Note sull'artista
Nato a
Napoli nel 1722 circa, si forma nella bottega
di
Solimena. Al 1748 risale la Crocifissione (Roma, collezione
privata), prima opera certa e datata dell'artista, che dimostra una
personalità già autonomamente sviluppatasi dalla iniziale formazione presso
il grande maestro. L'anno successivo esegue tre tele dedicate al ciclo
mariano per la chiesa di Santa Maria dell'Aiuto a Napoli, unica commissione
eseguita per un edificio religioso in questa città; in esse si rende
manifesta la ricercata mediazione tra la pittura di Solimena e il rinnovato
interesse per i grandi pittori della prima stagione barocca, in particolare
l'emiliano Giovanni Lanfranco.
Documentato a
Roma dal 1752, esegue sei dipinti per la chiesa di San Crisogono (la
Resurrezione di Lazzaro, il Convito di Assalonne, il Convito
del ricco Epulone, la Resurrezione del figlio della vedova di Naim,
Isacco che benedice Giacobbe, Tobiolo che risana la cecità del
padre), in seguito trasferite nella basilica di San Paolo fuori le Mura.
Tra il 1753 e il
1758 dipinge la serie di tele destinate a decorare la chiesa, oggi
distrutta, di Santa Maria di Monte Oliveto nel convento di Castell'Arquato
presso Parma, realizzate secondo il programma iconografico dettato dal
committente, fra' Raffaello Rossi da Lugagnano, commissario generale dei
frati minori.
Accanto alle
opere di soggetto religioso, il pittore sviluppa un vasto repertorio di
scene di genere rappresentative della società borghese del tempo,
trasformando in chiave moderna e con satira sottile la tipologia di alcune
composizioni assai diffuse nell'ambito del naturalismo seicentesco.
Straordinario ritrattista, riversa anche in questo repertorio la sensibile
resa psicologica dei personaggi e l'analisi penetrante dell'ambiente
sociale. Muore a Roma nel 1770.
Tratto dalle biografie degli artisti di Marina Minozzi per l’opera “La Collezione d’Arte del Sanpaolo Banco di Napoli” a cura di Anna Coliva. |