la collezione d'arte: Teofilo Patini

Il ciabattino, 1872-73. Olio su tela, cm 62 x 49,5. Napoli, museo Pignatelli

 

Note sull'artista

Abruzzese di Castel di Sangro, dove nasce nel 1840, si trasferisce a Napoli per dedicarsi agli studi universitari. Frequenta l'Istituto delle Belle Arti, allievo di Giuseppe Mancinelli. Nel 1860 si arruola per un anno al seguito di Garibaldi, per poi tornare a Napoli dove si iscrive alla Società Promotrice fondata da Morelli e Filippo Palizzi. Appartengono a questo periodo alcune opere di soggetto storico, tra cui la dispersa Rivolta di Masaniello. Nel 1869, in qualità di vincitore del concorso per il pensionato di pittura, è a Firenze; qui frequenta l'ambiente dei macchiaioli, manifestandone l'influsso in opere come Lettura in convento (Castel di Sangro, Municipio) e Interno con frate cappuccino (L'Aquila, collezione privata). Pur dotato di un evidente senso del paesaggio, mostra di prediligere la pittura di carattere realistico, connotata da spiccati accenti sociali, a cui non è estranea la frequentazione di Michele Cammarano, conosciuto durante un soggiorno romano nel 1871. Partecipa nel 1873 all'Esposizione di Vienna con il dipinto Nello studio di Salvator Rosa (1872, Roma, Amministrazione della Provincia) e alla mostra della Promotrice di Napoli con Il ciabattino. Nel 1880 dipinge la sua opera più nota, l’Erede (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), presentata l'anno successivo all'Esposizione nazionale di Milano, e nel 1883 Vanga e latte (Roma, Ministero delle Politiche agricole).

Colto e sensibile, dipinge con una tavolozza chiara ma con una stesura del colore corposa. Dalla fine del nono decennio del secolo la sua produzione si orienta su soggetti religiosi, nei quali spesso racchiude riferimenti occulti derivanti dall'adesione alla loggia massonica "Cosmogonia". L'incarico assegnategli nel 1905 per la decorazione dell'Aula Magna dell'Università di Napoli si ferina allo stadio dei bozzetti, oggi dispersi, per la tragica fine dell'artista, morto suicida a Napoli l'anno successivo.


Tratto dalle biografie degli artisti di Marina Minozzi per l’opera “La Collezione d’Arte del Sanpaolo Banco di Napoli” a cura di Anna Coliva

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