Giuseppe Martucci nacque a Capua
il 6 gennaio 1856, figlio del trombettista Gaetano Martucci e di
Orsola Martucciello. Fu un bambino prodigio: a soli otto anni teneva
concerti solistici al pianoforte. Divenne ben presto un pianista
apprezzato internazionalmente, allievo di Beniamino Cesi e Paolo
Serrao al Conservatorio di Napoli; di lui tessero le lodi Anton
Rubinstein e Franz Liszt. Non meno significativa fu la sua attività
di direttore d'orchestra.
La sua fama è anche legata al suo
impegno per il rinnovamento della cultura musicale italiana;
contribuì notevolmente alla diffusione in Italia delle opere di
Ludwig van Beethoven, di Robert Schumann, di Johannes Brahms, di
Liszt, di Wagner, di César Franck, Vincent d'Indy, Édouard Lalo e di
molti altri musicisti europei.
Nel 1880 fu nominato docente al
Conservatorio di Napoli, dal 1886 fu direttore del Conservatorio di
Bologna, dove ebbe come allievo prediletto il pianista Guido Alberto
Fano, per poi ricoprire la stessa carica nuovamente a Napoli dal
1902; tra i suoi allievi si ricorda in particolare modo Ottorino
Respighi.
Si spense a Napoli, il 1° giugno
1909.
Martucci fu tra i pochi autori
italiani del suo tempo a non comporre opere teatrali, questo per
evidente reazione al mondo musicale italiano dell'epoca, ancora
orientato in modo quasi esclusivo verso il melodramma;
ciononostante, Martucci fu tra gli artefici della prima esecuzione
in Italia del Tristano e Isotta di Richard Wagner, avvenuta a
Bologna nel 1888.
Alcuni degli oggetti e dei
documenti a lui appartenuti sono ora conservati al Museo Provinciale
Campano, nella sua cittadina natale.
Il suo stile compositivo risente
soprattutto della musica romantica centroeuropea, con punti di
riferimento principali in Brahms, Schumann e Wagner, ma del resto
ciò non gli impedì di sviluppare tematiche personali, più vicine
alla cultura popolare italiana.
La sua musica ha trovato uno
strenuo sostenitore nel celebre direttore d'orchestra Arturo
Toscanini, che spesso eseguì nei suoi programmi concertistici i
lavori sinfonici di Martucci. Il compositore Gian Francesco
Malipiero dichiarò che fu nella Seconda sinfonia di Martucci che
riconobbe l'inizio del rinnovamento della musica non operistica
italiana.
Il suo catalogo conta un
centinaio scarso di opere, tra cui spiccano l'oratorio Samuel,
il romantico ciclo per voce e orchestra La canzone dei ricordi
(spesso eseguito negli ultimi anni da Riccardo Muti), due sinfonie,
due concerti per pianoforte e orchestra, alcuni brani di musica da
camera ed una notevole mole di musica pianistica.
L'opera orchestrale completa di
Martucci è stata registrata da Francesco d'Avalos con la
Philharmonia di Londra. (Registrazione Sanctuary
Records Group Ltd. - Ristampa su CD BRILLIANT 4 CD Box Set 93439).
A Giuseppe Martucci è intitolato il Conservatorio Statale di
Musica di Salerno.
Principali
composizioni di musica orchestrale e concerti
Concerto per pianoforte e
orchestra n. 1 in Re minore, op. 40 (1878)
Minuetto op. 57 n. 2 (1880)
Momento musicale op. 57 n. 3
(1883)
Concerto per pianoforte e
orchestra n. 2 in Si bemolle minore, op. 66 (1885)
Canzonetta per orchestra da
camera, op. 65 n. 2 (1891)
Gavotta per piccola orchestra,
op. 55 n. 2 (1892 ca)
Giga per piccola orchestra, op.
61 n. 3 (1892 ca)
Sinfonia n. 1 in Re minore, op 75
(1895)
Sinfonia n. 2 in Fa maggiore, op.
