Malta è uno stato sovrano ed indipendente, con piena appartenenza alla storia e alla civiltà europee. Ad esso ci legano larghi lassi di storia comune, tradizioni e usanze, e soprattutto il carattere mediterraneo. Dal 1° maggio 2004, fa parte dell'Ue. I maltesi di ogni tempo hanno tenacemente ricercato e preservato, nello scorrere delle varie epoche, una loro identità culturale.
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Arido e roccioso, verdissimo e ricco di fiori: l'arcipelago maltese ha infatti un'anima mediterranea. Non solo per la sua collocazione geografica, ma anche per la cultura e la storia: nei secoli, è stata abitata da Fenici, Romani, Bizantini, Arabi, Siciliani. È stata il regno dell'Ordine Sovrano dei Cavalieri di San Giovanni, ha fatto parte del Regno di Sicilia. Malta è stata un ponte tra culture, tradizioni e lingue diverse, pur preservando la propria identità. Quella dei Cavalieri fu in effetti una stagione di basilare importanza, nel processo di formazione dell'identità maltese, e forte e incisiva - e turisticamente interessante – e l'impronta da essa lasciata sull'isola. I maltesi di oggi amano coltivare ed esibire con orgoglio la memoria dei Cavalieri del «Sovrano Militare Ordine di Malta» che dopo Gerusalemme e Rodi ebbero qui la loro sede dal 1530 al 1798. Un'impronta diversa ma egualmente marcata e quella connessa al protettorato britannico, iniziato nel 1799 e durato oltre un secolo e mezzo. La si ravvisa, oltre che nell'uso generalizzato della lingua inglese nei costumi e abitudini tra cui il diffusissimo consumo di tè, il gioco del cricket, la guida a sinistra.
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Malta è l'ultimo avamposto meridionale dell'Europa, l'ultimo lembo del continente più civilizzato del mondo e si trova al centro sia fisico sia commerciale del Mediterraneo, il bacino intorno a cui si sono sviluppate tutte le più importanti civiltà che hanno fatto la preistoria e la storia dell'Occidente. Nella lontana preistoria una civiltà tanto evoluta e raffinata, quanto misteriosa per origini e destino, ha saputo erigere edifici di impressionante grandiosità, documentazione unica al mondo per quel che riguarda soprattutto l'età del rame.
La storia
L'arcipelago fu conteso fin da quando il Mediterraneo era il centro del mondo. Vi si ammirano, delle civiltà che ne hanno incrociato le lunghe e complesse vicende storiche, testimonianze artistiche e culturali di sorprendente rilievo: monumenti, templi, palazzi, chiese, raccolte museali. Vi si ammirano anche scenari naturali e paesaggistici di variegata bellezza, che in gradevole mescolanza con i beni monumentali ne fanno una meta turistica altamente apprezzata.
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Rifugio dal mare e dai pirati, terra di conquista, sicuro ancoraggio: così Malta veniva vista dai popoli che si succedettero, nel corso dei secoli, nel dominio dell'isola. La sua posizione geografica, che faceva dell'arcipelago una sorta di ponte naturale tra l'Europa e l'Africa, la resero una meta ambita e privilegiata. Oltre a influssi ben visibili nel campo dell'architettura e dell'arte, questi popoli, provenienti da luoghi lontani e portatori di culture diverse, lasciarono importanti tracce nella complessa storia di questa piccola isola.
Intorno al 900 a.C. i Fenici, nel corso dei loro viaggi sul Mediterraneo, approdarono a Malta, chiamandola Mit, che significa "rifugio, luogo di ancoraggio". Essi compresero il ruolo strategico dell'isola e costituirono nell'arcipelago varie colonie, influenzando sensibilmente il sistema di vita e la lingua degli abitanti. A differenza dell'Italia del Sud, a Malta non ci fu mai una colonizzazione greca. Nel 218 a.C., durante la seconda guerra punica, Tiberio Sempronio Longo conquistò Malta e Gozo, sottraendole al dominio dei Cartaginesi e, con la pace di Zama (201 a.C.), le isole divennero una provincia romana della Sicilia.
Nel 533 il generale Belisario conquistò per conto dell'imperatore Giustiniano Malta e la Sicilia, annettendole così all'Impero Romano d'Oriente. Nell'870 le truppe arabe si impadronirono di Malta per conto della dinastia dei califfi aghlabidi (800-909), che regnava in Tunisia, e stabilirono la loro capitale a Mdina (dall'arabo Madina, città).
