Editoriale del Portale del Sud
Le "ragioni" della devolution
di
Alfonso Grasso
Forse qualcuno si sarà chiesto come mai il Berlusconi, convinto accentratore ed epuratore di comici e giornalisti, appoggi la devolution bossiana.
È di questi giorni il suo smodato assalto al povero Follini, che si è permesso di dire come la pensa su di un tema così importante, intimandogli di ritirare gli emendamenti, tentando di spaccare l'Udc tramite i vari e compiacenti Buttiglione, D'Onofrio e Cuffaro.
Noi non pensiamo che tutto ciò il Berlusconi lo faccia per motivi ideali. Come ha già dimostrato con la pletora delle leggi ad (sua) personam, riteniamo che “nun gliene po’ frega’ de meno” del merito delle questioni.
Semplicemente pensa di liberarsi, con il federalismo bossiano, dei servizi da rendere ai cittadini, arrembandoli alle Regioni al grido “…e mo’ so’ tutti cavoli vostri”.
In tal modo potrà effettivamente “diminuire” le tasse, e potrà criticare le regioni “comuniste”, che dovranno invece tassare con gli interessi. Un "bel" piano, non c’è che dire!
C'è poi un'altra ragione, più di fondo. La devoluzione consentirà di realizzare il "regno del nord", il ricco feudo da possedere senza alleati scomodi (An e Udc) e dotato di colonie (i feudatari del sud) da maltrattare senza più il filtro della forzata fratellanza nazionale.
Un sogno onirico che mi sembra che Berlusconi coltivi insieme a quello dell'immortalità.
Peccato che ci vadano di mezzo l’Italia ed il Sud in particolare.
Alfonso
Grasso
Luglio 2004 |