Come difendersi dagli ambientalisti?
Il titolo del libro di Tullio Berlenghi sembra dare un’idea chiara del
contenuto: un nuovo strumento per l’azione di controinformazione in
materia ambientale, così di moda in questi ultimi tempi. Poi si prende
in mano il libro e si nota che in copertina c’è Bobo, il celeberrimo
personaggio di Staino, e si comincia a sospettare che ci sia qualcosa
che non va: possibile che il “compagno” Bobo si presti ad una simile
operazione? In seguito si nota che la prefazione è scritta da un tal
Fulco Pratesi, icona dell’ambientalismo nel nostro Paese, e allora si
comincia a vedere un po’ più chiaro. Sarà allora sufficiente leggere la
prefazione per capire che il libro di Berlenghi è un coraggioso
tentativo di parlare di ambientalismo rinunciando allo stile
cattedratico col quale talvolta gli stessi ambientalisti cercano di
illustrare le proprie tesi. Il presidente del WWF infatti mette subito
in guardia dal rischio che qualcuno possa davvero prendere sul serio un
agile manuale che, giocando sulla “pedanteria” dei portatori del verbo
ecologista, trova un modo – ironico e scanzonato – per dare utili
informazioni sulle conseguenze che l’attuale stile di vita del mondo
occidentale potrebbe comportare non solo per il nostro ecosistema ma
anche , di conseguenza, per la salute e per la qualità della vita di noi
tutti.
Il meccanismo del libro è semplice ed
efficace. L’io narrante è una persona “normale”, forse un po’
superficiale e sicuramente un po’ egoista, ma – a parte le prevedibili
forzature caricaturali – decisamente in linea con il comune sentire. La
principale trovata narrativa è l’invenzione dell’”amico ambientalista”,
quel personaggio un po’ naif che ad ognuno può capitare di conoscere e
del quale si sopportano affettuosamente le manie e le fissazioni. Manie
che il protagonista considera eccessive e comunque prive di fondamento
perché la questione ambientale – a suo avviso – non è così drammatica
come l’”amico” vorrebbe far credere e, in ogni caso, non c’è ragione per
cui si debba mettere in discussione il benessere faticosamente
conquistato grazie alla modernità.
L’obiettivo dell’autore è – a quanto
sembra – quello di prendere per mano, attraverso l’ironia e l’umorismo,
il lettore e indurlo a riflettere sull’importanza di un corretto ed
equilibrato rapporto con la natura. Non è dato sapere se riuscirà a
raggiungerlo, ma, al di là dei suoi ambiziosi propositi, la lettura del
libro è scorrevole e godibile, alcuni capitoli sono molto divertenti e –
a tratti – il “dizionario “ambientalista” contiene definizioni davvero
spassose.
Per contatti con l’autore,
presentazioni, interviste e richiesta libri: 335.1302190
stampa.ambientalisti@libero.it
Come
difendersi dagli ambientalisti
Tullio
Berlenghi
illustrazioni
di Sergio Staino, prefazione di Fulco Pratesi
Edizioni
Ibiscus – pagg. 132, € 12.00, Isbn 88-902052-0-2
Hanno detto:
“…scherzando e provocando, il libro è un utile ripasso delle buone
regole per vivere, bene e tutti, nel nostro pianeta sempre a rischio di
disastri”. Tuttolibri – La Stampa
“Il gioco
non si esaurisce però nella descrizione psicologica e subculturale di un
modello antropologico diffuso nella realtà contemporanea delle società
occidentali. Perché nelle argomentazioni antiambientaliste del suo
personaggio immaginario Berlenghi introduce molte notizie e
informazioni”. La Nuova Ecologia
“Berlenghi irride l’ambientalista-militante che dice «Io vivo bene solo
se so che il Chirocefalo è salvo». E aggiunge: «Quel pericoloso
fanatico, a dire il vero, sono io»”. Corriere
della Sera – Magazine
“La
principale trovata narrativa è l’invenzione dell’amico ambientalista,
quel personaggio un po’ naif che ad ognuno può capitare di conoscere e
del quale si sopportano affettuosamente le manie e le fissazioni”.
Affari Italiani
… una provvidenziale guida
per difendersi da ambientalisti,
verdi, ecologisti e affini che
vogliono toglierci ogni vizio, comodità ed eccesso pur di salvarci vita
e, esagerati!, Pianeta. Scherzando, scherzando Tullio Berlenghi, che da
troppi anni bazzica i bassifondi verdi, è finito con lo scrivere il
manuale giusto.
Leggendo ci si rende conto che i suggerimenti contenuti in queste
preziose pagine, illustrate da Sergio Staino, non sono esattamente
quelli che il titolo lascia immaginare. Ogni pratica, ogni
dato, ogni comportamento sano viene sanzionato e canzonato. Ma, mentre
Berlenghi si prende gioco di noi poveri ambientalisti, in realtà finisce
col sostenere le nostre tesi, finisce con essere profeta migliore dei
tanti fra noi che sappiamo solo promettere sventura e offrire in
consolazione cilici (sia pure biologici). Scherzando, scherzando,
Pulcinella dice la verità, insomma.
Modus Vivendi
“…
affidarsi al senso dell’umorismo degli interlocutori è operazione quant’altro
mai azzardata che rasenta l’autolesionismo ed il suicidio”.
Parchi – rassegna di cultura delle aree protette
“L’io
narrante è una persona “normale”, forse un po’ superficiale e
sicuramente un po’ egoista, ma – a parte le prevedibili forzature
caricaturali – decisamente in linea con il comune sentire”.
Liberilibri
Il titolo
di questo nuovo libro di Tullio Berlenghi è già di per se tutto un
programma. In chiave ironica e scanzonata l'autore raccoglie una miriade
di dati e informazioni sulla psicosi ambientalista, una malattia
particolarmente di moda in questi tempi.
Jacopo Fo
Quando
divulgazione e ironia si incontrano
Compratelo, regalatelo, fatelo girare. Fate in modo che entri nelle
scuole. Dimenticatevelo sull’autobus nelle ore di punta. Ci sono più
cose in queste 130 pagine che in tutta la vostra collezione di Modus...
comprese le vignette di Staino! Modus
Vivendi
“Non mi
sembra un granché”. Una ex dell’autore |