Nel 1090 il normanno Ruggero I gran conte di Sicilia (1031-1101) conquistò Malta, ristabilì ovunque la religione cristiana e venne insignito da papa Urbano II, il fautore della Prima Crociata, del titolo di legato apostolico. A lui si deve l'introduzione a Malta del sistema feudale tripartito europeo, costituito da Stato, Chiesa e nobiltà, e della bandiera maltese bianca e rossa (i colori araldici di Ruggero), in uso ancora oggi. Con Ruggero II, Malta con la Sicilia e l'Italia del sud vennero a formare il Regno di Sicilia. Con la riorganizzazione del Regno operata quindi da re Federico II di Svevia, Malta fu trasformata in una sorta di colonia penale: nel 1223 l'intera
popolazione di Celano, una cittadina dell'Abruzzo, venne deportata sull'isola perché ribelle.
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Nel 1530, Carlo V decise di donare Malta in "gestione perpetua" con diritto di pieni poteri (in cambio di una simbolica consegna di un falco ogni anno) all'Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, affinché difendessero i possedimenti siciliani dall'incalzare degli infedeli.
E se Malta è un gioiello artistico e storico lo deve soprattutto all'Ordine Ospedaliero dei Cavalieri di San Giovanni, una congregazione di spiriti forti e di personalità non comuni, concentrate in uno spazio decisamente piccolo se paragonato ai territori da cui ciascuno proveniva. Questo ha conferito alle isole quell'impronta indelebile che ancora oggi ne connota così fortemente il paesaggio, segnato più dalle facciate di splendidi palazzi rinascimentali e dalle cupole di stupende chiese barocche, che da boschi, colline, valli e pianure. I Cavalieri, ai quali si deve la fondazione della inespugnabile ed elegante Valletta, non si sono limitati a costruire, ma hanno chiamato artisti di prim'ordine, in prevalenza italiani, a decorare e abbellire quelle sedi al tempo stesso militari e cortigiane.
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Nel 1798 Napoleone conquistò l'isola, quindi proseguì per la campagna d'Egitto, lasciando a Malta il generale Vaubois con un contingente di 4000 uomini, che spogliarono chiese e palazzi di ogni ricchezza. Del tesoro dell'Ordine se n'era "occupato personalmente" Napoleone, che si era impossessato di tutto quanto era possibile accumulare a bordo della sua nave. Nel 1801 i Francesi furono costretti alla resa e, con il trattato di Parigi del 1814, si sancì il definitivo passaggio delle isole maltesi alla Gran Bretagna.
Morte e distruzioni portarono le incursioni italiane della seconda guerra mondiale, dal 1940 al 1943: su Malta caddero il doppio delle bombe rispetto a Londra. L’indipendenza fu conquistata nel 1964, nel 1974 fu proclamata la repubblica e nel 1979 le ultime truppe inglesi lasciarono l’isola.
Visitare Malta
Il turismo è oggetto a Malta di cure attente ed efficienti, tanto da far salire i visitatori a ben oltre un milione all'anno.
Il soggiorno a Malta è in ogni caso piacevole per la gentilezza e la cordialità degli abitanti unite alle diversificate attrattive che soprattutto l’isola principale e quella di Gozo presentano. Nei centri abitati in particolare, e non solo nella capitale La Valletta colpisce sia il senso di frontiera e insieme di incontro tra civiltà europea e civiltà araba, sia l'evidenza delle stratificazioni culturali nel tessuto architettonico e urbanistico: le due peculiarità forse più tipiche dell'ambiente maltese.
Le isole maltesi sono così diventate un concentrato di fatti architettonici e artistici, preistorici e storici, unico nel suo genere, sia per la compattezza e coerenza stilistica dei suoi monumenti, che per il notevole stato di conservazione degli edifici, ancor più significativo se si considera la modesta durezza della pietra con cui questi sono costruiti.
Malta non offre solo arte e cultura. Il clima che permette bagni fino ad autunno inoltrato, il mare trasparente e il sole che splende tutto l'anno la rendono un piccolo paradiso: i colori della macchia mediterranea si uniscono al blu del mare e all'ocra della pietra maltese. Così anche chi ama la tranquillità può sbizzarrirsi in lunghe passeggiate tra i muretti a secco, alla scoperta di paesini e spiagge isolate.
Questo caleidoscopio di paesaggi e aspetti diversi, tra suggestioni orientali, rigore britannico e ospitalità isolana, costituisce il fascino di quest'isola, tutta da scoprire: dalle città d'arte ai piccoli paesi arabeggianti, dalle scoppiettanti feste di piazza alle imponenti scogliere a picco su uno dei mari più blu del Mediterraneo.
Testo ed immagini trasmessici dalla Signora Gabriella
Diodati, che ringraziamo
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