Clicca sull'immagine per ingrandire

 

10 Tornesi in rame del 1841. Clicca sull'immagine per ingrandire

10 Tornesi in rame del 1841 (l'esemplare si differenzia dal precedente per la testa più grande e per lo stile). Clicca sull'immagine per ingrandire

 

10 Tornesi in rame del 1858. Clicca sull'immagine per ingrandire

Link all'articolo su un 10 Tornesi napoletano del 1846 inedito "Se la testa è piccola la rarità è grande"

 

10 Tornesi del II tipo. Coniato a Napoli. Diam. 38mm. Gr. 31,18. Al dr./ FERDINANDVS II . D. G. REGNI VTR. SIC. ET HIER. REX *. Testa del Re a destra. Al rov./ Corona reale / TORNESI / DIECI. All’esergo 1847. (Pannuti Riccio 192. Gigante 194) Opus: Andrea Cariello. Link all'articolo "Le iniziali dell'incisore Andrea Cariello su alcuni 10 Tornesi di Ferdinando II di Borbone"

 

10 Tornesi in rame del 1859. Clicca sull'immagine per ingrandire

 

5 Tornesi in rame del 1831. Clicca sull'immagine per ingrandire

5 Tornesi in rame del 1832. Clicca sull'immagine per ingrandire

 

5 Tornesi in rame del 1841. Clicca sull'immagine per ingrandire

5 Tornesi in rame del 1843. Clicca sull'immagine per ingrandire

 

5 Tornesi in rame del 1853. Clicca sull'immagine per ingrandire

3 Tornesi in rame del 1837

 

3 Tornesi in rame del 1839

2 Tornesi in rame del 1835

 

2 Tornesi in rame del 1838

2 Tornesi in rame del 1839 (si differenzia dal precedente per il volto più marcato)

 

Tornese in rame del 1835. Clicca sull'immagine per ingrandire

1 Tornese e Mezzo in rame del 1832-35-38

1 Tornese e Mezzo in rame del 1840-44-47

Mezzo Tornese in rame del 1833. Clicca sull'immagine per ingrandire

 

Mezzo Tornese inedito del 1841. link all'articolo sulla moneta. Clicca sull'immagine per ingrandire

Ferdinando II nacque a Palermo nel 1810. Salito appena ventenne al trono del Regno delle Due Sicilie, provvide subito con saggi provvedimenti a risanare le piaghe del dissestato e debole Regno, iniziando a far pulizia degli elementi corrotti. Per risanare le finanze dello stato decise di mettere a disposizione parte del suo appannaggio e diminuì di molto le spese di corte. Fu un grande sovrano e stratega: grazie al suo carattere energico e tenace portò il Regno ad una posizione di rilievo europeo. Grazie alla passione che nutriva per l’ingegneria e per la meccanica, promosse lo sviluppo di grandi opere facendo acquisire alle Due Sicilie una serie di records, come ad esempio la costruzione della prima ferrovia in Italia, il primo ponte di ferro sospeso, il primo telegrafo sottomarino dell’Europa continentale e tante altre opere, che resero il regno di questo sovrano uno dei più fiorenti della storia del meridione. Suo malgrado, dovette subire l'avanzata dei movimenti rivoluzionari liberali, che in quel periodo si manifestavano in tutta Europa. Ferdinando II, primo tra i principi italiani, concesse nel 1848 la costituzione, ma l'atto non bastò a fermare le rivolte e la dichiarazione di indipendenza della Sicilia. Di fronte a tanto, il re perse quell’atteggiamento liberale che aveva caratterizzato i primi anni del regno. Nel settembre del 1848 decise la riconquista armata della Sicilia, che iniziò con il bombardamento di Messina (fu per questo che si guadagnò l’appellativo di "Re Bomba"). In seguito, instaurò una regime repressivo che gli valse l'isolamento internazionale. Ferdinando II morì a Caserta il 22 Maggio del 1859.

Saverio Della Gatta, Inaugurazione della stazione ferroviaria a Napoli, 1839

Francesco II di Borbone (1859 -1861)

Piastra in argento del 1859. Clicca sull’immagine per ingrandire.

 

Tarì in argento del 1859. Clicca sull’immagine per ingrandire.

Monete da 120 Grana e da 10 Tornesi del 1859 con l’effigie di Francesco II di Borbone (solo dritto). Opus: Luigi Arnaud. Clicca sulle immagini per ingrandirle

 

10 Tornesi in rame del 1859. Clicca sull’immagine per ingrandire.

2 Tornesi in rame del 1859

Francesco II e la regina Maria Sofia in una fotografia del 1859

 

Francesco II nacque nel 1836 da Ferdinando II e Maria Cristina di Savoia, e rimase orfano di madre poco dopo la sua nascita. Di carattere introverso, si rivelò debole e indeciso ed alla morte del padre non fu in grado di reggere il peso degli avvenimenti, e le mire annessionistiche dei Savoia. Preferì rimanere indifferente al pericolo che incombeva sul suo regno. Dopo lo sbarco dei garibaldini a Marsala, concesse la costituzione, ma oramai era troppo tardi. Costretto a fuggire a Gaeta con i suoi uomini più fedeli, difese eroicamente la piazzaforte per oltre tre mesi di assedio. Il giovane sovrano decise saggiamente di evitare un ulteriore spargimento di sangue tra le truppe ormai decimate dalla fame e dalle malattie, e l’11 febbraio 1861 firmò la resa, ricevendo dai Piemontesi l’onore delle armi. Rifugiandosi a Roma dal pontefice Pio IX, costituì un governo in esilio, ma dopo pochi anni fu costretto ad abbandonare i progetti di restaurazione, soprattutto per mancanza di risorse. Occorre precisare al riguardo che il leale ed ingenuo Francesco II aveva abbandonato la capitale senza portare con sé le ingenti somme erariali e personali depositate nelle banche napoletane (oltre che ai due terzi dell’intera riserva aurea italiana). Queste furono quindi incamerate dei piemontesi, che con tale bottino riuscirono a coprire i debiti di guerra ed il loro fallimentare bilancio statale.

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