Recensione di Fara Misuraca
E’ bello il libro di Francesca Mercadante, bello e triste e racconta “storie”, storie di uomini e di donne in una città che giorno per giorno vede nascondere il suo passato dalla avidità di uomini ignoranti.
Hierkte è il luogo in cui c’era il vecchio porto dove Amilcare Barca, il Cartaginese, ancorò le sue navi per difendersi da Roma.
Hierkte, cercato da un vecchio professore che ne aveva fatto la sua ossessione fino a morirne, suicida, mentre intorno le ruspe ed il cemento cancellavano la storia.
E’ un rebus la localizzazione del luogo che un gruppo di uomini e donne cercano di risolvere, servendosi degli indizi lasciati dal professore, ma ancora più sono un rebus da comporre le vite, gli amori e le passioni dei protagonisti . Le storie di ognuno si svolgono su più piani spaziali e temporali coprendo un arco di tempo che molti di noi lettori hanno vissuto.
Le lettere (il carattere e gli umori degli uomini e delle donne) e le immagini (la città e la sua vita quotidiana ) del rebus a poco a poco si compongono fino a suggerire una soluzione.
Il romanzo è agile e ben documentato (l’autrice è un geologo e conosce bene i luoghi) ed il lettore prova la strana sensazione di “riconoscere” i protagonisti delle “storie”.
Ha un difetto però: può essere apprezzato solo da chi è vissuto a Palermo, da chi veramente ama questa città capace di morire ogni sera per la rapacità di molti e rinascere ad ogni alba per la caparbietà e l’amore di pochi.
Fara Misuraca
De Rebus Hierkte di Francesca Mercadante
Edizioni del Mirto, Palermo 2005 euro 12,00 |