Note sull'artista
Maurizio Valenzi, sindaco rosso ed
eccellentissimo pittore
Artista centenario dal pennello
smagliante
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01 Maurizio Valenzi
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Maurizio Valenzi, sindaco rosso ed
eccellentissimo pittore Artista centenario dal pennello smagliante
Maurizio Valenzi (01-02) è noto per la sua attività politica, culminata
con la carica di sindaco di Napoli, che ha ricoperto dal 1975 al 1983,
ma nello stesso tempo è stato un pittore attento alla realtà, ancora
poco noto, ma meritevole di essere conosciuto ed apprezzato da un
pubblico più vasto e quale occasione migliore per parlare della sua
produzione la concomitanza dell’annuncio del ministero dei Beni e delle
attività culturali e del turismo, il quale ha decretato che la
collezione Valenzi, di proprietà della famiglia e della Fondazione,
riveste un eccezionale interesse artistico e va posta sotto tutela.
La collezione in questione non
comprende unicamente ritratti, acquerelli, dipinti e disegni del Valenzi,
ma anche opere di altri artisti, sia napoletani che tunisini, tra i
quali nomi noti, come Carlo Levi e Renato Guttuso, oppure
Emilio Notte (03), autore di una Natura morta con limoni,
eseguita per suggellare una fraterna amicizia. Molte opere sono del
tutto inedite, mentre altre sono comparse negli anni in alcuni cataloghi
in occasione di mostre, divenuti vere e proprie rarità bibliografiche.
Tra questi spiccano le serie dedicate alla rivoluzione francese del 1789
ed a quella partenopea del 1799, oltre ad una decina di ritratti di noti
personaggi della vita politica e culturale della città, come Mario
Palermo (04), celebre avvocato, Luigi Cosenza (05), illustre
architetto o Paolo Ricci (06), intellettuale animatore di un
cenacolo letterario, senza dimenticare l’immortale Eduardo De Filippo,
per il quale, dopo una decennale amicizia, eseguì i disegni per le
vetrate di alcuni interni della sua commedia Uomo e galantuomo, messa in
scena da Ugo Gregoretti poco dopo la scomparsa del drammaturgo. Molti
sono anche i disegni e gli schizzi, come la Ragazza,
caratterizzata da segno deciso e colori solari per tratteggiare la
figura di una giovane donna, oppure il Venditore di angurie, un
dipinto su mattonella od anche un disegno su carta, per immortalare
Litza, amata compagna di vita, che non si stancherà mai di ritrarre, al
pari della figlia Lucia e del primogenito Marco, temibile giocatore di
scacchi, col quale ho trascorso e trascorro tanti pomeriggi di aspri
combattimenti sulle 64 caselle.
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05
"Luigi Cosenza"
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Un quadro patognomonico degli anni
trascorsi a Tunisi e del suo impegno, prima che politico, civile, è
senza dubbio Ergastolani a Lambaze, mentre l’ammira-zione verso
alcuni indiscussi maestri della pittura è ben espresso nei due omaggi a
Garcia Lorca ed a Picasso. Nell’ambito della sua vasta produzione vanno
ricordati altri dipinti dedicati a Napoli: Incubo napoletano, il
Corpo di Napoli e Regata nel golfo. Per il momento ci
fermiamo qui, con l’auspicio che quanto prima la città dedichi alla
collezione Valenzi uno spazio adeguato, così che possa essere ammirata
da un pubblico più vasto di quello delle occasionali mostre sul pittore,
che ricordiamo per inciso ha lavorato e prodotto ben oltre i limiti
temporali di alcuni grandi artisti del passato, come Michelangelo,
Solimena e Picasso, attivi fino a 90 anni, una bazzecola rispetto a
Valenzi, che ha raggiunto i 100. Per conoscere ora il personaggio
prendiamo in prestito ciò che abbiamo scritto su di lui nel nostro libro
(consultabile in rete) Quei napoletani da ricordare, nel capitolo
“Il primo ed ultimo sindaco rosso della città” Sembra ieri, invece sono
passati oltre 40 anni da quando a Palazzo San Giacomo si insediò il
primo sindaco comunista, destinato a regnare più tempo del mitico
Achille Lauro. Egli voleva governare per il popolo e con il popolo ed
inaugurò un nuovo modo di fare politica in mezzo alla gente, che voleva
partecipare, discutere, decidere. E quanto abbia inciso il suo operato
sulla storia recente della città è ben compendiato dalle parole del
Presidente Napolitano, suo vecchio e fraterno amico, in occasione del
suo funerale nel giugno del 2009 davanti ad una folla di migliaia di
persone: “Questa partecipazione corale, la città senza distinzione di
parte, le Istituzioni, la società civile, ci dicono semplicemente che
Maurizio Valenzi è stato una grande persona”.
