Il nuovo romanzo di Simonetta Agnello Hornby è una saga
familiare ambientata nella Sicilia di fine Ottocento. La
protagonista è, apparentemente, Costanza Safamita.
Figura tormentata, divisa tra l’orgoglio paterno e
l’odio della madre, cresciuta tra le amorevoli cure
della balia e le stanze della servitù, animo gentile con
la passione della musica e incline alle passioni intense
e totalizzanti, anticonformista e allo stesso tempo
vittima di una sofferta sessualità. Costanza è un
personaggio di grande forza, capace di catturare i
lettori e trascinarli con sé indietro nel tempo. In
realtà oltre a un’appassionante e intricata storia
familiare, l’autrice ricostruisce un momento importante
della storia siciliana: il crollo del regno borbonico,
l’ascesa del potere mafioso nelle campagne e gli ultimi
sprazzi di una aristocrazia ormai condannata alle quali
si mescolano le vicende di casa Safamita in un romanzo a
più piani narrativi, in cui la voce del narratore si
alterna alle rievocazioni della balia Amalia riuscendo
così a rappresentare i diversi aspetti di una società
arcaica in mutamento analizzandoli nel momento della
fine. Il libro si arricchisce di frequenti dialoghi e
termini dialettali, creando un piacevole affresco di
un’epoca perduta. Ogni capitolo è preceduto da un
proverbio in siciliano. Volutamente non tradotto
dall’autrice che ritiene ormai totale la "sicilianizzazione"
dell’italiano e quindi superflua la traduzione. Collana:
I Narratori Pagine: 336 Prezzo: Euro 16. |