Note sull'artista
Nasce a Napoli
nel 1916 e segue i corsi dell'Accademia di Belle Arti e l'insegnamento di
Carlo Siviero e Pietro Gaudenzi, senza aderire ai movimenti che animano
il clima culturale napoletano. Le prime opere conservano più evidenti gli
elementi figurativi, dapprima rielaborati in chiave neocubista e quindi, nel
corso degli anni cinquanta, spinti verso nuove sperimentazioni (La
macchina da cucire, 1953) e trasformati in segni evocativi della
realtà, con cui l'artista mantiene un costante e lirico riferimento.
A Napoli è fra i
primi interpreti della pittura informale. Gli elementi geometrici di
cineprese e proiettori, più volte riprodotti tra la fine degli anni
cinquanta e i primi anni sessanta, si trasformano, nella densa luminosità
del colore, in tracce di forme cinetiche. Il forte sentimento della natura
emerge dalle superfici di materia colorata, dando luogo ad apparizioni di
insetti, immagini di fiori, animali e paesaggi. Presente a numerose edizioni
della Quadriennale di Roma (1951, 1953, 1973 e 1986) e, dal 1955, alla
rassegna torinese Peintres d'Aujourd'hui,
France-Italie, partecipa dal 1954 al 1960 alla Biennale di
Venezia che, proprio nell'edizione del 1960, gli riserva una intera sala.
Vincitore del Premio Michetti (1957), espone a mostre di rilievo, tra le
quali Pittori Italiani dopo il Novecento
(Milano, Palazzo Reale, 1970), L'Informale in
Italia (Bologna, Galleria d'Arte Moderna, 1983) e
Fuori dall'ombra (Napoli, Castel
Sant'Elmo, 1991). Del 1983 è la personale a palazzo Dugnani a Milano.
Presso
l'Accademia di Belle Arti di Napoli, che ha diretto dalla metà degli anni
ottanta, ha insegnato alla Scuola di Nudo per un decennio e alla cattedra di
pittura dal 1969 al 1985.
Tratto dalle biografie degli artisti di Marina Minozzi per l’opera “La Collezione d’Arte del Sanpaolo Banco di Napoli” a cura di Anna Coliva |