Giuseppe Barra è figlio d’arte e
nasce a Roma in piazza Dei Crociferi, il 24 luglio del 1944 da una
famiglia di artisti napoletani: Il padre, Giulio Barra (fantasista e
valente artista di varietà) e la madre Concetta (indimenticabile e
travolgente attrice, icona del teatro popolare partenopeo). E’
subito attratto dal mondo del teatro ed inizia prestissimo a
respirare aria di palcoscenico. Comincia prima con Zietta Liù,
famosa maestra di recitazione, prima come bambino attore e subito
dopo come insegnante. Dalla madre eredita la felicità di stare in
scena: da bambino frequenta importanti scuole di teatro e dizione e
inizia così la sua carriera di attore. Inizia a recitare da bambino
lavorando nel teatro di ricerca con Gennaro Vitiello e subito dopo
come professionista al Centro Teatro Esse. Sin da principio nei suoi
spettacoli teatrali predilige la musica e il canto: due tra le
componenti importantissime ed irrinunciabili che con il passar del
tempo hanno anche determinato l’incontro con Roberto De Simone e la
Nuova Compagnia di Canto Popolare. Un incontro che contribuirà in
maniera significativa alla sua evoluzione artistica. Nella seconda
metà dei 70 è stato uno degli indiscussi protagonisti della Gatta
Cenerentola l’opera teatrale di De Simone, rappresentata con
successo in tutto il mondo e nella quale unì doti di finissimo
interprete della lingua e della tradizione musicale napoletana a una
mimica unica. Con la NCCP si esibirà in molti paesi europei
partecipando ad importantissimi festival, mentre con la regia di De
Simone rappresenterà altri spettacoli, tra cui La cantata dei
pastori, Li zite 'ngalera, Festa di Piedigrotta,
L’Opera Buffa del giovedì santo ed Eden Teatro.
Nel 1978 dopo aver lasciato la
NCCP, partecipa alla Serata d’onore con Eduardo De Filippo, una
trasmissione televisiva sul teatro di Eduardo, trasmessa in Tv e
condotta da Vittorio Gassman, che vedeva tra gli ospiti oltre allo
stesso Eduardo, anche altri personaggi illustri del mondo dello
spettacolo, tra cui Pupella Maggio, Marcello Mastroianni e tanti
altri, compreso Roberto De Simone che con Nino Rota era anche
l’autore delle musiche del programma. Nello stesso anno interpreta
la parte di Giardino, nel film Giallo Napoletano di
Sergio Corrucci, al fianco di attori come Marcello Mastroianni,
Peppino De Filippo, Ornella Muti e Renato Pozzetto. Nel 1980 vince
il premio IDI Saint Vincent come attore e nel 1981 vince il premio
Maschera d’oro. Partecipa inoltre al film La pelle di Liliana
Cavani, che vede ancora una volta Marcello Mastroianni tra gli
attori principali del film, ma anche Carlo Giuffrè, Claudia
Cardinale e Burt Lancaster. Barra interpreta la parte di un sarto.
Nel 1982 in occasione del
Carnevale di Venezia, Maurizio Scaparro lo invita ad esibirsi in un
assolo: nasce così “Peppe e Barra”, scherzo in musica in due tempi,
scritto insieme a Lamberto Lambertini su musiche di Eugenio Bennato
dove compare, a sorpresa, la madre Concetta Barra, che da allora
parteciperà a tutti gli spettacoli del figlio. Dall’incredibile
successo di quello spettacolo, che ha debuttato al Teatro Goldoni e
che ha girato mezzo mondo da Parigi a Bombay, nasce il sodalizio con
Lambertini, con la fondazione della Compagnia Peppe & Barra,
che ha prodotto e distribuito, in tutti i più importanti Festival
italiani e stranieri, numerosissimi spettacoli. E nel 1983 esce un
disco per la Fonoprint intitolato proprio Peppe e Barra.
Sempre nel 1983 fu Sancho Panza nei Frammenti teatrali del
Don Chisciotte tratto dal romanzo di Miguel De Cervantes,
diventato poi uno sceneggiato di cinque puntate con Pino Micol e con
la regia di Maurizio Scaparro. Nel frattempo continuano i successi
della compagnia Peppe & Barra e nascono spettacoli come Senza
mani e senza piedi (1984), Zeza (1984), Sempresì,
ovvero il segreto per essere felici (1985), Varietà c'est moi
(1986), Nel regno di Pulcinella (1987) che vede la regia
dello stesso Barra con L. Lambertini, Signori, io sono il comico
(1987), Il principe di Sansevero, La festa del principe
(1988), Cantata a Viviani (1988). E nel 1988 esce un altro
disco della compagnia Peppe e Barra, stavolta prodotto dalla Chicco
Music. Il disco si intitola Peppe e Concetta Barra n.1.
