ET RESURREXIT
Come un tempo sulla via di Damasco
la Tua luce strepitosa
ha folgorato la scheggia impazzita
del mio guasto vivere.
Il sangue glorioso versato
per ogni derelitto, ridestò
il tiepido polveroso amore
che credevo di offrirTi.
Mentre l’astuto mentitore
mi lusingava con fosche seduzioni
Tu paziente, dalle soglie dell’eternità
mi vedevi immersa nella tormenta
devastatrice del peccato,
lasciandomi sbagliare
senza interferire, per non violare
l’umana libertà.
Ero l’albero sterile, infruttuoso
che si deve bruciare?
Colmo di compassione,
indulgesTi sulle scarne oblazioni
pur di sciogliere i legami subdoli
e letali, con i quali mi aveva
adescato il vile tentatore.
La divina grazia mi rese incolume
dai ferali raggiri dello scaltro.
Dal pentimento nacque la salvezza
con estrema dolcezza , mi porgesTi
il Verbo della riconciliazione.
Siena, 11 Gennaio 1999
da M.Teresa Santalucia Scibona www.scibona.org,
in occasione della Pasqua 2007 |