Prefazione degli autori
Una rassegna
delle navi e barche dell'epoca velica estesa all'intero Mediterraneo non
esiste, e per il momento non si vede come potrebbe essere compilata. La
maggior parte delle informazioni di cui disponiamo, sparse in opere di
varie epoche, riguardano il bacino occidentale del Mediterraneo.
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Ustanisa
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La marineria
della sponda africana del Mediterraneo è ben poco conosciuta, ed ancor
meno note sono le imbarcazioni tradizionali della Palestina, del Libano,
dell' Anatolia, del Mar Nero. Sulle imbarcazioni dell'Egeo e sulle
barche malte si abbiamo notizie più abbondanti relativamente alloro
aspetto, ma poco si conosce sulla loro storia. Il Mediterraneo presenta
caratteri unitari, ma è anche fisicamente e culturalmente distinto in
bacini differenziati. Per esempio, i tipi di navi in uso nella marineria
tirrenica e ionica sono molto diversi rispetto a quelli della marineria
adriatica, nonostante l'omogeneità culturale che esiste tra tutte le
popolazioni delle coste italiane. Il ruolo del regime dei venti e delle
caratteristiche dei fondali, delle coste e degli approdi è decisivo, ma
altrettanto influiscono le correnti di traffico, in termini sia di
qualità delle merci trasportate, sia di quantità.
Le navi e le
barche delle sponde ioniche e tirreniche hanno invece tra loro
un'innegabile affinità, pur nella varietà, testimoniata dagli oltre
quaranta differenti tipi di cui tratta questo libro. La parentela tra
una qualsiasi barca siciliana ed una ligure può essere molto lontana o
inesistente, ma il loro aspetto esteriore ed il modo con cui sono
costruite ed attrezzate sono simili: le si confronti con un'imbarcazione
tradizionale chioggiotta, egiziana o greca, e l'affinità risulterà
evidente. La stessa affinità rileviamo tra le imbarcazioni della sponda
occidentale italiana e quelle francesi e spagnole. Ma è quasi sempre
vana impresa cercare corrispondenze, parentele o discendenze tra i tipi
di imbarcazioni; sulla base delle attuali conoscenze possiamo solo
descriverli, ciascun tipo per sé, come le città ed i villaggi nei quali
venivano costruite.
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Sardara
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Noi ci siamo
proposti un compito molto più limitato, cioè di dare in primo luogo una
descrizione il più possibile dettagliata dell'aspetto fisico delle navi
e barche delle coste liguri, tirreniche e ioniche delle quali è stato
possibile reperire piani costruttivi e piani velici autentici o
affidabili; in secondo luogo, di ricercare il periodo e la regione di
origine dei singoli tipi e la loro evoluzione nel tempo, attraverso le
tracce che essi hanno lasciato nei documenti scritti. Questo duplice
livello di indagine e di presentazione costituisce, se ci è consentito,
il pregio principale di questo libro. […]
Sergio Bellabarba Edoardo Guerreri |