Montefusco si
trova al confine tra Irpinia e Sannio, a 23 chilometri da Avellino e
quasi alla stessa distanza da Benevento. Costruita in epoca longobarda
su un alto colle, domina le valli del Sabato e del Calore. Cittadina
medievale, conserva tracce significative del suo passato.
Poco più di 150 anni fa andare a Montefusco
suonava come una maledizione. Una terribile delle sventure. La bella
cittadina ai confini tra l'Irpinia e il Sannio, legava il suo nome al
regio carcere borbonico [poi sabaudo, ndr], tristemente noto per il
fetore dei suoi sotterranei e per le sevizie subite dai prigionieri. Lo
Spielberg
dell'Irpinia, così ribattezzato, fu chiuso definitivamente nel 1923 e
cinque anni dopo dichiarato monumento nazionale.
Lo spazio è suggestivo, imponente l'architettura,
completamente ristrutturata e destinata ormai a più felici usi. Arte,
mostre, convegni, incontri. Domani, le celle sotterranee e l'immensa
corte della fortezza si riempiono di vini ed altri sapori del territorio
per l'appuntamento di "Città della domenica". Una grande festa che, da
un lato, celebra il successo dei vini irpini in Vinitaly,
dall'altro promuove il nuovo corso di laurea in Enologia e Viticoltura
istituito dall'ateneo Federico II ad Avellino: che è già per tutti “l'Università
del Vino”.
Montefusco
aprirà al pubblico le sue strade, i suoi monumenti, le chiese: da
visitare quella di San Francesco del XIII secolo, bella per i dipinti,
le statue e i marmi; l'Oratorio di San Giacomo, la Chiesa palatina di
San Giovanni del Vaglio; il Convento dei padri Cappuccini, e la Chiesa
di Sarta Caterina da Siena con l'annesso convento delle suore domenicane
che ancora oggi ricamano con fili d'oro pregiati paramenti sacri. L'arte
del ricamo è l’altro vanto di Montefusco: il merletto a tomolo è tradizione
antica, tramandata di generazione in generazione.
Da Montefusco lo sguardo spazia sulle valli verdi
del Sabato e del Calore: terra di grandi vini. Di tre grandi DOCG: lo
storico Taurasi,
un vanto della Campania nel mondo, il Fiano d'Avellino e Greco di Tufo.
Ma anche di prodotti tipici, sapori robusti che da sempre abitano le
tavole irpine. Assolutamente da degustare sono anche i vini di Feudi di
San Gregorio. Accanto ai vini i salumi stagionati e i prosciutti
crudi, i formaggi, i torroni e l'olio extravergine d'oliva. Per le
signore a caccia di pizzi e merletti basta raggiungere invece via Pirro
De Luca nel centro antico del paese dove espongono le regine del tomolo, maestre del
ricamo dalle abili e pazienti mani.
Come
raggiungere Montefusco
Si raggiunge
in auto con circa un'ora di viaggio da Napoli: l'itinerario consigliato
è l'autostrada A16 Napoli-Bari con uscita ad Avellino est. Da qui si
segue la segnaletica fino a Montefusco. Un'alternativa è l'uscita a
Benevento da cui si seguono le indicazioni che conducono al paese.
Liberamente tratto dall'articolo
di Donatella Bernabò Silurata, la Repubblica, 22
aprile 2006 |