Gherardo Mengoni, Itinerario
Borghese, Guida edizioni. Euro 10,80.
Sì, è proprio un itinerario nella
memoria che attraverso il racconto della vita di Beatrice, una
apparentemente fragile nobildonna, ci fa attraversare il breve ed
intenso evolversi della società italiana nell’ultimo dopoguerra. Poco
incisiva e banale la giovinezza della protagonista, svoltasi durante il
ventennio, intensa e sempre più vivace la sua vita dopo la guerra. Così
come le campagne si spopolano a poco a poco e la industrializzazione,
anche se solo di una parte del paese, coinvolge e muta la vita di tutti,
anche Beatrice, dopo le prime inutili resistenze, pur vivendo nel suo
eremo irpino, a poco a poco si trasforma, prima cedendo alle piccole
comodità, il televisore, la lavabiancheria, la macchina e infine
conquista la città e si crea una nuova vita che si arricchisce con le
esperienze del nipote, giovane studente, ormai pienamente immerso nel
nuovo corso delle cose . Il romanzo scorre tutto sul filo della memoria,
una memoria collettiva che appartiene a quella generazione nata durante
o appena dopo la seconda guerra mondiale ma che forse non si rendeva
conto, creandolo, del cambiamento cui andava incontro l’intera società.
Il mutare rapido, troppo rapido forse, di una civiltà contadina
millenaria, lenta e immobile, in una civiltà industriale, caotica e
mutevole.
Sono certa che molti si
riconosceranno nelle esperienze della vecchia signora e del suo giovane
nipote. La lettura di questo romanzo sarà a mio parere utile anche a
chi, troppo giovane per aver vissuto in prima persona un tale
sconvolgimento, è curioso di conoscere, attraverso il ricordo dei
protagonisti, in che modo il nostro paese, nel bene e nel male, si è
trasformato in quello che oggi viviamo.
Fara Misuraca |