Le mille città del Sud


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Principato Ultra

 

La cultura

Il corso di laurea in Viticultura ed Enologia: si tratta del quarto nel centro sud dopo Firenze, Viterbo e Foggia

 

La tradizione

L'arte del tomolo ha visto in Montefusco anche molti personaggi maschili come i monaci del convento dei cappuccini che gareggiavano in abilità con le donne del paese

 

La vocazione vinicola della zona è antica e riconosciuta

Montefusco si trova nel distretto del Greco di Tufo. Dal settembre 2005 inoltre è stata istituita la nuova doc Irpinia

 

Montefusco

 

Montefusco si trova al confine tra Irpinia e Sannio, a 23 chilometri da Avellino e quasi alla stessa distanza da Benevento. Costruita in epoca longobarda su un alto colle, domina le valli del Sabato e del Calore. Cittadina medievale, conserva tracce significative del suo passato.

Poco più di 150 anni fa andare a Montefusco suonava come una maledizione. Una terribile delle sventure. La bella cittadina ai confini tra l'Irpinia e il Sannio, legava il suo nome al regio carcere borbonico [poi sabaudo, ndr], tristemente noto per il fetore dei suoi sotterranei e per le sevizie subite dai prigionieri. Lo Spielberg dell'Irpinia, così ribattezzato, fu chiuso definitivamente nel 1923 e cinque anni dopo dichiarato monumento nazionale.

Lo spazio è suggestivo, imponente l'architettura, completamente ristrutturata e destinata ormai a più felici usi. Arte, mostre, convegni, incontri. Domani, le celle sotterranee e l'immensa corte della fortezza si riempiono di vini ed altri sapori del territorio per l'appuntamento di "Città della domenica". Una grande festa che, da un lato, celebra il successo dei vini irpini in Vinitaly, dall'altro promuove il nuovo corso di laurea in Enologia e Viticoltura istituito dall'ateneo Federico II ad Avellino: che è già per tutti “l'Università del Vino”.

Montefusco aprirà al pubblico le sue strade, i suoi monumenti, le chiese: da visitare quella di San Francesco del XIII secolo, bella per i dipinti, le statue e i marmi; l'Oratorio di San Giacomo, la Chiesa palatina di San Giovanni del Vaglio; il Convento dei padri Cappuccini, e la Chiesa di Sarta Caterina da Siena con l'annesso convento delle suore domenicane che ancora oggi ricamano con fili d'oro pregiati paramenti sacri. L'arte del ricamo è l’altro vanto di Montefusco: il merletto a tomolo è tradizione antica, tramandata di generazione in generazione.

Da Montefusco lo sguardo spazia sulle valli verdi del Sabato e del Calore: terra di grandi vini. Di tre grandi DOCG: lo storico Taurasi, un vanto della Campania nel mondo, il Fiano d'Avellino e Greco di Tufo. Ma anche di prodotti tipici, sapori robusti che da sempre abitano le tavole irpine. Assolutamente da degustare sono anche i vini di Feudi di San Gregorio. Accanto ai vini i salumi stagionati e i prosciutti crudi, i formaggi, i torroni e l'olio extravergine d'oliva. Per le signore a caccia di pizzi e merletti basta raggiungere invece via Pirro De Luca nel centro antico del paese dove espongono le regine del tomolo, maestre del ricamo dalle abili e pazienti mani.

Come raggiungere Montefusco

Si raggiunge in auto con circa un'ora di viaggio da Napoli: l'itinerario consigliato è l'autostrada A16 Napoli-Bari con uscita ad Avellino est. Da qui si segue la segnaletica fino a Montefusco. Un'alternativa è l'uscita a Benevento da cui si seguono le indicazioni che conducono al paese.


Liberamente tratto dall'articolo di Donatella Bernabò Silurata, la Repubblica, 22 aprile 2006

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