Il mondo è una meravigliosa famiglia
Sembra impossibile
concepire, immaginare, scrivere fiabe oggi, in un mondo dominato da una
razionalità asfittica, riduttiva, monocorde. Ci vuole coraggio
intellettuale e ferma speranza nel proporre delle fiabe che immaginano
più fantasiosa e più umana la nostra vita. Ma è ciò di cui abbiamo più
urgente bisogno, se vogliamo ripensare a una vita degna, e a partire
proprio dai nostri bambini, nostri per dire che tutti ci appartengono.
Fiabe, favole,
parabole, apologhi, quanto ci mancano questi racconti “allegorici”: ce
ne rendiamo conto, noi “adulti”, quando ci capita di leggerne
occasionalmente, come appunto nel caso di queste fiabe “Sotto il
temporale”.
L’autrice
naturalmente immagina attorno a sé un pubblico di bambini, ma l’occhio è
pure ben rivolto agli adulti. Non a caso la lettura è non solo
coinvolgente, ma anche “istruttiva”, e la vicenda si segue con il
sorriso sulle labbra:tanti tra le pieghe della “fabula” possono
cogliervi esperienze personali.
Il racconto,
l’oralità del racconto, consente un ritmo, diciamo così, interlocutorio,
lascia cioè tempo e spazio all’intelligenza del bambino (ma non solo) di
ricreare autonomamente, di essere lui protagonista attivo in uno scambio
continuo di curiosità, di emozioni, di “trasgressioni” fantastiche, con
il narratore.
Sono le prime
impressioni ad una prima spontanea lettura di questo tra l’altro
coloratissimo libro di fiabe, le quali hanno poi il pregio particolare,
originale, di saper congiungere tradizione e attualità, elementi della
fabula classica e trama espositiva modernissima, mostrando come la fiaba
con tutti i suoi secolari connotati possa essere parabola del nostro
tempo.
Al centro della
narrazione della fantasia di Manuela Mareso c’è la famiglia, la crisi
della famiglia tradizionale, la prospettiva di una famiglia adeguata al
nostro tempo. Ma è tutto trasfigurato, tramutato come parte integrante
della natura, cose piante animali, cielo e terra, umanizzati nei
sentimenti, nei desideri, nelle aspettative. E, tuttavia, non sono
maschere antropomorfe, mantengono la loro “innocenza” perché non c’è
colpa, ma solo accadimenti che rientrano nell’ordine naturale delle
cose.
Com’è, ad esempio,
il caso della prima fiaba, quella del Semino, protetto contro i
caldissimi raggi del sole da due benefiche nuvolette, le quali, chissà
perché, litigano e abbandonano al suo destino il tenero germoglio, il
quale viene salvato naturalmente da un grosso masso che lo ripara e dal
volo ravvicinato delle farfalle che lo rinfrescano nelle giornate di
grande calura.
Belle istruttive
avventure che sempre si concludono felicemente: c’è sempre qualcosa che
rimette il mondo in armonia.
Il procedimento
narrativo è spedito, brioso, con un linguaggio semplice, sobrio, ma mai,
in nessun caso, trascurato, anzi attento piuttosto alla chiarezza
descrittiva e commisurato alla comprensione dei bambini.
Insieme a queste
fiabe non possiamo sottacere il nostro entusiasmo per le splendide
illustrazioni che commentano in maniera egregia il racconto.
Ad epigrafe di
questo libro porrei il ben noto fascinoso verso del Foscolo:
”…/questa/ bella d’erbe famiglia e d’animali/…”.
Nicola Lo Bianco
Manuela Mareso, "Sotto il temporale", Edizioni Gruppoabele, pagg. 95, €
14,00 |