Note sull'artista
Giulio Telarico è nato a Cosenza nel 1949.
“Giulio Telarico con questa personale
delinea attraverso il tracciato espositivo uno spazio di riflessione e
di sintesi del suo percorso artistico, che inevitabilmente si configura
come un momento di bilancio tra quanto già realizzato e quanto ancora
potrà accadere nella sua vicenda storica e culturale, nell’ambito di un
costante confronto tra la tradizione novecentesca e la ri-cerca di un
linguaggio autonomo e personale. […]
Le sue opere, tra gestualità
pittorica e ricerca di forme plastiche, emergenti dalle tele,
sapien-temente modellate e centinate, o costruite per aggregazione
materica, si situano nello spazio ambiguo della percezione tra
illusorietà e realtà, lanciando una sfida all’osservatore, imbrigliato
costantemente nel gioco sottile e filosofico di dover decifrare i segni
visivi, ma anche le modali-tà espressive con cui sono proposti. C’è una
continua tensione nei suoi lavori che mira a ingloba-re l’osservatore,
rendendolo protagonista e soggetto pensante, attore e non più
spettatore, in un costante confronto con l’artista che lo sfida sul
terreno delle sue modalità percettive. Davanti a queste opere ci si deve
rendere conto di essere di fronte a qualcosa, non è concesso in alcun
modo delegare ad altri l’esperienza estetica e percettiva.
Il Dialogo con l’ombra, oltre a
rappresentare un personale modo di ripensare il senso e il ruolo
dell’arte e dell’artista, è dunque un dialogo con l’osservatore, con le
sue abitudini eidetiche, con la tradizione dell’arte come data una volta
e per tutte. Oltre che essere la proiezione tangibile di un conflitto
tra opposti (bidimensionale/tridimensionale, colore/non colore,
segno/simbolo, superficie/spazio, ombra/luce, arte/vita). […]”
Tratto dalla presentazione di Fabio De
Chirico, soprintendente per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici
della Calabria, della mostra “Giulio Telarico - Dialogo con l’ombra”,
Cosenza Palazzo Arnone, 26 maggio-8 luglio 2012. |