Note e Versi Meridiani

 

Giuseppina Pontillo

Poesie

 

Per Te

 

Per Te_

ho indossato

le pesanti maschere

dell’Anticristo;

nelle vestige antiche

ho colto la gelida neve

caduta sulle spoglie

del l’infernale Russia.

Per Te _

"Anastasia immortale"

Ti volevo a me: 

maschera crudele

del Simbolismo!

Per Te:

l’apparizione dell’Aurora:

“Vergine "..

nelle vesti della Visitazione”.


 

Pier della Vigna

 

Amore nella  tua poesia:

la luna

abbraccia le stelle;

la donna amata

scende da Venere.

Colmami di fuoco

come il tuo angelo caduto.

Odorose palme

brillano rugiada:

cogli questa linfa

nel calice amato.

Quest’albero Ero…

“Albero che si piega

sugli scogli della sventura”.

Nel ventre di  Eva

c’è il seme: “languido e  vivo”-

e amato.

Abbracciami forte

perla del  tuo atteso desiderio:

Il mio Paradiso sei tu”Pier”.


 

Profezia del lupo

 

Millenni..

nel viaggio di Dante;

profumi  d’essenze

si adagiano nel volo del Falco.

La donna sognatrice incanta;

odo il suo eco

nel viaggio infinito del Se.

Amo quest’ombra…

come polvere di luna;

amo questo sogno

come due anime

in  un ampolla divina. 

So che sei qui

oh mio Federico:

alone rovente

nell’ultimo girone dell’inferno.

Brucerò le nostre essenze

per averti come Sposo Divino:

perché t’Amo

polvere  sul pianeta del Sole;

profezia  del Lupo

nel terzo Millennio


                      

La conquista del silenzio

 

La conquista del silenzio

ha il sapore di un tuo bacio;

la tenerezza

dei fiori di primavera

l’attesa del lungo desiderio;

il Paradiso perduto

il volto imbiancato

di queste onde su gli  scogli.

Parlerò una sola lingua:

 sulla tua <che bacio>…


 

Madonna della Nova

 

Da  tempo-

forma impura

c’insegui

nella parola.

Non  siamo  "Noi"

“cielo senza sole”!;

ci unisce_

Verbo..

"disegno d’icona":

oh Madonna della Nova!

Verità recondita

ci colori

al popolo;

forme,

struttura

dell’ Io lontano.

Siamo

sterili pianure

dell’essere;

“al monte insieme:”

come fedeli radiosi.


 

La luce del giorno

 

La luce del giorno

Illumina,

scalda le ombre;

il pensiero evanescente

dona pace

al  tuo sorriso-

e mai la notte

è  senza stelle!

Sai Andromeda-

nel mio cuore

c’era il tuo-

“e mi bastava”:

Anastasia t’appartiene!


 

Salvami con le tue pietre

 

Sei sceso dal cielo

Coprendomi

Di pietre;

Portavi nelle tue mani

Il mio amore.

Brillavi di divino

Nella tua nuova materia.

Portavi tre doni:

Musa

Memoria

E verità.

Nel buio seminavi

Tante rose

E ogni sera

Amavi solo lei.

Nel cielo ogni notte

Vagavi

Portandomi via

Dalla pesante materia.

Un nome pronunciavi  felice:

E insieme “ il Noi”

Sotto bianche luci di verità.


 

Febbre di merkabe

 

In ascensione 

febbre di merkabe;

è un passo naturale

quest’ombra dell’umano.

Febbre d’amore conosciuta

su queste scale di cristallo!

Uomo invisibile

nei geni profani

ti colori

fuori dallo spazio.


 

Il sole sulla pelle

 

Cavallo di Troia-

viaggi nell’iperspazio;

alla fonte  frizzante

carezze mai avute:

“ fascino sulla pelle”!

Un viaggio-

l’ombra che dimora

rubandomi il soffio vitale.

L’amore-

è una prigione:

è tempo di risvegli!

Vorrei  amare

come gli Dei!


 

L'Arca dell'Alleanza

 

Su questo monte,

lacrime di gioia

hanno colto

sfavillante il mio cuore.

