Nato a
Napoli nel 1835, frequenta l'Istituto di Belle Arti, lasciandolo ben presto
per proseguire da autodidatta basandosi sui principi della ripresa dal vero
di Giacinto Gigante. Fondatore della "Scuola di Resina", insieme con
Adriano Cecioni, Giovanni De Nittis e Marco De Gregorio, lascia Napoli dopo
la morte di quest'ultimo (1876) per vivere a lungo a Parigi, insieme a De
Nittis. Qui subisce l'influenza dei paesisti della Scuola di Barbizon e del
Corot più maturo, oltre che della pittura impressionista, pur mantenendo una
propria costante individualità. Pittore di sensibile finezza cromatica,
predilige la rappresentazione di una natura quieta e malinconica. Presente
ai Salons fin dallo stesso anno 1876 (I platani a Napoli in autunno, Le
prime gemme), partecipa in seguito alle esposizioni universali di Parigi
del 1878 e 1889. Nel 1892 fa ritorno a Napoli, dove ottiene la cattedra
presso l'Istituto di Belle Arti, continuando l'attività per importanti
esposizioni (Le Rive della Senna, 1892, Roma, Galleria Nazionale
d'Arte Moderna) e in particolare per la Biennale di Venezia, a cui partecipa
dal 1899 al 1905, ed ancora nel 1910. Muore nel 1912.
Tratto dalle biografie degli artisti di
Marina Minozzi per l’opera “La Collezione d’Arte del Sanpaolo Banco di
Napoli” a cura di Anna Coliva |