la collezione d'arte: Michele Cammarano

I legnaiuoli, 1878, olio su tela cm 30 x 45. Napoli, museo Pignatelli

Note sull'artista

Nato a Napoli nel 1837.

Studia con Smargiassi presso l'Istituto di Belle Arti di Napoli, quindi entra nell’atelier di Nicola Palizzi, avvicinandosi alla pittura di paesaggio al vero. Si reca poi a Firenze, frequentando la scuola di nudo di Filippo Palizzi, e partecipandoi al dibattito sull'uso del colore a "macchia". Nel 1862 entra a far parte della Società Promotrice di Belle Arti di Napoli. Nel 1863 dipinge Ozio e lavoro (Napoli, Galleria Nazionale di Capodimonte). Nel 1865 trasferisce la residenza a Roma, pur continuando a viaggiare: nel 1867 è a Venezia, dove realizza A Santa Maria Maggiore e Piazza San Marco (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), Al caffè, Incoraggiamento al vizio, il Ghetto, i falciatori (collezioni private), caratterizzate da un'adesione al realismo di impronta sociale, ispirato agli accenti di Gustave Courbet, e da una gamma cromatica basata sui bruni e sui neri vicina alle suggestioni di Manet.

Recatosi nel 1870 a Parigi, deciso a conoscere Courbet, ne riporta il forte influsso di artisti come Delacroix, Ingres e T. Rousseau. Dedicatesi ai dipinti di carattere militare, come La carica dei bersaglieri alle mura di Roma (1871, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), riceve nel 1888 dal governo italiano l'incarico di commemorare il dramma di Dogali, che lo porterà per cinque anni a Massaua per lo studio dell'opera, terminata nel 1896. Nel 1899 viene nominato professore di pittura all'Istituto di Belle Arti di Napoli, dove muore nel 1920.


Tratto dalle biografie degli artisti di Marina Minozzi per l’opera “La Collezione d’Arte del Sanpaolo Banco di Napoli” a cura di Anna Coliva

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