La pensione Eva di Andrea Camilleri, Editore Mondadori, 2006, euro 14,00
Per le stanze della Pensione Eva, il casino di Vigąta un casino di seconda categoria, quasi di lusso, si muovono figure e personaggi ormai ben noti ai lettori di Andrea Camilleri.Figure di quella provincia sonnolenta che gravita attorno all'ormai mitica Vigata: dall'anziano cavalier Calcedonio Lardera, cui il terrore per i bombardamenti restituisce per un attimo la virilitą ormai persa da tempo, a Biagiotti Teresa, in arte Tatiana, puttana comunista capace di occultare il ghigno baffuto di Stalin tra le pieghe della sua intimitą.
La storia centrale ruota sulla crescita di Nené e suoi due amici, dall'infanzia alla "ventina" passando per la seconda guerra mondiale, e si incrocia con i racconti brevi ma incisivi, delle vite che gravitano intorno alla Pensione.
Le case chiuse non furono solo lo spazio "proibito" e domestico nello stesso tempo, delle "prodezze" e delle fantasie erotiche di un'Italia povera e addormentata dal fascismo che si risveglia sotto le bombe inglesi e americane. Camilleri raccontando del "casino" di Vigata ne ricava un vero e proprio romanzo di formazione dolce e crudele insieme.
Ogni quindici giorni le sei "picciotte" della Pensione Eva partono, e ne arrivano delle nuove; č in mezzo a queste presenze carnali che trascorre la giovinezza di Nenč, Ciccio e Jacolino. Frequentando la Pensione i ragazzi si imbattono in apparizioni spirituali, fantasmi letterari, vicende al limite fra poesia e realtą, perché come scrive l'autore "le storie che quelle picciotte potevano contare gli avrebbero permesso di capire. Capire qualichi cosa di lu munnu, di la vita".
Fara Misuraca |