Epifania di paesi lucani, nella nebbia, di là da tanta pioggia piccole stazioni umide e sole, pomeriggio fuggiasco di torbide fiumare, e noi due, anime sperdute in un treno di radi viaggiatori. Si è qui, come si deve, in questo di Re Magi in cammino... Così umile e arresa, cede il tuo capo ormai al peso delle veglie durate nella casa di tua madre defunta. Sobbalzi a ogni sosta, ad ogni scossa. Un viaggio cosi appartiene alle cose cui non s'è mai pensato. La vita come la terra ha di questi sussulti, queste crepe improvvise devastano i paesi dell'anima, denudano i contorni del tempo, fanno più fraterno lo sguardo più vero l'amore.
immagine da
http://mastroianni.altervista.org |