Pensiero Meridiano

 

L’impresentabile

Editoriale de Il Portale del Sud

Berlusconi è alleato con la Lega Nord. Berlusconi si è sempre sottomesso alle richieste della Lega Nord. Fatti risaputi? Sottovalutati, direi, dai tanti meridionali che lo hanno votato, nella fanciullesca credulità che il nano di Arcore, uomo del destino per i suoi elettori, sapesse tenere a bada la banda un po’ folk un po’ criminale di Bossi e Maroni. Invece la storia insegna che Berlusconi pende dalle labbra della Lega e ne esegue i programmi.

Monti e Pascoli di… Siena

Li ha seguiti finanche nel caso del comico (ma costosissimo) trasferimento dei Ministeri a Monza. Berlusconi ha sempre coperto le malefatte dei nordisti nostrani: dalle carte false delle multe per le quote latte, al crak della banca leghista fatta salvare dalla Antonveneta. La stessa banca Antonveneta che poi viene comprata a caro prezzo da MontePaschi. La Banca d'Italia potrebbe eccepire su quell'operazione, probabilmente. Ma decide di non entrare nel merito del prezzo di acquisizione. Ne chiede solo la ricapitalizzazione E il Monte lo fa, a modo suo, con l'emissione di un prestito convertendo in azioni da un miliardo (i cosiddetti bond "fresh"), contratto a debito con Mediobanca (di Marina Berlusconi) e Credit Suisse ed intestato a sottoscrittori sempre rimasti misteriosi, È una scelta "quieta" quella di Bankitalia, di cui era allora governatore il malfattore berlusconiano Fazio, oggi pluri-inquisito. Perché Antonveneta è una "operazione di sistema", dove tutti coprono tutto, e a vantaggio di tutti. E in cui si creano e cementano nuove fedeltà. In molti su Facebook in queste ore cercano di dipanare la complicata matassa Monte dei Paschi-Antonveneta. Un’amica ha trovato questo interessante articolo del Corriere della Sera del 21 Dicembre 2007, dal titolo "MPS, scelta americana per l'Antonveneta", che così recitava:

“Il Montepaschi fa partire l'operazione di aumento di capitale da 9 miliardi di euro per far fronte all'acquisto di Antonveneta dagli spagnoli del Santander. E lo fa affidandosi ai colossi dell'investment banking che si faranno carico a fermo dell' intero ammontare. In particolare Citigroup, Goldman Sachs e Merrill Lynch avranno il ruolo principale di coordinare l'intero dossier, ma ad impegnarsi nel finanziamento dell'operazione saranno anche Credit Suisse, Mediobanca e Jp Morgan”.

L'annuncio dell'acquisizione di Antonveneta era del novembre precedente. Qualcun altro, sempre tra gli amici di FB, osserva che sarebbe molto interessante sapere chi fossero i consulenti per l'Italia di Goldman Sachs e delle altre banche di investimento coinvolte nell'affare. Il referente per l'Italia è una figura molto importante in questi casi, un anello fondamentale per la gestione di queste operazioni di ampio respiro.

Cercando su Google, cosa si  scopre? Sapete chi era il consulente per l'Italia di Goldman Sachs durante l'affare Antonveneta, nominato appena pochi mesi prima? Gianni Letta. Il braccio destro di Silvio Berlusconi. Sarebbe interessante scoprire anche i consulenti Merrill Lynch, Citigroup e JP Morgan…

In occasione delle elezioni politiche del 2006 spuntò fuori la telefonata in cui Fassino, allora segretario dei Democratici di Sinistra, esclamava al telefono “allora abbiamo una banca!”. La faccenda fece perdere voti al partito, e solo DOPO si scoprì che lo scandalo era stato orchestrato da Berlusconi, ricettatore di quelle intercettazioni illegali che, a parole, voleva sopprimere.

Se ci pensate un momento, Fassino quando pronunciò quella frase, sapeva o non sapere di “possedere” – come fanno intendere Monti e Alfano – il Monte dei Paschi di Siena? Oppure è stato “acquisito” dal PD dopo ed a sua insaputa?!

