la collezione d'arte: Mattia Preti

"Giuditta" , Napoli museo di Capodimonte


Cristo fulminante, Taverna


Madonna degli angeli, Taverna (CZ)


Il trionfo dell'Amore, Galleria Nazionale di Cosenza


Il trionfo dell'Amore (particolare), Galleria Nazionale di Cosenza


Il trionfo dell'Amore (particolare), Galleria Nazionale di Cosenza


Il trionfo dell'Amore (particolare), Galleria Nazionale di Cosenza

Mattia Preti nasce a Taverna CZ, nel 1613. È conosciuto come il "Cavaliere Calabrese" perché fatto cavaliere da papa Urbano VIII durante la sua attività a Roma. Nel 1630 si trasferisce a Roma, dal fratello Gregorio, anche lui pittore. Conosce le tecniche del Caravaggio e della sua scuola, da cui è fortemente influenzato. A questo periodo risalgono gli affreschi di San Giovanni Calibita, di San Carlo ai Catinari e di Sant'Andrea della Valle in Roma. Rimane a Roma per quasi venticinque anni, ma si reca spesso in viaggio per l'Italia e l'estero (Spagna e Fiandre soprattutto), avendo contatti con i Carracci, col Guercino e con Giovanni Lanfranco, che influenzaro ulteriormente la sua pittura. Dal 1653 si trasferisce a Napoli, e tra il 1657 e il 1659 affresca le porte della città durante la peste; inoltre sulla volta di San Pietro a Majella dipinge la vita di San Pietro Celestino e Santa Caterina d'Alessandria e il Figliol Prodigo. Muore a La Valletta, nel 1699.

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