Nun me chiammate cchiù donna 'Sabella chiammateme Sabella 'a sventurata! Aggio perduto trentatré castella nella Puglia chiana e nella Baselecata. Aggio perduto la Salierno bella ch' era lo svago della disgraziata. 'Na sera me mettietti 'mbarchecella e la matina me trovai necata.
Note Si tratta di una canzone popolare salernitano ancora oggi cantato nella regione del Cilento e riferito ad Isabella Villamarino moglie del principe di Salerno Ferrante Sanseverino. La principessa dopo essersi adoperata per anni per porre termine all'esilio del marito (vedi articolo su storia di Salerno), fu colpita da ictus durante un viaggio di ritorno dalla Spagna. Morì a Valladolid nel 1559. Secondo la leggenda morì annegata durante il suo viaggio per mare. La trascrizione della canzone è a cura della signora Astrid Filangieri |