Il poeta sembra chiedere
ausilio alle onde per cancellare le tracce che l’amante, dalla
quale non vuole distaccarsi neanche un istante, ha lasciato
sulla sabbia nell’allontanarsi da lui.
Scrivo sull’acqua
Guardandoti con occhi lontani
scrivo su fogli sparsi
i segni che mi appaiono nella mente
come le onde scrivono sulla carta del mare
i segni che detta il vento.
La spuma delle creste scarmigliate
sono il fermento dell’acqua aspra,
mentre il fondo del mare rimescola nella sabbia
le conchiglie abbandonate
con il ritmo che detta l’onda;
l’imo del cuore, sussulta e si scuote
seguendo sullo spartito dei pensieri vagolanti
l’andante che s’intrattiene.
Vento, vento soffia forte,
soffia più forte sul rastrello delle onde
che cancella le orme
sulla sabbia dove si spinge
l’acqua che non conosce il silenzio
sino ai confini della luna che si specchia.
21 ago 03
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