In realtà, le promesse elettorali di Berlusconi sono sempre le stesse fin dal 1994. Riduzioni favolose delle tasse, demiurgiche esplosioni di lavoro, occhiolini ai fascisti con apprezzamenti al Duce (l’ultima proprio nel Giorno della Memoria), demonizzazione degli avversari, vittimismo sfacciato verso i magistrati, populismo e demagogia. 19 anni! e c’è gente che ci crede ancora, nonostante il nulla assoluto che ha sempre seguito le promesse. Anche i “giochini elettorali” sembrano ripetersi: banche che inguaiano la sinistra, partitini che nascono dal nulla  per sottrarre voti al PD…

Non intendiamo accusare nessuno, ma ricordiamo quanto sia bravo Berlusconi nelle sue “campagne acquisti” politiche. E non finirà con le elezioni, come la storia insegna: pescherà anche dopo. Se avesse investito altrettanto in quelle calcistiche, il Milan avrebbe vinto 19 scudetti.

In realtà non ci sarebbe nulla da meravigliarsi se dietro lo scandalo Montepaschi e le maxi tangenti collegate ci fosse in qualche modo il nano di Arcore, detentore dei poteri forti finanziari italiani (sua figlia è presidente di Medio Credito Centrale). Ha il controllo dei Servizi segreti (non ne sono cambiati i vertici con Monti) e dell’informazione di massa… Ne ha combinate tante in vita sua! Per anni, ricordate, Fassino e Prodi furono presi di mira col cosiddetto caso Telekom Serbia, ci fu anche una commissione d’inchiesta parlamentare… Bene, fu tutta una manovra di Berlusconi, che ingaggiò tramite un suo deputato l’attore sfaccendato Igor Marini quale “grande accusatore”. Ci sembra che sia ancora in galera, Igor Marini. Berlusconi no.

Meridionali nemici di se stessi

Berlusconi ha lasciato fare alla Lega tutto quello che ha voluto, senza tanti complimenti: devolution (poi spazzata via dal referendum popolare del 2006), regionalismo, federalismo fiscale, gabbie salariali… Adesso si comincia a vedere quanto è costato il federalismo, quanto suona falso che abbia “avvicinato i cittadini alle istituzioni” e quanto è stato dannoso dare ai consiglieri regionali la facoltà di spendere soldi pubblici senza doverne dare conto, per le proprie attività politiche o, come nel caso dei berluscones laziali e liguri , per acquistare SUV, mutandine, patatine, settimane sulle neve, case ed appartamenti…indifferentemente, tanto a pagare è sempre il suddito fedele!

Tutto ciò è il frutto di un ventennio di leghismo, gente ignorante e presuntuosa messa nei posti chiave dei Governi Berlusconi che, guarda caso, sono stati i più autenticamente e visceralmente antimeridionali di tutta la storia d’Italia, compresi financo quelli della Destra Storica postunitaria, che almeno erano persone che ebbero l’arduo compito di unificare ciò che era stato per secoli diviso. Allora non esisteva la costituzione repubblicana, il principio dell’uguaglianza non era sancito come valore fondante dello Stato. Dal 1946 invece lo è, come pure l’antifascismo ed il contrasto di ogni forma di discriminazione.

La libertà in Italia è costituzionalmente limitata dall’osservanza del principio di uguaglianza dei cittadini di fronte allo Stato ed alle sue leggi. Per cui non doveva neanche essere consentito ad un partitino localista (nelle elezioni del 2001 aveva preso meno voti della soglia di sbarramento del 4%) xenofobo e razzista verso il Sud d’Italia e verso chiunque non parlasse bergamasco, parte integrante e sostanziale dell’Italia, di assumere responsabilità politiche, ministeri, potere di indirizzo dell’azione governativa. Ma è arrivato Berlusconi e lo ha fatto. Ha estratto la Lega ed i fascisti dalle fogne e li ha fatti statisti. Tra l’ignavia e, forse, l’invidia, dell’opposizione che, invece di chiamare alla lotta senza quartiere, si è acquattata ed intimidita.

