Il canto del cigno nano
Editoriale de Il Portale del Sud
Alle primarie
del PD hanno votato più di tre milioni di cittadini italiani. Grillo li
ha definiti, più o meno, “morti viventi”. Il comico genovese invece non
parla di Berlusconi, che prepara la sua ennesima “discesa in campo”.
Strano modo di invertire vivi e zombi, quello di Grillo, non trovate?
Né destra né sinistra
è,
in fondo, uno dei tanti luoghi comuni ideali condivisi dal duo
Grillo-Berlusconi. Insieme con la gestione personalistica del potere,
delle scelte, dei comportamenti. Oddio, gli stili sono un po’ diversi,
forse solo a causa della grande diversità dei mezzi a disposizione. Il
nano di Arcore impersona il buffo dittatoriello brianzolo, bullo e
cialtrone, mentre Grillo usa internet e la rete…
quella che nella sua vastità e impalpabilità permette di fare e disfare
fino ad imporre la propria (di Grillo) linea d’azione.
Sappiamo bene che i proponimenti di Grillo sono in linea
di principio ben più nobili di quelli del porco-nano, e ci mancherebbe
altro! Non occorre certo uno sforzo sovraumano per differenziarsi dal
pensiero dell’anziano sporcaccione (Berlusconi è nato nel 1936, per cui
alle elezioni del 2013 avrà 77 anni ed a fine legislatura 82!) che ha
sempre agito per tutta la sua vita in modo da farsi impunemente i loschi
cavoli suoi e che adesso mira solamente a continuare a farlo! Ma il
metodo, spregiudicato e senza regole, dei due è molto simile.
Berlusconi rinnoverà lo spauracchio dei “comunisti”,
parola con cui ha per anni accumunato russi, cinesi, socialdemocratici
norvegesi e… cubani! La sua era una non-ideologia, fatta di vuoti slogan
per gonzi, del tipo “meno tasse per tutti”. La sua è stata una strategia
dell’odio, del metterci uno contro l’altro, incasellando il popolo
italiano in due enormi contenitori: i “comunisti”, portatori di tutti i
mali e responsabili di tutte le miserie del mondo. E i “suoi”, popolino
luccicante ed ancheggiante, meschino ed egoista…
Grillo fa più o meno la stessa operazione. Alla parola
“comunisti” ha sostituito quella di “partiti”, con la stessa tracotanza,
animato dallo stesso individualismo che non distingue ma giudica, che
non cerca condivisioni bensì disprezza ed odia.
Invece si può tranquillamente ammirare il popolo delle
primarie. Siamo gente che crede ancora in un ideale di solidarietà ed
uguaglianza. Siamo uniti dalla speranza di poter ricostruire un domani
per i nostri figli, di poter salvaguardare le nostre pensioni e stipendi
da 1500 euro, di poter rinnovare il progresso con l’energia pulita ed il
lavoro sicuro, per tutti. La nostra forza è quella di avere una base
ideologica comune, la nostra soddisfazione è nello scoprire che anche il
vicino di casa è andato a votare… magari da oggi ci è un po’ più
simpatico!
I grillini non avranno mai questo tipo di amalgama.
Potranno tra loro condividere progetti ed idee, ma poi i guai verranno
su come attuarle, perché scopriranno che le azioni hanno risvolti
inaspettati o sottovalutati che impongono riprogettazione continua e
flessibilità mentale e… fatalmente si divideranno, come già adesso è
accaduto a chi è stato eletto nel movimento 5stelle. Senza base ideale,
senza Sinistra oseremmo dire, c’è solo la solitudine
dell’individualismo. C’è anche il trasformismo ed il tradimento, per la
verità: accade nei partiti organizzati, figuriamoci in un movimento che
si nutre di “contro”!
Gli sprechi della politica
Speriamo che almeno la forte rappresentanza che Grillo
otterrà alle prossime politiche serva per diminuire davvero i costi
della politica!