Nel frattempo continuano i
successi teatrali, e i numerosi spettacoli come Il re applaude,
Il matrimonio di Vicenzella (1989), La Cantata dei Pastori
(1990), Na santarella (1991) Salomé -
conversazioni con la mamma di Giancarlo Sepe (1991), Katakatascia
(1992), Flik e Flok (1992). Nel 1992 partecipa anche al film
17, ovvero l'incredibile e triste storia del cinico Rudy Caino
di Enrico Caria, che vede tra i protagonisti anche Giovanni
Mauriello. Un anno dopo, nel 1993 metterà in scena Ricordi
d’amore (1993), dedicato alla madre Concetta appena scomparsa.
In vari momenti della sua
carriera ha anche preso parte a film televisivi: nel 1983 lo avevamo
visto in Artisti, in onda su Raitre, nel 1987 sempre su
Raitre in Nel regno di Pulcinella ed infine nel 1990 in tv
oltre che per La cantata dei pastori, compare anche su Raidue
in occasione del già citato Signori, io sono il comico.
Interprete magistrale sia di
canzoni che di tammurriate, di liriche teatrali e di poesie, Barra
compone in unico affresco sonoro, melodico e ritmato, gli echi del
passato e i moderni ritmi del Mediterraneo. Conoscitore e attento
ricercatore di tradizioni popolari popolare, Barra si dimostra
particolarmente felice di contaminare i generi musicali. Il suo
repertorio contiene pezzi classici e brani suoi o, di autori a lui
vicini, sempre eseguiti in dialetto per dare maggiore forza al
significato dei testi che hanno per tema esperienze autobiografiche:
l'amore, la vita e la morte, quell’ironia e quel sarcasmo tutti
partenopei che Barra esprime come nessun altro. Agli inizi degli
anni ’90 approda al suo esordio discografico come solista con Mo’
Vene. Un disco (a cui parteciparono Billy Cobham, Famodou Don
Moye dell’Art Ensemble Of Chicago e l’adorata mamma Concetta) in
cui, ancora una volta, vengono esaltate le sue camaleontiche e
ricercate doti espressive e si afferma con forza la sua capacità di
interpretare in maniera nuova la musica popolare. Vince la targa
Tenco 1993 quale migliore interprete per l’anno in corso. Porta con
successo Mo’ Vene nei teatri all’estero (Pechino,
Gerusalemme, dove rappresenta l’Italia al concerto per la Pace,
Lisbona, Barcellona, ecc.).
Il 3 gennaio del 1994 al Teatro
Mercadante, per un concerto in omaggio ad Eduardo Caliendo, si
riunisce la storica formazione della Nuova Compagnia di Canto
Popolare, con Barra, G. Mauriello, F. Vetere, P. Trampetti, C.
D'Angiò, E. Bennato, N. Areni, C. Sfogli, (la formazione comprendeva
anche Mauro Di Domenico).
Negli anni 90 ha inoltre messo in
scena spettacoli come Nerone (1994), La zia di Carlo
(1995), Una tragedia tutta da ridere con la regia di
Gianfelice Imparato (1996), Lengua serpentina da Giambattista
Basile (1997), La ballata di Donna Lucrezia (1998). Con la
regia di Filippo Crivelli ha partecipato alle stagioni estive
dell’Operetta al Teatro Massimo di Palermo. Dopo aver registrato per
la RAI venti tra le più belle favole tratte da Lu Cunti de li
Cunti, ovvero il Pentamerone di
Giambattista Basile, Barra traduce questa esperienza in uno
spettacolo teatrale: Lengua Serpentina. Il linguaggio
fiabesco si combina con la gestualità dell’artista, simbolo della
napoletanità e si fonde con gli arrangiamenti di S. Riccardi e le
musiche del violinista-compositore Lino Cannavacciuolo, quest’ultimo
ormai assiduo collaboratore di Barra. Per questo spettacolo,il
Festival delle Cinque Terre di Riomaggiore (SP) – edizione 2000 gli
consegna nella serata dedicata al Teatro e al Cinema il Premio
Dioniso.
Nel 1998 oltre ad apparire nella
serie televisiva Le ragazze di piazza di Spagna, partecipa
anche al film Il mare di sotto di Sandro Dionisio. Fabrizio
de Andre’ gli chiede l’adattamento e l’interpretazione in napoletano
del suo brano Bocca di rosa e lo inserisce nell’LP Canti
Randagi. Inizia così tra i due una relazione molto bella sia dal
punto di vista artistico che umano. Tanto che nel 1999, dopo la
prematura scomparsa del cantautore, quando Genova organizza il suo
Tributo a De André, la famiglia De André vorrà la presenza di
Peppe Barra come fulcro dell’intera manifestazione, rendendo ancora
più evidente e più forte il sodalizio tra i due artisti. Allestisce
lo spettacolo Napoli dal ‘600 ai giorni nostri in cui spazia
da Paisiello a Mozart, da Cimarosa a Peter Gabriel, passando da
Bocca di rosa a Barcarola (brano tratto da un disco di
Concetta Barra). Una contaminazione tra passato e futuro, tra opera
buffa e canzone moderna, tra musica rock e barocca: un affascinante
viaggio musicale senza confini.
