Quand’era
bimba la mia cara nonna
vide per
strada una giovane donna
che dimenava
impaziente i suoi arti
ed
impressionava parenti e passanti.
Dissero gli
anziani alla bimba stupita:
“Fai
attenzione quella donna è impazzita,
una
taranta l’ha pizzicata
mentre
coglieva una pianta spinata!”
Saltando ed
urlando le faceva paura,
persona
normale era di natura,
ma ora
danzava fino a svenire
ai tamburelli
non sapeva disobbedire.
Nell’umile
stanza della sua dimora,
la folla
paesana curiosava ogni ora,
ma un Padre
Nostro ed un’Ave Maria,
non si
negavano alla sventurata Lia.
Sfilavan le
lune e morivano i soli
scalpitava la
donna e impazzivan i dottori,
il suo corpo
posseduto non provava fatiche
strisciava
tra le sedie fra le bocche sbalordite.
A fine giugno
capolinea lei fece
nella chiesa
dei Santi di un salentino paese,
San Pietro e
Paolo ne eran Protettori,
e graziavan
da sempre gli sventurati danzatori.
Questa è la
storia di Lia la bella
che fu
pizzicata dalla tarantella,
persona
normale era di natura,
ma ora vive reclusa fra quattro mura.
Pubblicazione on-line de Il Portale del Sud, ottobre 2013 |