Ma ricordiamoci che non solo gli stipendi e gli
appannaggi degli onorevoli sono uno spreco da abolire. C’è un intero
sistema da sovvertire. Occorrerà ripensare all’utilità pratica di avere
ancora delle Provincie, seppur dimezzate, delle Regioni per fare le
leggi sulla caccia ed i corsi di formazione, delle Asl munite di
presidente e consiglio d’amministrazione… dei mille corpi di polizia… di
migliaia di leggi che si contraddicono e paralizzano l’azione
giudiziaria e non… delle migliaia di edifici esentati dall’Imu perché
cattolici e quindi destinati ad attività senza scopo di lucro (come se
casa mia, su cui pago, lo fosse!). Occorrerà anche chiedersi se l’Italia
debba per forza avere portaerei e caccia F-35 (gli Aermacchi italici
costano 20 volte di meno… non saranno agguerriti come gli F-35, ma per
quello che servono…). L'Italia deve partecipare obbligatoriamente a
tutte le missioni militari all’estero, guerre o non-guerre che siano?
Sarà anche opportuno interrogarsi su cosa ci faccia un ambasciata
italiana a Parigi, un’altra a Madrid e così via, quando ci sono sontuose
(e costosissime) istituzioni europee per trattare qualsiasi tipo di
argomento!
C’è un lavoro immenso da fare in quest’Italia
post-berlusconiana. Non basterà una generazione, ma occorrerà un’azione
coerente in un tempo fatto da decenni. Una tale azione deve
necessariamente essere programmata alla luce di scelte motivate
ideologicamente, cioè alla luce di un comune convergere su valori
immutabili, in primis appunto l’uguaglianza.
Un esempio pratico: il fatto che in Campania si paghi da
novembre per intero l’assistenza sanitaria e che, invece, in Trentino la
mutua passi la chirurgia estetica, ebbene questa non è uguaglianza! Se
in Campania la situazione disastrosa fosse dovuta ai “furbi”, lo Stato
dovrebbe colpire questi ultimi e non i cittadini onesti e bisognosi. Se
il deficit fosse colpa dell’amministrazione regionale fatta alla
carlona, aboliamo la regione Campania e affidiamoci ad uno studio di
ragionieri… Le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale devono
imperativamente essere uguali per tutti i cittadini italiani, a
prescindere dalla geografia!
Il problema ecclesiastico
Non c’è solo la necessità di far pagare alla Chiesa
cattolica il dovuto per le sue attività commerciali. L’Imu è una tassa
sulla proprietà, non sul lucro o sulla rendita. Io la pago perché ho un
appartamento, non perché sono ricco o povero, la pago anche se faccio
del bene. L’esenzione è quindi un privilegio insopportabile, oltre che
illegittimo, come stabilito dalla Corte europea.
La cosa miserevole è che i politici cattolici,
intrufolati in tutti i partiti, invece di pensare alla salvezza delle
loro anime, impongono il mantenimento dei privilegi alle scuole,
alberghi, ristoranti, case di cura della Chiesa! In verità, impongono
anche tante altre limitazioni all’uguaglianza (alla faccia di Gesù di
Nazareth…) da poter essere considerati (non solo da me) una palla la
piede per l’Italia.
Almeno sulla abolizione dei privilegi ecclesiastici i
“grillini” si daranno da fare? Potranno e vorranno trovare una
convergenza con i settori della Sinistra non genuflessi?
L’energia pulita, quella del campo sociale, si otterrà
solo se Chiesa e religioni rientreranno nella sfera a loro destinata,
quella più intima e privata, fatta di meditazione e buone azioni (con i
soldi propri e non con quelli degli altri). L’organizzazione ecclesiale
è potente e ramificata, per di più abituata da secoli ad influenzare la
vita pubblica. Ma se altri popoli, tra cui quelli a noi vicini, sono
riusciti ad affrancarsi, perché non provarci anche noi? Ricordiamoci
sempre che le religioni raccontano favole e si basano sull’immaginario.
La realtà contraddice qualsiasi credenza, basti pensare che vita nel
mondo è fondata sull’uccidere e mangiare altra vita, altro che
“Magnifico Disegno del Creato”! E ricordiamoci, anche se fa male, che
nessun Dio con un minimo di buon senso avrebbe creato un mondo
basato sul principio del pesce grande che mangia il piccolo per
sopravvivere! Che solo l’enorme alterigia e superbia umana avrebbero
potuto partorire l’idea di essere fatti ad immagine e somiglianza di un
Dio, però… mortali e destinati, a differenza del mio cane, alla vita
eterna! La vita è movimento e trasformazione continua, mangiare soffrire
divertirsi entrare uscire, quindi non può esserci vita fuori del tempo…
Che cosa significa vita “eterna”?