Anche i Fascisti hanno deluso in questo nuovo ventennio berlusconiano. Sono passati dal nazionalismo e dal mito di Roma imperiale a galoppinare il Trota, Bossi, Maroni, Calderoli (quello della maglietta antislamica e dei morti a Bengasi). Brutta fine, povero Duce!!

Ma la peggior feccia formatasi negli anni del declino sotto Berlusconi è, a nostro parere, costituita da certi ambienti meridionali. I “suddisti” di casa nostra, filoleghisti o filoberlusconiani (è la stessa cosa), sono peggio dei loro sodali nordici, che almeno fanno i propri (benché sporchi) interessi. Quelli di casa nostra, invece, fanno i loro! Lavorano e si impegnano contro il Sud! Votano chi ci ha depresso, buttando a mare quel poco di buono che sia era riuscito a fare negli anni della speranza meridionale, gli anni ’90, e si alleano con chi ci odia, con chi “non salta napoletano è”, con “forza Vesuvio”!

Cosentino si è vantato di aver portato nelle elezioni del 2008 il partito di Berlusconi al 48% e Micciché, del Grande Sud, è l’artefice dell’ormai mitico 51 a 0 in Sicilia.  Ora stiamo ascoltando i discorsi della gente, magari davanti ad un caffè, o in autobus… Ci sono tanti “fanciulli” al Sud, pronti a dimenticarsi del problema del lavoro, della disoccupazione femminile, della violenza camorristica, della diseguaglianza nelle opportunità cui il Sud è ridotto. Parlano di IMU, di magistrati, di comunisti, di grandi uomini… Ascoltiamo e vediamo, oltre ai “fanciulli”, gentaglia chiaramente pagata o interessata. Sono tutti traditori. Chi voterà per Berlusconi sarà oggettivamente ed indiscutibilmente un traditore del Sud, perché avvantaggerà colui che per venti anni non ha fatto altro che affossarci, impoverirci, toglierci la dignità! Altro che Garibaldi, Cavour e Vittorio Emanuele: siete voi, con le vostre mani ed i vostri voti i primi nemici del Sud.

O, se preferite, lo siamo anche noi, che pur conoscendovi uno per uno, non siamo ancora passati a cercarvi casa per casa, bar per bar, per aprirvi gli occhi, per dirvi chiaramente ed in faccia quanto ci fate senso.

Per quelli che… hanno la memoria corta, madamina il catalogo è questo

Olgettine, D’Addario, Noemi Letizia, Veronica, Marina, Estella.

Gheddafi, Putin, Bush padre e figlio (se li è fatti tutt’e due, il prestato alla politica!).

Ponte sullo Stretto.

Leggi ad personam, porcellum, nipote di Moubarak.

Magistrati. Perseguitato. Cucù Merkel! Merkel culona. Comunisti. Meno tasse per tutti. Io. Libertà, lodo, plutonio, Ciaramella, lavitola, Igor marini. I tedeschi ruttano. Appartamento comprato a mia insaputa. Casa di Montecarlo. Lo giuro sui miei figli. Ho rispettato gli impegni. I Cinesi mangiano i bambini. Non è colpa mia. In Italia non si può governare. Ho governato più a lungo di tutti. Dell’Utri e Cosentino galantuomini. Le ragazze hanno perso il fidanzato perciò le stipendio. Mai pagato una donna in vita mia. È malato, aiutatelo, gli piacciono le minorenni. Ero solo era morta la mamma e mi sono fatto l’orgia. Burlesque. Non l’ho mai detto. Grandi Eventi, Grandi Imbrogli, G8 alla Maddelena, Bertolaso, i imassaggi, i preservativi. Mi consenta. Ho usato il mio fascino latino sul ministro finlandese. I comunisti hanno fatto (da 30 ad 80 a seconda del momento) milioni di morti. Libertà di andare all’estero per concepire un figlio. La comunione ai divorziati. Ho tolto l’ICI. Non ho inventato IMU e redditometro, li ha inventati Amato (1992). Condono edilizio, fiscali, previdenziale, delle badanti, scudo fiscale, ampliamento delle case, soldi alle famiglie con la social card. Terremoto. Colpa della crisi, colpa dell’Euro di Prodi, colpa dell’Europa, colpa della Merkel, colpa dei magistrati, eredità dei comunisti, colpa del terrorismo e dei sindacati. Non è mai colpa mia. Colpa del governo tecnico. Appoggiamo lealmente il governo tecnico. Colpa di Monti e Bersani. Io ho fatto generosamente un passo indietro. Propongo a Monti di federare i moderati. Monti non mi ha risposto. Monti è la causa di tutti i mali. Sono un grande. Il PPE mi coccola.