Nelle scritture antiche,

questa pietra

è la storia 

di un Arca :

oh mio eterno segreto!;

"simbolo del mistero

tra Dio e l’uomo."

Sorride il mio Se

“dono del  Divino”!

 Imploro i colori-

 archetipi infiniti;

 Arcangelo che sussuri

sulla tortuosa via

del Santuario.


 

Spine di angeli amanti

 

Era l’autunno del 1916,

Un Angelo

Apparve nel tabernacolo;

Pose nel calice

Un chiarore di stelle.

Nel Blu

La Vita e la Morte

Si amarono-

"Io ho amato te…

Angelo pieno di spine ;

Amante pieno di Spirito…

Altissimo ed Eterno…


 

Nell'Obolo di Caronte

 

Nell’ Obolo di Caronte

mai ti avrei  amato

oh mia Bianca

e Rossa ombra

del divino Amore..

Passione-

ti ho venduta!

Anima mia, affondi

sul traghetto

per l’Acheronte;

 "la tua"-

nell’ Obolo di San Pietro!


 

Arco Felice

 

Felice è il mare

Felice è l’azzurro.

Sotto l’Arco Antico

Il  Tempio mormora l'eco

Degli inseparabili amanti.

Pagine scritte

Sopra pentagramma celeste.

Sussurra lieta

La luna nera

Sulle vette del vulcano

A Ponente!

Felice è anche Dio

“Sulla pietra oscura “

Nel punto cruciale

Del nodo finale ;

La campana di Padre Pio suona:

Sul terzo gradino

Un interminabile melodia di Fa...

Annunciandosi…

Felici saremo

Nel punto d’unione:

abbracciati alla sorgente

del Santo Vitriol!


 

Anastasia

 

Sei venuto da Oriente

Col petto blu in fuori

Sotto l'androne

Di casa;

Basso,basso, nel volo

Come nera procella,

Poggiandoti

Sull'unico fiore di ginestra.

Sul balcone fatato

Mi hai  baciata

“Come Anastasia”!


 

Immacolata Concezione

 

Ho colto l’aurora

sul monte;

tocco di campane

questa forza di pensieri;

I dipinti di “Leonardo”

hanno il sapore dell’occulto;

aprono  visione tridimensionali;

ho colto quel fiore-

e la vita mi ha fiorita:

Candida

Immacolata Concezione:

“primo fiore della Vita!


 

Il vento è mia madre

 

Con la sua unica verità:

Il vento è mia madre

Nel rito dell’iniziazione.

Alla riva del mare

il passo vibra

nella  nera procella.

Con la sua unica verita:

il sole è mio padre

“nei volti del Signore”!

Parlami ancora

verbo divino:

per te...

brucerei fuoco

nel tempio Eterno-

alle porte dell’inferno!


 

Anastasia Amore

 

Anastasia è amore-

"sui fiori vola";

la bianca schiuma 

porta il ricordo

d’ Anastasia.

Increspate

le foglie cadono:

hanno il rumore dei petali;

grandi emozioni!

A riva lacrime :

“sono pietre di Giada”-

-Una sei tu-…

oh mio Amore!


 

Padre

 

Insicura o padre,

nella luce dei gabbiani

c’è la cantilena

del mio pianto;

nel gioco delle nuvole

l’etereo tormento

della solitudine.

Pur sei vero

gelido corpo

venuto  dal Nulla;

sulla sabbia

mio granello d’amore.


 

Abbraccio di ginestre

 

Dal cielo

abbracci

di ginestre in fiore;

con ali spianate

voci di allodole

su alberi di lucuma,

cantavano

il nome del servo di Dio;

negli occhi già limpidi

“il cane  fedele”

ti appare_

tra rose fiorite

a leccare

nel calice del Graal.


 

Cuore d'erba

 

Fosti l’icona azzurrina,

pezzo d’argento

stilizzato in gocce di cuore;

nel gioco d’amore

la vita fu ricamo di bellezza

in grandi occhi celestiali.

Le tue ali tarpate

un florido dolore

di passione.

Il tuo poema “cantico d’arte”

su  classico roteare di libellula .

