La cittadina normanna
di San Marco Argentano è l’erede dell’antica Argentanum,
sita nella valle del fiume Fullone, a cavallo della via
istmica che collega lo Jonio al Tirreno. Ha una lunga
storia di insediamenti. Le fonti attestano una
continuità abitativa dal VIII secolo a.C. al medio evo.
Durante il dominio di
Sibari (720-510 a.C.) è designata col nome di Argyros
come piccolo centro minerario dal quale si estrae
l’argento per la coniazione dell’incuso (antica moneta
sibarita). Nel 390 a.C. viene annessa alla
Confederazione lucana. Nel 356 a.C. dopo la secessione
dei Lucani, è annoverata, col nome di Argyrano, fra le
dodici repubbliche bruzie che elevano Consentia a
capitale.
Nel 282 a.C. prende
parte alla conquista della città greca di Thurium e
viene sconfitta dai romani, che ne mutano il nome in
Argentanum, toponimo che decade solo nel X secolo d.C.
Durante la seconda guerra punica (c.210 a.C.) si allea
con Annibale, seguendone fortune e disfatte. Nel 204
a.C., come ci informa Tito Livio, si compie il rapido
processo di romanizzazione. Nell’88 a.C., dopo la guerra
sociale ed in base alla Lex Julia municipalis, diventa
municipio.
I
Martiri Argentanesi
Nel 44 d.C., secondo
la tradizione, si consuma il sacrificio dei Martiri
Argentanesi: Dominata, Viatore, Cassiodoro e Senatore,
considerati tra i primi martiri della cristianità.
Dai
Bizantini ai Saraceni
In epoca bizantina,
dell’antica Argentanum sopravvive, a una fase di
spopolamento, un esiguo nucleo abitativo. In età
longobarda troviamo la città già situata in collina,
come testimoniano, ancora oggi, la chiesa e l’antico
rione di S. Maria dei Longobardi. L’ultima voce riferita
ad Argentanum risale all’896. In seguito, per effetto
delle terribili invasioni saracene, l’antica città viene
abbandonata.
Il
Nome San Marco
Nel 969 il sito
attuale prende il nome di San Marco, a ricordo
dell’evangelizzazione dell’apostolo Marco (al quale si
deve, secondo la tradizione popolare, la conversione dei
Martiri Argentanesi).
L'assedio di Roberto il Guiscardo
Nel 1048
Roberto il Guiscardo assedia e conquista San Marco,
trasformandola in città fortificata. Da qui dirige le
operazioni militari per la conquista delle Calabrie. I
normanni conferiscono nuovo e decisivo impulso alla
vita politico-economica della città ed al suo assetto
architettonico. Essi, valorizzando il primitivo
insediamento di età longobarda e la naturale posizione
strategica del luogo, erigono le mura della città, la
poderosa torre e la casa-fortezza di Roberto il
Guiscardo (oggi episcopio). Fece quindi parte del Regno
di Sicilia (Regno di Napoli, Regno delle Due Sicilie)
fino alla venuta di Garibaldi del 1860 per 'Unità
d'Italia. Dal 1862 la cittadina viene nominata San Marco
Argentano.
Eduardo Bruno
Testo, logo coume e immagine antica mappa tratti da
http://www.comune.sanmarcoargentano.cs.it/ |