È
una cittadina tagliata in due dal profondo burrone di San Marco, che
racchiude uno dei più notevoli complessi criptologici bizantini. Lungo
le pareti della gravina di San Marco si aprono varie "Iaure" (grotte)
abitate nell’antichità da pastori e contadini e, nell'Alto Medio Evo da
comunità monastiche basiliane. Di
grande interesse sono la cripta di San Marco, absidata e a tre navate;
la cripta di San Leonardo, con pitture a fresco del Due-Trecento; la cripta della Candelora, a tre navate e con cupole. Tra l'altro si
segnalano il quattrocentesco castello e il santuario della Madonna della
Scala, costruito nel XVIII secolo su un'antica cripta che conserva
pitture a fresco bizantine, tra cui quella duecentesca della Madonna
della Buona Nuova.
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La cripta di San Marco
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Sul lato sinistro del dirupo sorge il Castello Angioino e l'antico
quartiere Terra, dalle intricate architetture mediterranee, dove si
trova la farmacia del mago Greguro, antico deposito di erbe
officinali.
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