Racchiuso in un  guscio,

 l’uomo-Dio;

“Il mio uomo poeta”!

L’angelo metaforico

fu fiamma a dismisura d’amore

che compare e scompare

nel divino sognare.

Così padrone del “Se”…

Ti allontani,

lasciando il mio cuore

come tanti fili d’erba!


 

La sposa di Pietro

 

Sei nato lungo il fiume,

mentre gemme

cadevano dal cielo;

colmavano un calice

dalla mano protesa.
Nel culto

tu, un Dio pagano

verso la tua unica sposa.
Hai pianto

dolore immemore

sul suo bianco vestito.
Parole idilliache

scendevano a valle

e il fiume indelebile

ha travolto i tuoi ricordi.


 

L'Io narrante d'Anais


Ho abbandonato

Il mio "Io narrante"…
Chiedendo

Alla luna capricciosa

Il fiume

D'innumerevoli stelle.
Ho gioito in cuore

Su questo gradino

In ascesa

e perle

Rotolano felici a valle

se tu mi baci.


 

Anastasia vive

 

Anastasia vive-,

“Federico” nasconde

il suo idillio d’amore.

Le parole nuotano

nel largo mare;

una bottiglia

nasconde i tesori

nel teschio

di una perla.

Una rosa bianca veleggia

a Napoli.

“Federico”

“sarà quel Grande Amore”!


 

Federico II e il Cavaliere

 

Il mare infrange

nel Paradiso sognato:

suona i rumori d’oceano.

Il silenzio si colora

di sogni d’amanti;

il Diletto avanza

nel nome del Signore;

non sa pregare-

brucia d’Amore.

Il Cavaliere

parla di “Lui”

sulla terra, vivo!


 

Re Artù e la regina Costanza

 

Un posto vuoto

Alla tavola rotonda;

voto sbiadito

sulla croce;

il Messia

nel  volto

di Lancillotto.

Scendono stelle-

sembrano

merkabe Divine.

Agli inferi

le fiamme d’amore;

la regina Costanza

riconoscente:

di Lancillotto

o di Federico II?


 

Tu Elena degli Angeli

 

Queste luci

parlano d’amore;

spogli gli alberi

denudano

l’anima…

“Manfredi e la sua Elena”

si cercano.

Grande Principe

dove cavalchi tu

sbocciano  fiori:

“Tu  sarai  il fiore

 della Vita”-

“Elena” conosce già

la tua melodia!


 

Heraclea

 

La città vecchia

ha la fresca poesia

del silenzio.

Quest' antico casale

pullula ombre:

una evanescente.

Ombre vere-

amano Heraclea

come il  guado

 della Vita:

“la Tua”!


 

L'Astronauta

 

Rapita dai gigli

l’essenza vola

da Venere.

L’astronauta

dalla brezza

germoglia

figure di umano;

un Fiore:

archetipo

del Rosa

è “Infinito.”


 

Tra sogno e realtà

 

Da tempo-

"anima mia";

“vento tra sogno e realta"-

In altre vite

fiori anima mia!

Di te Federico

ho seguito i tuoi amori.

Sulle fiamme dell'inferno

“fui rapita dal tuo Impero.”

Di Bianca ho respirato

ll tuo amore.

Rosa pura..

ho imbiancato questi rovi

della tua Apulia.

Nel nome di Surama,

sono qui ,-

"Vento"

Su  questa pietra rosei.

O mio Federico:

amami,

cercami;

gassa d’amante

nel tempio dell’Amore Eterno!


 

Tu sai adagiarmi nell'oblio

 

Tu sai adagiarmi nell’oblio-

fuoco di primavera.

Le nostre essenze

sono rose

mai appassite!

Tu conosci l’infinito-

orizzonte

evanescente d 'oceano.

Tu..

eterno

unione d' anime;

corpi ed atomi,

odore di primavera,

ricamo d' idilli;

strade fiorite dell’essere!

Tu dici:

-Quelli siamo” Noi?...

“Paradisi con Dio!”.


 

Desiderio

 

Porpora lucente,

sfiori questa tela

sull’anima mia!

Lungo le strade

paesaggi

di primavera

pullulano  germogli

in  bianco fiore di loto.

