Numismatica

Il Gigliato d'argento

coniato durante il regno di Roberto d'Angiò

a cura di Francesco Di Rauso

fig.1. Gigliato in argento, regnante Roberto d'Angiò (1309-1343). Clicca sull'immagine per ingrandire

Il Gigliato d'argento coniato durante il regno di Roberto d'Angiò fu per l'epoca tra le migliori, se non la migliore, moneta ad alto contenuto d'argento puro. Ebbe riscontri favorevoli in tutta Europa e fu imitato anche da altre zecche di città dell'area mediterranea. Esso venne coniato in abbondanza durante i regni dei suoi successori angioini e per la precisione fino al 1442 circa. I Gigliati cosiddetti postumi (fig. 2) si distinguono da quelli iniziali per la maggiore grossolanità dei disegni, sia del sovrano seduto sul trono che della croce gigliata al rovescio. I successori di Roberto preferirono coniarli a nome di quest'ultimo per confonderli con i primi ed essere così accettati senza problemi. Si conoscono anche Gigliati coniati a nome di Carlo III di Durazzo e da altri successori di Roberto, spinti sicuramente dal desiderio di essere ricordati nella storia. Questi ultimi però, sono da considerarsi della più grande rarità in quanto conosciuti in pochissimi esemplari.

fig.2. Gigliati in argento, postumi di Roberto d'Angiò (1309-1343)


Pubblicazione on-line del Maggio 2008

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