Note sull'artista
Nato a
Napoli nel 1841, è avviato all'arte dal padre
Carlo Tito, noto critico d'arte come anche lo zio Cesare. A Roma, nel 1850,
è allievo dell'incisore Luciano Marchetti, mentre a Napoli segue le lezioni
di Beniamino D'Elia e di
Nicola Palizzi. Alle opere di soggetto storico
alterna lo studio del paesaggio ispirandosi alla pittura della "Scuola di
Posillipo", testimoniata da numerosi studi e, in particolare, dalla tela
Sulla terrazza (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), sintesi
dell'attenzione dell'artista per l'elemento urbano del paesaggio e la scena
di vita borghese.
Nel 1870 si
aggiudica il primo premio all'Esposizione Nazionale di Parma con il dipinto
di soggetto storico La scomunica di re Manfredi (1868) e nel 1871
espone alla Società Promotrice di Belle Arti La leggenda della Sirena
(Napoli, Museo Nazionale di San Martino), opera più volte premiata e che,
insieme al Voto alla Madonna del Carmine, decreta il successo
dell'artista. Determinante è la conoscenza di Mariano Fortuny, incontrato a
Napoli nel 1874.
A Parigi viene
presentato dall'amico
De Nittis al mercante Goupil, per il quale lavora a
più riprese. Fin da giovane si dedica all'illustrazione di riviste di
attualità, tra le quali si ricorda l’Illustrazione italiana, ispirandosi al
folclore napoletano. Nota è anche l'attività di decoratore di chiese,
palazzi e di interni per la borghesia napoletana. Dal 1897 è titolare della
cattedra di pittura presso il Reale Istituto di Belle Arti e dal 1905
curatore della pinacoteca del Museo Nazionale di Napoli.
Muore nel 1915.
Tratto dalle biografie degli artisti di Marina Minozzi per l’opera “La Collezione d’Arte del Sanpaolo Banco di Napoli” a cura di Anna Coliva. |