Note sull'artista
Nasce a Ceglie Messapico presso Brindisi
nel 1891.
Iscrittosi all'Accademia di Belle Arti di
Napoli, intrattiene rapporti con Michele Cammarano. Nel 1907 si trasferisce
a Prato con la famiglia e segue le lezioni all'Accademia di Firenze come
allievo di De Carolis e Sartorio, frequentando i circoli intellettuali
fiorentini che lo avvicinano alle tematiche sociali di matrice socialista e
ai temi letterari di Palazzeschi, Papini e Campana. Nel 1909 si presenta,
giovanissimo, alla Biennale di Venezia (Le Parche,
Gli idolatri); l'anno seguente partecipa
alla mostra della Promotrice fiorentina (I poveri di Prato, Funerale, Donne
che pregano). La pittura di Cézanne, conosciuta nel 1912, sarà determinante,
insieme con l'opera di Boccioni, per il suo sviluppo artistico. Dal 1914
aderisce al movimento futurista e nel 1916 partecipa alla Biennale di
Venezia insieme con Boccioni, Balla, Casorati, de Chirico e Spadini. Nei due
anni successivi firma il manifesto Fondamento lineare geometrico (1917) e il
manifesto futurista antiastrattista. Dopo l'esperienza della prima guerra
mondiale si trasferisce a Venezia, intrattenendo tuttavia rapporti assidui
con il salotto milanese di Margherita Sarfatti, dove fa la conoscenza di
Mario Sironi. Nel 1919 partecipa alla grande mostra futurista nel capoluogo
lombardo, a cui segue l'esposizione di Ginevra. Si trasferisce a Roma nel
1922. Qui frequenta artisti come Drei e Martini e
imprime una connotazione “sospesa” al consueto realismo della sua pittura.
Intensa è la partecipazione alle manifestazioni espositive: è presente a
tutte le edizioni della Quadriennale romana dal 1931 al 1959; gli sono
affidate cattedre a Venezia, Roma e Napoli, dove nel 1940 affresca
l'Auditorium della Mostra d'Oltremare.
Instancabile sperimentatore, affronta
lo studio degli impressionisti, di Picasso e dei murales messicani,
rielaborando, nel corso degli anni sessanta, le tematiche
dell'espressionismo tedesco.
Muore a Napoli nel 1982.
Tratto dalle biografie degli artisti di Marina Minozzi per l’opera “La Collezione d’Arte del Sanpaolo Banco di Napoli” a cura di Anna Coliva. |