Come chiederti se ancora č di speranza il seme che lasci cadere nei solchi? ... Se mi chino a raccogliere una zolla per sentirla come creatura viva di questa terra che s'affida ancora al tuo amore per vivere, sorridi che sono poeta. E mi taci che non so la tristezza del trifoglio e dei filari nell'orto trafitti dalle gelate o dei vitigni di maggio nella maledizione del 'levante' . Non saprei intenderti, pensi. O forse č perchč il silenzio t'accomuna alle cose in un'oscura identitą d'istinto e di destini: hai dell'erbe e dei rami lo stesso brivido nel sangue nell'ora che la tua ombra si spegne a ridosso d'una pendice con l'ultimo lampo del sole. Ma č nel tuo silenzio che affondo come in una serenitą ignota, per sentire la vanitą dei miei mali, accanto a te che hai ancora non so che fede da custodire, io che mi sento vile solo al pensiero d'un vento perverso.
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