Alla IX Edizione del Festival del
Mediterraneo (luglio 2000), che si tiene a Genova, Peppe Barra
rappresenta l’Italia come maestro di voce e protagonista del
recupero della tradizione popolare. Partecipa inoltre, al film
Welcome Albania di Fabrizio Maria Cortesi, con Giancarlo
Giannini. Nel dicembre del 2000 interpreta il ruolo di Mister
Peachum ne’ L’Opera da tre soldi di Bertold Brecht e Kurt
Weill diretta dal maestro Heinz Carl Gruber (il direttore
dell’Ensemble Modern di Francoforte), il ruolo di Makie Masser era
interpretato da Elio delle Storie tese. Intanto ha continuato
il suo lavoro di sperimentazione di nuove sonorità e di utilizzo
della voce come strumento avvicinandosi decisamente al filone della
"World Music".
Ad aprile 2001 esce il suo
secondo disco, Guerra, presentato con grandissimo successo di
pubblico e di critica al teatro Piccinni di Bari. Un lavoro
commovente ed intenso che parla le lingue del mediterraneo e
consacra ancora una volta Peppe Barra tra quelle rare creature
fatate che popolano il mondo. "Un disco, che autenticamente
legittima per una volta, l’appartenenza di un artista napoletano
alla World music" (La Repubblica).
Attualmente Barra è uno tra i più
significativi artisti partenopei del nostro tempo e lo si può
considerare ambasciatore della musica italiana all’estero. E’ il
direttore artistico della Rassegna internazionale della musica
etnica edizione 2000-2001 mentre a teatro rappresenta Il
borghese gentiluomo di Moliere, insieme a Carla Bindi e Patrizio
Trampetti (ex componente della Nuova Compagnia di Canto Popolare).
Con Trampetti Barra aveva già fatto un altro spettacolo: I
fantasmi di Monsignor Perrelli.
Nel 2002 il suo nuovo spettacolo
Suonno accompagnato da Lino Cannavacciuolo ai violini, Paolo
Del Vecchio alle chitarre, Sasà "Sassi" Pelosi al basso acustico,
Ivan Lacagnina alla batteria, Mario Conte alle tastiere, in un
repertorio che comprende oltre alle nuove canzoni dell’album appena
uscito Guerra, anche classici della canzone napoletana oltre
ai vari riferimenti storici come Pulcinella protagonista di un brano
esilarante tratto da I due marchesi di Roccabruna di Domenico
Cimarosa. Dopo aver partecipato nel film Pinocchio di Roberto
Benigni, nel quale interpreta la parte del Grillo Parlante,
Barra riprende gli incontri con gli studenti nelle università, e lo
spettacolo Peppe Barra racconta, riscuote grandissimo
successo anche tra il pubblico giovanissimo. Partecipa alla
trasmissione televisiva Chiambretti c’è, mentre in giro per
l’Italia rappresenta il Don Giovanni diretto da Maurizio
Scaparro con musiche di Nicola Piovani. E’ inoltre importante
segnalare la sua partecipazione al film Cuore Napoletano,
insieme ad altri conterranei Enzo Gragnaniello, Pietra Montecorvino,
Mirna Doris, e tanti altri.
Nel 2003 esce il libro Le
vecchie vergini di Peppe Barra e Massimo Andreoli, una fiaba in
lingua italonapoletana che comprenderà un opera teatrale, una
videocassetta, un CD comprendente la colonna sonora dello spettacolo
e un film di animazione. E con il nuovo repertorio musicale,
rivisitato e aggiornato prepara lo spettacolo Marea marè
suddiviso in parti cantate e in parti recitate con Massimo Andrei.
Il nuovo disco si intitolerà Peppe Barra in concerto, che
oltre ad essere il suo primo disco dal vivo come solista, è anche
tutto sommato la storia di questo grande artista napoletano, sempre
in continuo viaggio e in continua crescita. A dicembre del 2003
delizia il pubblico del Trianon con lo spettacolo La cantata dei
pastori, mentre contemporaneamente esce nelle sale
cinematografiche il film Opopomoz, un cartonanimato nel quale
Barra doppia ben 2 personaggi. Sarà anche protagonista del capodanno
del 2004 in Piazza del Plebiscito nella sua amata Napoli, prima di
partire per New York dove rappresenterà l’Italia in qualità di
artista cantante e attore.
Oggi, Peppe Barra rappresenta
l’Italia come maestro di voce ed è protagonista del recupero della
tradizione popolare musicale e teatrale. (tratto da
http://peppebarra.altervista.org/)
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