Note sull'artista
Paolo De Majo (Marcianise 1703 - 1784)
La formazione pittorica del De Majo
avviene presso la bottega di Francesco
Solimena, in una fase in cui il maestro prepara la sua evoluzione verso
uno stile dagli esiti neoclassici. Il De Majo ne trae a sua volta
un'interpretazione di timbro "purista", che viene a confrontarsi con quella
dell'altro grande allievo del Solimena,
Francesco de Mura. Mentre quest'ultimo tende ad introdurre nelle proprie
opere le suggestioni dell'Arcadia, Il De Majo si indirizza verso il rigore
iconografico delle figure sacre, depurandole da ogni elemento turbativo di
matrice profana.
Il suo linguaggio visivo č schiarito dal
frequente uso della tecnica a fresco, in ampie campiture cromatiche che
rappresentano il superamento del tenebroso chiaroscuro che aveva
caratterizzato la pittura napoletana post-caravaggesca.
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