Ultimo gradino in ascesa:

sei tu -

desiderio crescente.

Dolce Selene 

tu mi sfiori

 ed io ti abbraccio:

“è Dio il Sole”!


 

Sogno

 

Piazza di Spagna,

I fiori arbusti,

del celeste mare,

le Crociate..

sublime “Federico”!

La divisa incanta

Garibaldi…

Storia del terzo

Millennio!


 

Sulla vetta..

 

Sono sulla vetta

di questa nuda roccia;

per respirare con te

il profumo

di questi anemoni;

ho lasciato per strada

il lezzo d'umamo

ed ora non riconosco più

 il profumo della mia pelle..

L 'urlo straziante

mi ha liberata l'anima;

e ritorno a sognare

 con il mio Io Errante.

Dalla vetta

come rosa mistica

ritorni a me come vento

sulla nuda pelle-

nei prati umidi;

e infiniti colori

non potranno cancellare mai

questo viaggio d'anime.


 

L'odore della felicità

 

Non è stato

un puro caso

ad aver dominato

i tuoi odori;

al  tuo cuore

ho regalato

l'odore della felicità.

Ho nascosto

il profumo in

questa caverna;

e al fascino dei tuoi pensieri

ho comprato

una "liraD'AMORE..


 

Il suo fazzoletto di violette

 

Non mi avrebbe

mai dato la sua mano;

né il suo fazzoletto di violette

per asciugarmi le ferite;

all'odore acre del tempo

"mio fratello fluidale"

colgo questa rosa

col fluido della vita;

e cinquanta monete d'oro

non bastano

per regalarti l'eternità!


Cenni biografici e note critiche

Giuseppina Pontillo è nata a Grassano il 18/03/60 ed ivi residente. È artista dotata ed ipersensibile. Trova il ispirazione nella malinconica riflessione sulla natura e sulla vita. Paesaggi, stati d'animo e sensazioni vengono espressi con una evidenza nitida e plastica. Ama rifugiarsi nei ricordi che teme di perdere,tanto da immortalarli nelle sue "Tele fantastiche". Dalle sue opere traspare un grande bisogno di amore ed una generosità infinita "Cancellerò la mia ragione per colmare di viole il tuo giardino". E intanto vive intensamente la sua vita "attimo per attimo". (Teresa Spagna)

Ciò che caratterizza i lavori di Giusi Pontillo è lo stare in uno spazio tempo dove si sfidano le luci e le ombre di eventi intrisi di significati, di immagini che si proiettano davanti ad una "spettatrice inerme" e che si caricano di suoni o di rumori. È lo stare in una realtà che si tinge con i colori tenui dell'alba che ritorna a schiudere orizzonti di vita davanti a cui contemplare l'azione di uno "spirito ribelle" nei mille contempli di una "spettacolare Madre Natura". Per densità di tali immagini rende poetica l'esperienza dell'autrice, di una poesia che è vissuta come "tenera magia" con cui ci si distacca dagli eterei colori del mondo, dal profumo come esperienza che libra l'afflato ad un sentire più alto, cioè più profondo in questa magia si colloquia con gli "Angeli" con gli "spiriti guida" nel fermarsi del tempo e in solitari silenzi che portano ad alzare lo sguardo verso il cielo.

Cosicché all'anima non sarà innaturale trovarsi nei "colori brulicanti che danzano sulle vette dell'Himalaya.

Dunque, l'esperienza tutta concreta del mondo della realtà di un presente singolo, anche se contrariamente vivificato dalla forza e dalla tensione dell'Amore, come amore e amicizia, sembra vivificato su sogni e sospensione cielo e terra. Qui si abbandona "come spirito libero tra i profumi selvaggi" a vergini emozioni dove c'è l'ansia della fine, con il timore dell'ignoto, con la paura che un'altra notte sii ancora "di luna nera".

Così sospesa l'anima della poetessa in un dire che si stacca piano dalle cose, usa la preghiera per chiedere per sé ancora un incanto, un perdono o anche un'illusione, pur sapendo che "come cenci cadono maschere d'infinito" e "ognuno raccoglie la sua croce". (Rocco Gentile)

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