Desideriamo con tutto il cuore non sentire mai più questi temi, perché non ci interessano, perché abbiamo altri problemi ed altre cose cui pensare. Adesso, per le elezioni di febbraio 2013, prepara la sorpresa e l’ennesimo “contratto con gli italiani”. Intanto ha 77 anni e da circa 20 ci sta sfiancando gli attributi con le stesse fesserie.

Da questo punto di vista è davvero un grande…!

Conosce il popolino, ne fa intimamente parte con la sua protervia di facile arricchito e bulletto di quartiere. Così ha stuprato la democrazia. Ha corrotto elettori, senatori e deputati: un vero specialista!

Taglio dei viveri a Sud. Uguaglianza dimenticata

Il declino italiano ha segnato il berlusconismo prima ancora della crisi. Non dimentichiamo infatti che l’Italia era già in recessione quando nel 2010 la Germania segnava una crescita del 3,5% e la Francia marciava quasi di pari passo.

Noi invece pagavamo già il federalismo impostoci (non solo ma principalmente) dalla Lega. Consigli regionali faraonici con facoltà di spesa ed imposizione, consigli provinciali, di circoscrizione, comunità di tutti i tipi. Assistenza sanitaria spezzettata e nelle mani avide ed incapaci delle Regioni. Come si chiama quella clinica di Milano dove toglievano alla gente i polmoni buoni pur di operare ed incassare? E magari i polmoni erano di un poveraccio che veniva da Napoli o da Palermo a spese dei cittadini campani o siciliani! Ma su questo sono egualitari, non è sui poveracci che fanno diseguaglianza di trattamento tra nord e sud.

Medicine, apparecchiature ospedaliere comprate dallo stesso fornitore da Regioni diverse a prezzi diversi, seconda la mazzetta, la mattinata, le condizioni meteo! Bilanci in deficit, l’ovvio risultato.

Per non parlare della sottrazione al Sud di 25 miliardi di Fondi Fas e del taglio degli stanziamenti previsti dal governo Prodi a favore del sud, aumentando così il divario nord-sud.

Il rimedio pensato dall’asse Berlusconi-Maroni? Che ciascuna regione si trattenga il 75% del reddito prodotto. C’è da finanziare la previdenza (=pensioni), Forza armate, Diplomazia, etc. etc.… Come si farà? Addio uguaglianza nella Scuola, Sanità, Giustizia, stipendi pubblici. Al sud il reddito è inferiore, circa la metà del nord. Per cui anche se tutti versassero onestamente le tasse dovute (e così non è), gli incassi di una Regione del sud saranno la metà di una del nord, a parità di popolazione. Invece le attrezzature ed il personale costano uguali al nord come al sud, se non di più per motivi di trasporto e logistici. Il bilancio della sanità di una regione meridionale non può che essere in rosso, anche in condizioni ideali di onestà e trasparenza, se affidato solo alle risorse locali (federalismo fiscale leghista). Lo stesso dicasi per la Scuola, per le pensioni e le altre prestazioni sociali. Il tutto alla faccia dell’uguaglianza. Il tutto tanto per dare un’altra e definitiva mazzata al sud!

