Le rovine
dell’antica Abbazia di RealValle, l’ex convento
cistercense fatto erigere nel 1270 da
Carlo
I d’Angiò, in memoria della battaglia vinta
sullo svevo
Manfredi ed eccezionale esempio di architettura
gotica francese. L’Abbazia ha rappresentato per
secoli, non solo il potere religioso ma anche la
fortuna delle coltivazioni agricole e del successo
del territorio nell’economia dell’Agro Nocerino, dal
Medioevo alla soppressione degli ordini religiosi
voluta da Napoleone.
Un corso Pon per
educare venti mamme alla salvaguardia, tutela e al
trasferimento di conoscenza dell’antica storia della
città di Scafati e dell’Agro. Dall’Istituto Comprensivo
San Pietro di Scafati, nasce un comitato spontaneo per
valorizzare le rovine dell’Abbazia di Realvalle. Le
venti mamme saranno anche protagoniste di un
cortometraggio.
Salvaguardare
l’identità scafatese, l’antica storia e le tradizioni
della città, trasferendo le conoscenze a chi ha il
compito di educare nelle famiglie. Venti mamme, genitori
di alunni dell’Istituto Comprensivo San Pietro di
Scafati, sono protagoniste del corso Pon Orient@menti.
Come indicato dal dirigente scolastico Vincenzo Stucchio
e dai docenti Giovanna Naddeo, Vincenzo Pastore, Ida
Penza e con la supervisione del direttore dei servizi
amministrativi Lucia Iovino, che hanno realizzato il
percorso formativo, finanziato dai fondi europei,
l’obiettivo è non dimenticare e fornire ai particolari
discenti un’ampia conoscenza del tessuto storico
artistico e culturale del territorio. Interessante il
percorso formativo intrapreso dall’esperto Agostino
Ingenito, che alterna a momenti di aula, visite guidate
presso i luoghi più suggestivi e significativi della
millenaria storia locale. E così il gruppo di venti
signore dopo essere state affascinate dalla
ricostruzione archeologica e storica dell’Agro, con un
documentario in 3d realizzato dal Patto Territoriale e
proiettato nel Castello Fienga di Nocera Inferiore,
hanno potuto visitare le rovine dell’antica Abbazia di
RealValle.
Un pezzo
significativo di Scafati che versa in gravi condizioni e
per il quale, il gruppo di venti mamme ha inteso
intraprendere un percorso di tutela e salvaguardia con
l’istituzione di un comitato spontaneo. “Porteremo anche
i nostri figli - ha commentato la signora Sonia a nome
delle altre mamme e con loro e le istituzioni che
vorranno starci, vogliamo tutelare e valorizzare questo
luogo custodito ora dalle suore Alcanterine.” Il corso
che è quasi alle battute finali ha previsto la
realizzazione di un documentario. “Avviamo dalla
prossima settimana delle riprese per realizzare un
cortometraggio - dichiara il giornalista Agostino
Ingenito- naturalmente non posso svelare il percorso che
seguiremo, ma sarà sicuramente un prodotto che farà
discutere”.
Testo ed immagini
tratti dal C.S. del 7 maggio 2010 del giornalista
Agostino Ingenito |