Nella valle del Sagittario,
appoggiata a uno sperone che si affaccia su una gola alpestre, emerge
Scanno
(1050 m. s.l.m.), al centro di una delle zone più belle della provincia
dell’Aquila, con un po’ più di 2000 abitanti residenti e di origini d’alto
medioevo, facente parte dei 100 borghi più belli d’Italia.
Le famose gole del Sagittario che precipitano verso
Anversa con la loro aspra bellezza e le memorie dannunziane della Figlia
di Iorio, il gruppo montuoso, con parecchie cime oltre i 2000 metri, che si
addentra nel Parco Nazionale d’Abruzzo, il lago che si adagia in un
abbraccio verde fino al ridente paese di
Villalago: in
questa pittoresca cornice sorge Scanno, già detta la
Perla d’Abruzzo, comune del parco d’Abruzzo (PNALM), cara alle
cronache degli scrittori di fine ottocento, a D’Annunzio e agli innumerevoli
fotografi, incluso Cartier-Besson, Giacomelli, ecc, che hanno immortalato le
sue donne e i suoi paesaggi. Quelle donne di Scanno, che ancora oggi,
seppure ogni anno meno numerose, indossano il costume tipico e unico
di Scanno, di foggia orientale e che si può ammirare specialmente durante il
mese di maggio e il 16 agosto, quando le sfilate di cortei nuziali riempiono
il paese degli stessi colori e fogge di epoche remote.
|
Donne di Scanno in costume |
Paesaggio, folklore, arte, artigianato delle
oreficerie
e del
merletto a tombolo;
una storia soffusa di mistero, con quel sapore d’oriente, e quel costume
unico, le gole aspre in cui gorgoglia impetuoso il Tasso, affluente del Lago
e, poi, il Sagittario, le montagne maestose e silenti, il lago, in cui si
specchia il villaggio di
Frattura,
lassù a 1200 metri, ricostruito in epoca fascista al posto di quello
distrutto dal terremoto del 1925, le cui rovine giacciono circa un
chilometro più a Nord. E sul Lago torreggia quel Monte Genzana che al
tramonto dell’era glaciale lasciò cadere una frana di milioni di tonnellate
di terra nel letto del fiume
Tasso, formando il Lago di Scanno,
uno stupendo specchio d’acqua incastonato come uno smeraldo nelle montagne
maestose.
|
Il Lago di Scanno
|
Questo patrimonio naturale e artistico rappresenta oggi la
base culturale di una
stazione turistica
modernamente
attrezzata sia per il soggiorno estivo che per gli sport invernali.
All’ottima ricettività, che ha le sue radici in tradizione
alberghiera che risale ai primi del secolo, si sono affiancate le
attrezzature ricreative e sportive: piscine, campi da tennis per l’estate e
impianti di risalita a Monte Rotondo e a Passo Godi per la pratica degli
sport invernali.
Inoltre, nel Lago di Scanno, detentore di Bandiera Blu, si possono fare
belle nuotate rilassanti, praticare lo sport del canottaggio e della vela.
La transumanza delle pecore, una volta l’attività principe degli abitanti di
Scanno, è stata rimpiazzata dall’allevamento stanziale di pecore e capre,
con produzione di formaggi eccellenti,
anche biologici certificati, carne ovina, bovina e suina di ottima qualità.
Scanno 13 luglio 2008
Scritto da Oscar Pace, a cui vanno i
ringraziamenti del Portale del Sud
|