81 (1904)
Musica
vocale
Samuel, oratorio per soli,
coro e orchestra (1881, rev. 1905)
La canzone dei ricordi,
per voce e orchestra (1886-1887)
Pagine sparse, per voce e
pianoforte op. 68 (1888)
Tre pezzi, per voce e
pianoforte op. 84 (1906)
Musica
pianistica
3 Polche ed una Mazurca (1867)
Fantasia sull'opera La forza
del destino, Op. 1 (1871)
Polka improvvisata (1872)
Capriccio No. 1, Op. 2 (1872)
Capriccio No. 2, Op. 3 (1872)
Mazurka di concerto, Op. 4 (1872)
Andante e polka, Op. 5 (1873)
Tarantella, Op. 6 (1873)
Agitato, Op. 7 (1873)
Pensieri sull'opera Un ballo
in maschera per un duetto di pianoforte, Op. 8, (1873)
Studio di concerto, Op. 9 (1873)
Pensiero musicale, Op. 10 (1873)
Tempo di mazurka, Op. 11 (1873)
Capriccio No. 3, Op. 12 (1874)
Allegro appassionato, Op. 13
(1874)
Fuga, Op. 14 (1874)
Capriccio No. 4, Op. 15 (1874)
Melodia No. 1, Op. 16 (1874)
Improvviso, Op. 17 (1874)
Fuga a due parti, Op. 18 (1874)
Polacca No. 1, Op. 19 (1874)
Barcarola No. 1, Op. 20 (1874)
Melodia No. 2, Op. 21 (1874)
Scherzo, Op. 23 (1875)
Capriccio di concerto, Op. 24
(1875)
Notturno: Souvenir de Milan,
Op. 25 (1875)
Capriccio in forma di studio, Op.
26 (1875)
3 Romanze, Op. 27 (1875)
Fughetta e Fuga, Op. 28 (1875)
La caccia, Op. 29 (1876)
Barcarola No. 2, Op. 30 (1876)
4 pezzi, Op. 31 (1876)
Fantasia in Re minore, Op. 32
(1876)
3 pezzi, Op. 33 (1876)
Sonata per pianoforte in Fa
maggiore, Op. 34 (1876)
Mazurca, Op. 35 (1876)
Racconto in memoria di Bellini,
Op. 37 (1877)
12 preludi facili
(1877)
6 pezzi, Op. 38
(1878)
Souvenir de
Paris, Op. 39 (1878)
Sonata facile, Op. 41 (1878)
3 Notturni, Op. 42 (1880)
7 pezzi, Op. 43 (1878–82)
6 pezzi, Op. 44 (1879–80)
3 Valzer, Op. 46( 1879)
Studio, Op. 47 (1879)
Polacca No. 2, Op. 48 (1879)
3 romanze, Op. 49 (1880–82)
Novella, Op. 50 (1880)
Fantasia in Sol minor, Op. 51
(1880)
3 Scherzi, Op. 53 (1881)
Studio caratteristico, Op. 54
(1880)
2 pezzi, Op. 55 (1880–8)
Improvviso-fantasia, Op. 56
(1880)
2 pezzi, Op. 57 (1886)
Tema con variazioni, Op. 58
(1882) for 2 pianos (1900, 1905)
Foglie sparse: album di 6
pezzi, Op. 60 (1883)
3 pezzi, Op. 61 (1883)
Moto perpetuo, Op. 63
(1884)
3 pezzi, Op. 64 (1884)
3 pezzi, Op. 65 (1884)
Romanza in E-major (1889)
2 Notturni, Op. 70 (1891)
2 pezzi, Op. 73 (1893)
Trèfles à 4 feuilles, Op. 74
(1895)
3 pezzi, Op. 76 (1896)
2 pezzi, Op. 77 (1896)
3 piccoli pezzi, Op. 78 (1900)
3 piccoli pezzi, Op. 79 (1901)
2 capricci, Op. 80 (1902)
Melodia No. 3 (1902)
3 pezzi, Op. 82 (1905)
3 pezzi, Op. 83 (1905)
Musica da
camera
Sonata per violino e pianoforte
op. 22
Quintetto per archi e pianoforte
in Do maggiore op. 45 (1878)
Trio n. 1 per violino,
violoncello e pianoforte in Do maggiore op. 59 (1883)
Sonata per violoncello e
pianoforte in Fa diesis minore op. 52 (1884)
Due Romanze per violoncello e
pianoforte op.72
Trio n. 2 per violino,
violoncello e pianoforte in Mi bemolle maggiore op. 62 (1888)
Testo tratto da
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Martucci
Pubblicazione
on line del Portale del Sud, Settembre 2011 |