Badate bene che quello del 75% del reddito trattenuto nelle regioni di provenienza è un punto fermo del programma leghista. Berlusconi non ha preso le distanze, anzi, come sempre, si è piegato ai voleri della Lega che altrimenti avrebbe corso da sola con il suo 4-5% .

Per un meridionale continuare a sottovalutare il pericolo leghista, che può estrinsecarsi solo e soltanto attraverso il sodale Berlusconi, non è più un peccato d’ignoranza. I fatti sono davanti a tutti. Non ci sono scuse: se li votate, lo farete contro i vostri interessi, contro la vostra terra, contro la vostra gente.

Elezioni 2013

In un paese normale, lo scontro elettorale sarebbe stato tra il liberismo di Monti ed i progressisti del PD. E invece? Invece assistiamo alla solita lotta intestina che strazia la sinistra contrapponendo un Ingroia ad un Bersani sulla base di un eventuale ricorso ai voti dei montiani in Parlamento. C’è da chiedersi, a chi dovrebbero chiederli? Alla santa lega del duo Maroni-Berlusconi?

Il fallimento del governo Monti, prescindendo dalla riacquistata credibilità in campo internazionale (sarebbe stato facile per chiunque dopo l’esperienza berlusconiana), è evidente. Il paese è retrocesso ai minimi storici degli anni settanta e forse ancora di più. E non tanto per la crisi ma per manifesta incapacità di affrontare problemi sociali ed economici che non possono essere risolti continuando ad applicare testardamente le regole del neo-liberismo Reganiano. E ora ci chiede il voto? Promettendo ciò che non ha saputo fare?

Un Paese normale non accetterebbe mai di essere il gregge di qualcuno, men che mai di un guitto “cavoli suoi” come Berlusconi. Si sarebbe parlato di Sud, di lavoro, di crescita, di territorio, di scuola. Cioè dei gravi problemi italiani e dei programmi per affrontarli. Con il nano di Arcore, ciò non è possibile. Un uomo solo, peraltro vecchio, stantio, lurido di trucco, sta tenendo immobilizzato il Paese coi suoi soldi da vent’anni, facendosi solo scientificamente i cavoli suoi, mandando a ramengo tutto il resto.

E volete che non ce l’avessimo con voialtri che lo votate? L’IMU sulla prima casa verrà comunque riformata, ma resterà il problema del vecchietto che si è messo in casa di riposo, pagandola coi soldi dell’affitto della propria unica e sola casa. Continuerà a pagare l’IMU come seconda casa o di più, perché occorrerà compensare il mancato introito delle prime case.

In un paese normale non si aspetterebbe l’ultima settimana per comunicare agli elettori la “sorpresa”, il “pacco famiglia” da imbonitore da pubblica piazza.

In un paese normale nessuno voterebbe per chi vuole disgregare il paese stesso, affinché una parte di esso – il Sud – finisca a “schifio”, affinché trionfi la diseguaglianza e chi è ricco lo diventi sempre di più, mentre chi è povero debba morire di fame. Nessuno, specialmente tra coloro che rischiano di subire il danno e sono, purtroppo, i suoi elettori più fedeli: quelli che seguono il suono del campanaccio del maschio dominante e che si addormentano con la favola di Cenerentola e del principe azzurro.

Post scriptum

L'Euro è una difesa per il nostro potere d'acquisto. Un eventuale ritorno alla Lira, prospettato da Berlusconi e dalla Lega per generare inflazione, comporterebbe la diminuzione del valore reali delle pensioni e stipendi, nonché la automatica riduzione del valore dei nostri risparmi. Sarebbe una manovra CONTRO di noi e favorirebbe solo gli indebitati ed i faccendieri. Ragionate con la vostra testa: non occorre essere economisti per capire un concetto così terra-terra!

Fara Misuraca

Alfonso Grasso

Febbraio 2013


Gli editoriali del sito sono scritti congiuntamente da Fara Misuraca ed Alfonso Grasso


Leggi il commento di Antonio Casolaro

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