Lo so, fa male. Già alla nostra età è insopportabile il
pensiero della futura esclusione. Nulla è peggio della solitudine del
non-essere. Vedremo.
Il canto del cigno
Torniamo quindi al nano di Arcore, che mi ha odiato al
punto di farmi augurare che egli stesso muoia presto (l’augurio è il
“presto”, non la morte di per sé inesorabile). Adesso pare che si faccia
un nuovo partito, abbandonando il Pdl al suo misero destino. Si
organizzerà un attentato per farsi compatire e tornare al centro del
proscenio? Arriverebbe a tanto? Non si sa mai con uno come lui! Uno che
quando gli lanciarono addosso un souvenir di Milano, aveva già pronto in
mano il grosso fazzolettone per coprirsi la faccia…
I suoi slogan saranno quelli di sempre. Meno tasse, meno
Europa, meno Germania, meno comunisti… Sicuramente avrà la faccia tosta
di sostenere di essere ancora il paladino del popolo contro lo
strapotere della finanza, lui che possiede almeno due banche e, tramite
la figlia, Mediocredito Centrale! Qualche allocco ci cascherà ancora.
Gli approfittatori ed i cortigiani faranno finta di crederci ancora.
Ma voi? Dimenticherete che la cosiddetta agenda Monti
altro non è che la lettera di impegno sottoscritta da Berlusconi, pagina
a per pagina, tra agosto e novembre 2011? Lì c’era tutto: l’IMU, le
pensioni, le tasse…
E come farà il vecchio di Arcore a contrastare l’egemonia
tedesca, quando la Cancelliera Merkel gli ha già riso in faccia?
Riconosciamolo una buona volta per quello che è. Un
buffone pronto a tutto pur di avere potere. A forza di lifting non
riesce quasi più ad aprire gli occhi!. Un condannato all’interdizione
dai pubblici uffici, un corruttore di giudici, avvocati, testimoni
stipendiati, “olgettine” volgari, senatori e deputati comperati e … di
minorenni! Non solo Ruby gli si potrebbe dire, e tutti i significati
andrebbero bene!
I giochi del potere
Come detto, recentemente alcuni milioni di nostri
concittadini, animati da ottimi propositi, hanno celebrato la cerimonia
delle primarie del centro-sinistra da tutti spacciato come un fatto di
democrazia. Spacciato, sì, perché le primarie sarebbero senza dubbio un
fatto di democrazia se però portassero a decidere qualcosa oltre al nome
del premier nella futura coalizione, con il dubbio, non peregrino, che
gli elettori siano realmente dell’area di centro sinistra o non siano
state inficiate da voti, interessati, di elettori di destra. Ma mentre i
cittadini vengono fatti giocare al gioco della partecipazione
democratica, nelle stanze del potere si sperimentano altre ricette:
l’ipotesi di un Monti bis ad esempio, suggerito dai terzo repubblichini
o repubblicani Montezemolo e Riccardi, da questi ritenuto insostituibile
nelle sedi internazionali della speculazione finanziaria che ancora
governa l’Occidente. L’unico problema sarebbe quale maggioranza
affiancargli. Se una guidata dal “giovane” Renzi o dal “buon” Bersani.
Non dimentichiamo poi il potere del Vaticano, quello dei
cardinali e della Chiesa, ibernata da duemila anni, cui Mister Monti fa
risparmiare l’IMU. Anche in questo caso in discussione la maggioranza
che dovrebbe sostenerlo e certamente al consesso delle mummie non
piacciono persone tipo Vendola e SEL. I pupilli del cardinalato sono
Casini, amato da Ruini, o Bagnasco o chi meno si è compromesso con
Berlusconi.
E mentre gli onesti cittadini delle primarie si illudono di decidere il
futuro dell’Italia, nelle segrete stanze ci si preoccupa solo di dare
loro un contentino, coinvolgerli ma senza che possano “fare danni” e
illuderli di decidere qualcosa. L’importante è tenerli sempre ben
lontani dai giochi che contano. Democraticamente, è ovvio.
Fara
Misuraca
Alfonso Grasso
Dicembre 2012