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03
"Emilio Notte"
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Egli nacque a Tunisi nel 1909 da una
famiglia ebrea di origine livornese e si dedicò sin da giovanissimo alla
pittura, aprendo nel 1930 uno studio a Roma. E la pittura assieme alla
politica saranno i suoi grandi amori, naturalmente oltre a quello per la
moglie Litza Cittanova, sposata nel 1939, vissuta anche lei fino a 100
anni e dalla quale ebbe due figli: Lucia e Marco. A metà degli anni ’30
aderì al partito comunista tunisino ed iniziò la sua militanza
partigiana, oltre a collaborare al settimanale “L’Italiano”, a Tunisi e
poi a Parigi alla “Voce degli Italiani”. Fatto prigioniero, venne
liberato dagli alleati. Egli, come ricorda Ghirelli: “Fu un artista ed
un militante, la cui esistenza fu proiettata in una dimensione
internazionale tra Livorno e Tunisi, Parigi e Napoli. Nella capitale
francese incontrò Giorgio Amendola e aderì al Fronte Popolare,
partecipando alla lotta clandestina contro Mussolini ed il governo
collaborazionista di Vichy, e fu costretto al carcere ed alla tortura.
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04
"Mario Palermo"
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Il PCI lo inviò a Napoli per
preparare l’arrivo di Togliatti e lì rimase, intrecciando un fecondo
rapporto con i principali intellettuali; gli scrittori Compagnone e Rea,
l’architetto Luigi Cosenza ed il matematico Renato Caccioppoli, con i
quali si batté contro la guerra in Corea, per l’interdizione della bomba
atomica e per il riconoscimento della Cina Popolare. Fu intimo amico di
Eduardo De Filippo, che gli dedicò una poesia e lo coinvolse in un
progetto per insegnare un mestiere ai giovani reclusi di Nisida. La sua
carriera politica, prima di divenire sindaco, fu lunga: prima
consigliere provinciale, poi senatore dal ’53 al ’68, consigliere
comunale dal ’75 all’83 e poi parlamentare europeo. Chiuse come sindaco
in un periodo agitato per la città, segnata dal colera e dal terremoto,
ma si batté sempre per riqualificare Napoli attraverso la cultura come
collante sociale.
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06
"Paolo Ricci"
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Come tanti altri personaggi famosi
descritti in questo libro, anche con Valenzi ho avuto l’onore di una
lunga frequentazione, grazie all’amicizia col figlio Marco, abile
giocatore di scacchi e conservo gelosamente un suo libro con dedica, che
ha un posto d’onore nella mia biblioteca di 15.000 volumi. Più volte
sono stato nella sua splendida casa di via Manzoni, dove si godeva uno
spettacolare panorama sul golfo di Napoli, che negli ultimi anni, libero
da impegni politici, favorì la sua ispirazione di artista e gli permise
di sperimentare nuove tecniche. In un momento di confidenza mi disse:
“Napoli è nel mio cervello dalla mattina alla sera. Il golfo è là dietro
i vetri delle mie finestre, ho visto mutare le sue luci, cambiare
lentamente il panorama, ma la cosa che più mi attrae è la gioia di una
regata. La mattina quando mi alzo e passo davanti alla stanza dove sono
i colori e le tele mi viene una maledetta voglia di chiudermi dentro e
dimenticarmi tutto il resto”. Nel suo salotto troneggia un quadro dal
quale non si era mai voluto dividere a nessun prezzo, perché raffigura
il figlio Marco, temibile giocatore di scacchi, intento a risolvere una
posizione di gioco ostica ed intricata. Quando licenziai alle stampe la
mia biografia su Lauro, mi rammentò la sua dichiarazione fatta al suo
funerale:” Un personaggio che ha fatto del male, ma ha saputo dare una
certa voce a una città che era nelle retrovie del panorama nazionale, e
per questo seppe battersi”. Ho ipotizzato una piazza per lui, il
Comandante avrebbe diritto ad un riconoscimento per la sua presenza
nella storia della città (“Achille Lauro Superstar”, pagine 116,
consultabile in rete).
Achille della Ragione |