Bari è sorta su uno speronano della costa
pugliese. E' una penisoletta che, protendendosi verso il
suo "mare pescoso" (sono parole del poeta latino
Orazio), consentiva l'approdo sia da un lato che
dall'altro a seconda dei venti che soffiavano al
momento. Il luogo ha una frequentazione preistorica
dall'età del bronzo, come viene dimostrato dal
ritrovamento di selci ed altri manufatti. La
ristrettezza dello spazio e la continuata, perenne
presenza di stanziamenti umani ha consentito una
considerevole stratificazione archeologica che va
dall'occupazione greca sino al 1800, secolo in cui fu
decretato da
Gioacchino Murat l'estensione del borgo oltre le
possenti mura con quella che poi diventerà una vera e
propria invasione del contado circostante.
Le ragioni per cui la città venne
chiamata Barion (greco), Barium (romano)
non sono note. Io concordo che il nome Bari derivi dalla
radice bar o var che può significare sia acqua che
luogo, posto di deposito o fondaco. In quest'ultimo
caso Bari significherebbe il deposito (il magazzino
portuale) di un'altra città posta a pochi chilometri in
elevazione che si chiama Ceglie (Caelie), molto
importante nel periodo Peuceto.
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Vista sulla Città Vecchia |
Bari è stata fondata, pare, dai Cretesi
per poi essere occupata da un popolo che si diffuse per
tutta la Puglia Centrale, i Peuceti. I Romani la
conquistarono e ne fecero un Municipium nel IV
sec. A C. essendo ben difesa da mura possenti. Nel
secolo VI d.C. Giustiniano la incluse nelle sue
conquiste e la città diventò in seguito un Ducato. Nel
730 d.C. i Longobardi di Salerno la strapparono ai
bizantini, facendone la capitale del Thema
Langobardorum. I Berberi la conquistarono nel IX
sec. facendone un importante emirato, dipendente
direttamente da Bagdad. Nell'871 d.C. la città tornò ai
Bizantini che diedero alla città notevole impulso
soggiogandola all'Impero. Con l'aiuto dei
Normanni, il barese Argiro rientrò nella città
prendendo possesso del Ducato, ma gli stessi Normanni,
prima mercenari, la facevano da padroni sino a che il
loro condottiero,
Roberto il Guiscardo, non conquistò la città. Alla
morte di Roberto, Boemondo prima e
Ruggero poi dominarono la città.
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Corso Cavour |
Il 9 maggio 1087 tornarono a Bari 62
marinai baresi portando in città le ossa del Santo
Nicola, sottratte alla sua tomba che si trovava a Myra
in Licia sia per ragioni di prestigio, come si usava al
tempo (vedi Venezia con San Marco, Genova con San
Giovanni, Amalfi con San Matteo) sia per salvare le
reliquie da una eventuale profanazioni dei Musulmani.
Otto anni dopo Pier l'Eremita predicò qui la prima
Crociata.
La Basilica di San Nicola
Durante l'occupazione normanna, una
rivoluzione dei baresi filo bizantini provocò la furia
di
Guglielmo il Malo che rase la suolo la città. A volo
di uccello occorre ricordare che dopo i Normanni,
dominarono Bari gli
Svevi (Federico
II, Puer Apuliae), gli
Angioini e gli
Aragonesi. Con Isabella d'Aragona Bari conobbe la
vita di Corte e con la figlia di costei Bona Sforza,
nipote di Ludovico il Moro che era anche duca di Bari,
che sposò Stanislao Jagellone, Re di Polonia, vivendo
gli ultimi anni della sua vita nel Castello di Bari.
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Bona Sforza |
Dopo il periodo dei
Vicerè
di Spagna, Bari insieme al resto delle Due Sicilie passò
ai
Borbone, la casa regnante dal 1734. Poi arrivarono i
Francesi con il re Murat di cui si è già parlato.
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Le mura del Castello |
La città, essendo stata per millenni
racchiusa nelle sue mura (che durante il fascismo furono
delittuosamente allontanate dal mare con opere di
riempimento e la costruzione di una strada perimetrale),
conserva ancora attualmente la parte medioevale quasi
interamente intatta ed è, per questo, un documento
storico irripetibile.
La città nuova ha molti teatri tra cui
ricordo il Piccinni (rinomato autore di musica classica
alla corte di Francia) il Petruzzelli (grandioso, del
quale in questi giorni si stanno ultimando le opere di
ricostruzione dopo un incendio avvenuto oltre dieci anni
fa).
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Il Petruzzelli |
Il Piccinni |
Per il resto, la vita in città è
frenetica come in quasi tutte le città moderne di media
grandezza quale è Bari che conta trecentocinquantamila
abitanti.
Francesco Paolo Percoco
Testo ed immagini trasmessici dal sig. Francesco Paolo
Percoco, che ringraziamo, nel mese di dicembre 2008 |