Le mille città del Sud

Foggia

La Villa comunale

 

Foggia è distesa nel cuore della piana del Tavoliere delle Puglie, e fu la capitale della Capitanata, una delle più importanti “Province” del Regno delle Due Sicilie.

Si sviluppò grazie ai Normanni a partire dal 1089 e deve la sua importanza storica soprattutto al periodo dei re svevi, quando divenne capitale amministrativa di tutte le Puglie. Il nome deriva dal latino Fovea, che indicava l'abbondanza e la fertilità dei luoghi. Fu molto apprezzata anche dagli Angioini e dagli Aragonesi. Nel 1447 questi ultimi vi stabilirono la dogana per la tassazione delle greggi che transumavano dall'Abruzzo al Tavoliere. Nel XVI e XVII secolo risentì negativamente del dominio spagnolo, e rinacque a nuova vita con l'avvento del re Carlo di Borbone, che la fece ricostruire interamente dopo le distruzioni del terremoto del 1731.

La mappa

Anche per questo, ma soprattutto per la sua vocazione alla modernità, Foggia conserva poche tracce del suo passato. L'itinerario di visita inizia dalla villa comunale, magnifico parco pubblico realizzato agli inizi dell'Ottocento. Non mancano i bei palazzi, come il rinascimentale Palazzo De Rosa, e Palazzo Arpi, che sorge sui resti della reggia di Federico II del 1123, di cui resta un archivolto retto da due aquile. La cattedrale di Santa Maria Icona Vetere è un esempio romanico con sovrapposizioni di epoca barocca. Fu fatta erigere nel 1162 da Guglielmo II il Buono, e conserva la venerata tavola bizantina della Madonna, detta Icona Vetere, che la leggenda vuole rinvenuta da pastori in uno stagno dal quale uscivano tre fuochi, oggi simbolo della città.

Nell'antica piazza del Piano della Croce, sorgono la colonna della Croce e la chiesa di San Giovanni Battista del 1626. La chiesa del Calvario o Delle Croci, in fondo a via Sant'Egidio, è costituita da sei cappelle con cupola poste in successione prospettica dopo l'arco d'ingresso, erette tra il 1693 e il 1740.

Il portale di San Giovanni Battista, 1626

Nel Museo Provinciale di Storia Naturale, riconosciuto dall'Unesco come Bene dell'Umanità per il suo valore scientifico, sono raccolti oltre mille esemplari tra uccelli, mammiferi e molluschi. il Museo Civico possiede una ricca sezione archeologica, con reperti dell'antico territorio dauno, una pinacoteca con dipinti di scuola napoletana del XVIII secolo, ed una sezione dedicata al musicista foggiano Umberto Giordano (1867-1948).

Dintorni

Arpi

A cinque chilometri da Foggia si trova Arpi, la capitale dell'antica Daunia, fondata secondo la tradizione nel 326 a.C. da Diomede. Affascinante è la necropoli scoperta negli anni '40 insieme ad altri edifici d'epoca ellenistico-romana.

Bovino

È l'antica Vibinum romana, posta a circa 700 metri d'altitudine, in una zona collinare ricoperta da boschi, in posizione dominante sul fiume Cervaro. Di notevole interesse la chiesa romanica di San Pietro del XI-Xll secolo, che conserva un dipinto seicentesco raffigurante la Crocifissione di San Pietro.

La cattedrale, d'origine bizantina, è dedicata a Santa Maria Assunta. Fu costruita nel X secolo, con successivi interventi effettuati tra il X e il XII secolo. Ha nella facciata il rosone e portali di forme gotiche e interessanti transenne a traforo. L'interno è a croce latina a tre navate. A destra dell'abside si apre una cappella che in origine era una chiesetta risalente del XII secolo dedicata a San Marco. Vicino al Duomo, si trova il castello edificato dai Normanni intorno al Mille e ampliato da Federico II. Nel cortile vi sono alcuni resti di mura romane.

Nell'ex convento dei frati cappuccini, in piazza Boffa, il Museo Civico Nicastro raccoglie reperti archeologici ed una pregevole collezione di volumi di storia locale.

Cerignola

È il rinomato centro della Capitanata per le attività vinicole e olearie. Il suo duomo conserva una famosa tavola del Duecento, la Madonna di Ripalta.

Gli scavi di Herdoniae

Vicino a Cerignola si trovano le rovine di Herdoniae, città dauna che ebbe il suo massimo sviluppo tra il III secolo a.C. e il II d.C. Dagli scavi effettuati sono emerse parti del foro, di due templi, dell'anfiteatro, di abitazioni e magazzini. La necropoli, con tombe ricche di corredi funerari, ha alimentato di bellissimi reperti i musei di Foggia, Bari e Taranto.

San Severo

Importante centro del Tavoliere, abitato già in epoca preistorica, è oggi. In città si possono ammirare alcuni esempi di architettura barocca del XVIII secolo come la chiesa di San Nicola, la facciata della chiesa di San Lorenzo e il palazzo di Città. La chiesa di San Severino, costruita nel XII secolo, conserva invece le originarie forme romaniche. Nell’antiquarium si conservano reperti archeologici provenienti da varie località dell'antica Daunia.


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