Note sull'artista
Francesco Tizzano (Napoli,
1923-2012)
Nella famiglia dello scultore
Giovanni Tizzano, dall’argilla da lui coltivata, è venuto fuori
anche il germe della pittura divenuta, poi, una prerogativa dei suoi
figli: Francesco e Renato.
Francesco ha sempre dimostrato una
speciale vocazione per la pittura, con qualche saggio plastico.
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"Gente"
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Colori quasi svaniti e ombre grigie
nei dipinti di Francesco e specialmente nei suoi paesaggi del Vomero,
hanno il volto della tristezza là, dove negli ultimi alberi, come le
palme di Villa Merola, stanno per scomparire insieme agli ultimi
frammenti dell’antico villaggio.
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"Bagnanti"
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Ma nulla è mai gaio o sonoro nei
dipinti di Francesco Tizzano, perché lui stesso non sorride mai, e si
direbbe immalinconito in un silenzio opaco.
È un vero artista!
Un sensitivo delle cose umane e
materiali, e nessuno aspetto della realtà riesce a rallegrarlo, anzi è
proprio l’allegria degli altri che lo rende di pessimo umore.
E poi nemmeno la sensualità delle
promiscue spiagge balneari eccita in lui il senso della plastica
policromia: pittoricamente il suo sguardo smorza gli ardori e i colori
della vita.
Ed è più a suo agio osservando certi
quadretti della strada, come “Pinuccio e compagni”che sembrano sparute
creature da circo, e poi fiori, composizioni, nature morte, nel loro
inerte isolamento rispecchiano ancor più l’animo di questo
artista,sincero che oscilla in una inquieta alternativa nel fissare con
povertà di mezzi, le immagini chiuse tra l’attimo fuggente e l’ambiente
mutevole.
Partito dal plastico chiaroscuro,
crisconiano, presto ha allentato le maglie di tale indirizzo per seguire
altro percorso, più confacente al suo temperamento,nonché alla lezione
pur nel particolare accento di un napoletanismo integrale del gusto del
colore.
Francesco Tizzano, ha partecipato
alle Biennali di Venezia, alle Quadriennali di Roma ed è stato premiato
alla VII edizione di tale importante esposizione nazionale, vincitore di
molti premi (Premio Torino, Premio Procida…).
Alcuni suoi dipinti saranno presto
esposti al Museo Civico di Napoli (Maschio Angioino).
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"Panorama"
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