Un “onphalos” nel
Mediterraneo può essere definita la stratificazione
storica greco-romana sotto il convento di San Lorenzo
Maggiore a Napoli.
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La stratificazione |
San Lorenzo sorse nel
XIII sec. per volontà di
Roberto D’Angiò, è considerato il più importante
luogo di culto medievale. Qui, le indagini archeologiche
hanno precisato le varie fasi storiche della città, una
struttura di epoca greca risalente al IV sec. a. C.
sulle quali si innesta un complesso di età Imperiale I
sec. D. C.
L’area del foro
romano prese il posto dell’agorà greca di
Neapolis, la colonia greca fondata intorno al 470
a.C. da coloni cumani in seguito alla vittoria riportata
sugli Etruschi nella battaglia navale di Cuma.
Procedendo nel
livello sottostante, (scendiamo di altri 6 m e di 2000
anni), troviamo in quest’area superiore, un tratto di
un’antica strada romana (cardine, lungo circa 60 m)
sulla quale si affacciano svariati ambienti (Il forno,
la lavanderia, la prima fabbrica di gelati... ).
Gli ambienti poggiano
su vani in tufo, (IV sec. a. C.); tutto il complesso
venne obliterato nel I sec. a.C. dal Macellum,
l’antico mercato alimentare.
Il Macellum
era organizzato a terrazzamenti per adeguarsi alla
particolare conformazione del terreno, che fu a sua
volta riutilizzato come basamento per la chiesa
paleocristiana e per l’edificio altomedievale.
Pina Catino |