Premio Letterario Forte Village 2003
In breve
Un racconto che si muove a spirale e coralmente intorno
alla figura di Maria Rosalia Inzerillo, conosciuta come
"la Mennulara". Ora è morta e tutto il paese di
Roccacolomba si chiede chi è stata davvero. Una
profittatrice? Una pedina della mafia locale? Una
seduttrice? Una serva-padrona? Un grande ritratto di
donna. Una storia fitta di misteri.
Il libro
Roccacolomba. Sicilia. 23 settembre 1963. È morta la
Mennulara, al secolo Maria Rosalia Inzerillo. Domestica
della famiglia Alfallipe. Tutti ne parlano, perché tutti
hanno in qualche modo avuto a che fare con lei, perché
tutti sanno e non sanno, perché c’è chi la odia e la
maledice e chi la ricorda con gratitudine se non con
venerazione. Ne parlano soprattutto gli Alfallipe, del
cui patrimonio la Mennulara è stata da sempre – e senza
mai venir meno al suo ruolo di domestica – oculata
amministratrice. Senza di lei Orazio Alfallipe, uomo
sensuale e colto, avrebbe dissipato proprietà e rendite.
Senza di lei Adriana Alfallipe, una volta morto il
marito, sarebbe rimasta sola in un palazzo immenso e
semiabbandonato. Senza di lei i figli di Orazio e
Adriana, Lilla, Carmela e Gianni, sarebbero cresciuti
senza un futuro. Eppure i tre fratelli, tornati nel
deserto palazzo di famiglia, credono di avere tutti dei
buoni motivi per sentirsi defraudati, imbrogliati,
beffati dalla donna, apparentemente rozza e ignorante,
che li ha allevati come figli propri. Il medico, dottor
Mendicò, e il prete, padre Arena, sanno – e non possono
dire – almeno una parte del grumo di dolore che la
Mennulara s’è portata dentro. E altro ancora sa il
presidente Fatta, ultimo rappresentante di un’altissima
casta di amministratori, che ha goduto delle confidenze
e dell’amicizia di Orazio Alfallipe. Tuttavia le voci
che rimbalzano dal passìo serale alle portinerie, dal
Circolo della Conversazione al Palazzo delle Poste
ingigantiscono e intorbidano le trame di quella donna
che rabbia, passione, intelligenza hanno portato così in
alto da tenere in pugno una famiglia di proprietari
terrieri, un boss mafioso, un intero paese. La Sicilia
dell’omertà e dell’onore sente il mutare dei tempi ma
pare sospesa fra passato e presente, fra il groviglio
barocco dell’antica Roccacolomba e la piatta, incolore
città nuova toccata dal traffico della vicina
superstrada. Decine di personaggi incrociano
informazioni e commenti, calunnie e confessioni, memorie
e presagi per dar corpo a uno dei più intensi e potenti
ritratti di donna della narrativa italiana dopo Menzogna
e sortilegio di Elsa Morante.
Simonetta Agnello Hornby è nata a Palermo. Ha concluso i
suoi studi giuridici in Inghilterra. Risiede a Londra
dove attualmente è presidente del Tribunale di Special
Educational Needs. Il suo studio legale nel quartiere di
Brixton lavora per lo più con le comunità nera e
mussulmana. Si è occupata della donna nel mondo arabo.
Collana: Universale Economica Pagine: 216 Prezzo: Euro
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