È un’opera
originale “Pittori Piuttosto Pittoreschi”. L’autore, Massimo Zanicchi,
in questa opera costruisce i suoi racconti ispirandosi alla vita e allo
stile di alcuni grandi maestri della pittura. Ne tira fuori delle storie
inventate ma verosimili e perfettamente in linea con il carattere del
pittore che ne è protagonista. La sua prosa è svelta e scorrevole. I
ritratti degli artisti sono disegnati “in punta di penna”, una penna
ironica, pungente, a volte malinconica e a volte cinica.
Gli artisti
vengono raccontati nella loro banale quotidiano. Delizioso il vecchio
Monet che miope come una talpa e rincitrullito dall’età continua a
dipingere, come fosse la prima volta, le ninfee del suo laghetto così
come le vede, da miope, e viene salvato dall’annegamento dal suo
giardiniere per puro tornaconto personale. Esaltato e supponente Dalì,
titubante e perfezionista Leonardo.
Non solo gli
artisti fanno le spese dell’ironia dell’autore ma anche i committenti,
disposti a pagare profumatamente, pur di soddisfare la propria
autoreferenzialità, per vedersi infine mal raffigurati in mezzo ad una
folla, come nel caso dell’episodio di un Rembrandt avido e irascibile, e
i critici d’arte la cui presunzione farà scambiare per innovativo uso
del colore la tirchieria di Gauguin.
Sono
divertenti e si leggono d’un fiato, senza noia, i racconti di Zanicchi
ma alla fine della lettura una domanda si affaccia nella mente del
lettore: ma Zanicchi i suoi pittori li ama o li detesta?
Come gli
amministratori comunali di Roma farebbe cancellare i graffiti di Keith
Haring a Palazzo delle esposizioni e nella stazione Flaminio-Lepanto
della metropolitana di Roma, oppure ci vuole suggerire che l’arte per
quanto grande possa essere non può prescindere dall’albergare in uomini
che come tali si comportano, mescolando il genio alla banalità del
quotidiano, alle invidie, alla pazzia, alla malattia, all’avidità?
Qualunque sia
la risposta è certo che i venti racconti di cui si compone il libro ci
regalano una lettura piacevole, disinvolta e varia ma lasciano un
retrogusto amaro perché in essi è rappresentata l’umanità con i suoi
pochi pregi e molti difetti.
Fara Misuraca - Il Portale del Sud
Marzo 2008
Pittori Piuttosto Pittoreschi
Massimo Zanicchi, Giraldi Editore, euro 12,50 |