Posta a 650 m sul livello del mare, sorge al limite
orientale della zona del Vulture, estesa su un pianoro
alla sinistra della fiumara di Venosa. L'antica
Venusia era una città apula al confine tra la
Lucania e le Puglie, sorta in una zona di insediamenti
preistorici con rinvenimenti risalenti al paleolitico.
Conquistata dai Romani nel 291 a.C., fu florido
municipio sulla via Appia. Nel Medioevo fu lungamente
contesa; incorporata nel Regno di Napoli, divenne città
normanna
e
sveva, e i feudatari Gesualdo la resero
per lungo tempo importante centro culturale.
Il castello aragonese, fondato nel 1470 dal re di Napoli
Ferrante sul posto dell'antica cattedrale, è
una costruzione a pianta quadrata munita agli angoli di
torrioni cilindrici e cinta da fossato. Presenta nel
cortile un loggiato del Cinquecento. Ospita il museo
archeologico coi lapidario venosino, una raccolta di
monete e i materiali raccolti nel territorio di Venosa e
nella zona del Vulture dalla colonizzazione romana al
Medioevo.
La cattedrale fu edificata tra il 1470 e il 1502 in
forme tardogotiche. È a tre navate divise da pilastri
con archi gotici: nel campanile sono inseriti rilievi
romani e iscrizioni. Nei pressi si trovano i resti di un
edificio romano, presunta casa di Orazio Flacco.
L'abbazia della SS. Trinità è uno dei più notevoli
complessi abbaziali costruiti in epoca normanna
nell'Italia meridionale. La chiesa vecchia fu costruita
nell'XI secolo sul luogo di una basilica paleocristiana.
È a tre navate con archi ogivali, conserva un portale
duecentesco e nell'interno affreschi di diversi periodi,
la tomba di Aberada, prima moglie di
Roberto il Guiscardo, e i resti della cripta
primitiva. La casa abbaziale è un piccolo edificio
porticato con una piccola cappella sormontata da una
cupoletta di stile arabo. La chiesa nuova è del XII
secolo e rimase incompiuta. Rimangono I muri
perimetrali, le colonne e i pilastri della navata
destra, le basi dei pilastri del peribolo; notevole la
parte absidale. Presso l'abbazia affiorano i resti del
battistero paleocristiano; intorno è stata messa in luce
una vasta zona della città romana, dove sono visibili le
terme, con tratti di pavimenti a mosaici. Di fronte si
trova l'anfiteatro, di età Imperiale.
Quinto Orazio Flacco
(Venosa 65 a.C. – Roma 8 a.C.)
Carmina - XI
Tu ne quaesieris (scire nefas) quem mihi, quem tibi
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Ut melius quicquid erit pati!
Seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum, sapias, vina liques et spatio brevi
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.
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Rapolla
E' un
antico centro lucano, posto in bella posizione, che
conserva pregevoli monumenti: la cattedrale, rifatta nel
XIII secolo, con un portale romanico e il campanile con
due interessanti bassorilievi; la chiesa di S. Lucia,
notevole costruzione bizantina, e alcune chiesette
basiliane. Vi è inoltre Il moderno stabilimento delle
terme.
Rionero in Vulture
È situata in collina a 650 m sul livello del mare, ai
piedi del monte Vulture.
Centro di origine medievale, fu devastato dal terremoto
del 1694 e ricostruito per volontà dei Caracciolo,
feudatari della zona. Nei pressi di
Monticchio Bagni
sgorgano sorgenti di acqua minerale, Imbottigliata in
moderni stabilimenti, e, nel territorio di Atella,
sorgenti di acque termali. I fertili terreni vulcanici
ne hanno fatto un famoso centro di produzione del
pregiato vino Aglianico del Vulture.
Atella
Paese
di probabile origine preromana, è distesa sulla riva
sinistra del torrente Levata. L'abitato conserva tratti
delle mura di cinta medievali e resti del castello. Il
duomo, d'impianto trecentesco, ha l'interno barocco e
custodisce un notevole affresco del XIV secolo.
Lavello
Lavello, centro agricolo posto su un'altura alla destra
del fiume Ofanto, sull'antico tratturo che dal Tavoliere
sale verso il Vulture. L'abitato conserva l'antico
nucleo medievale, interessanti chiese di età sveva e il
casteiio della stessa epoca, poi rimaneggiato, dove sono
ospitati il municipio e l'antiquarium, con
materiali archeologici.