Note
critiche
“Tutto accade intorno a me ma io
inseguo parole e non mi accorgo di nulla e nulla mi interessa” (…)
Questa frase della curatrice che accompagna la prefazione al testo in
catalogo è significativa dei tempi che attraversiamo. Affidiamo giorno dopo
giorno alle parole più che a fatti concreti i nostri atti, i nostri
propositi e soprattutto il nostro futuro. La parola che ci è servita per
comunicare oggi rischia di farci implodere. Certamente l’artista, nel fare
la scelta contaminativa offrendo ai poeti i suoi lavori affinché potessero
innestarvi: parole, frasi, versi e il qualche caso, elementi decorativi,
frammenti di componenti pittorici perché la poesia divenisse immediata
evitando l’intercessione della conoscenza della parola, sapeva del rischio
che avrebbe corso. Poeti e scrittori avrebbero in qualche caso, intervenendo
con la parola, fatto sì che il visitatore captasse la parola per entrare nel
merito dell’opera. Quindi la parola come mezzo per arrivare alla pittura ma
anche la pittura per arrivare alla parola. Scrive Vinny Scorsone nel suo
testo in catalogo: “(…) Parole e colori hanno danzato insieme, si sono
scontrate ed incontrate con evanescenze e densi colpi di spatola e pennello.
I colori si sono accostati costruendo solide strutture cromatiche e il
pensiero ha tracciato la sua strada facendosi largo nelle profondità
dell’anima. Un po’ poesia visiva, un po’ pittura solcata timorosamente dalle
parole. Gli autori hanno affrontato la sfida e si sono accostati alla
pittura di Turi Sottile ora, i poeti, in maniera riverente, cercando di non
contaminare e di non farsi contaminare dalla pittura, girandole attorno,
occupando lo spazio strettamente necessario, ora, i poeti-artisti, cercando
lo scontro con la materia pittorica, impadronendosene rendendola parte
inscindibile della produzione poetica. (…)”
Tratto dalla presentazione della
personale
“Turi Sottile e i Poeti”,
Galleria d’Arte Studio 71 Palermo. 20 febbraio - 13 marzo 2010. |